19.04.2013 Views

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

barche: un comportamento che da un lato riusciva a spazientire<br />

tanto era pignolo, dall’altro riusciva ad infondere entusiasmo fra<br />

i canottieri. Ma nonostante la passione e la sua continua presenza,<br />

il <strong>Circolo</strong> non riusciva a migliorare la sua posizione in campo remiero,<br />

nemmeno a livello regionale.<br />

L’ <strong>Irno</strong> era sempre il fanalino di coda!<br />

Nelle casse sociali era rimasto ben poco né era possibile pensare<br />

ad acquisto di barche. Basta dire che in questo periodo le maglie<br />

sociali portano una semplice losanga rossa al centro <strong>del</strong> petto. Ma<br />

l’ <strong>Irno</strong> non ha cambiato divisa. Ha soltanto scarsi mezzi fi nanziari<br />

e non può più dotarsi di maglie bianche con la fascia rossa al petto.<br />

Devono intervenire le mamme, le sorelle e le fi danzate dei nostri<br />

canottieri che pensano di cucire, su semplici maglie bianche, ritagli<br />

di stoff a rossa tagliati a losanga.<br />

54<br />

Né si è in grado di portare avanti una vera, ordinata e programmata<br />

attività sportiva : Bellelli stava attento nello scegliere a quale<br />

gara si dovesse partecipare. Si doveva, possibilmente, gareggiare<br />

solo in manifestazioni ove fosse previsto un minimo di indennità,<br />

il che in defi nitiva costituiva un modo come un altro perché la Società<br />

potesse economicamente sopravvivere.<br />

Laddove non fosse previsto un premio, un rimborso spese, che<br />

d’altra parte consisteva in poche centinaia di lire, i canottieri <strong>del</strong>la<br />

<strong>Irno</strong> risultavano gli eterni assenti. Avverrà anche in anni successivi<br />

che il <strong>Circolo</strong> si troverà nella stessa condizione e spesso un<br />

equipaggio dopo essersi allenato per un anno intero con l’intento<br />

di prendere parte anche ad una sola gara, non vi potrà partecipare<br />

per mancanza di danaro. Tutto ciò non poteva non scoraggiare i<br />

pochi atleti rimasti e molti si allontanavano.<br />

A causa <strong>del</strong>la disposizione governativa emanata il 24 febbraio 1927<br />

non vi era più un Consiglio Direttivo e degli antichi collaboratori<br />

di Renato Bellelli, oramai Commissario Straordinario, non ne erano<br />

rimasti che pochi.<br />

Gli altri, anche per il suo forte carattere accentratore un po’ alla<br />

volta avevano cominciato a disertare gli incontri che di regola si<br />

tenevano per discutere di sport.<br />

Oramai, quali vecchi amici, si incontravano soltanto Bellelli e Gaetano<br />

Grasso. Si riunivano all’Hotel Diana, <strong>del</strong> quale Grasso era<br />

proprietario. E qualche volta a questi due si aggregava Salvatore<br />

Fruscione di Matteo, uno dei “pionieri”, così come venivano chiamati<br />

i primi soci fondatori.<br />

Dal 1° carrello : Ivan Severini – Vincenzo Risi – Ugo Lamberti

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!