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Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

dare le proprie doti di resistenza nel durissimo test <strong>del</strong>la durata di<br />

quattro giorni.<br />

Guido Roma ci riesce, remando per 12 ore al giorno e coprendo<br />

una distanza giornaliera di circa 120 Km, con l’ultima tratta di circa<br />

80 km, percorrendo in totale 440 km a remi.<br />

<strong>Il</strong> miniskiff ha, brillantemente, superato la dura prova a cui è stato<br />

sottoposto e, naturalmente, anche Guido Roma.<br />

1976<br />

Centinaia di ragazzi quotidianamente aff ollano la piccola palestra<br />

e le sedute di ginnastica e pesi vengono eff ettuate utilizzando un<br />

piccolo fazzoletto di spazio, dal deposito <strong>del</strong>le barche alla piccola<br />

darsena che solo diversi anni dopo si sarebbe ampliata.<br />

Mettere in acqua tanti ragazzi è un’impresa titanica, ma James fa<br />

rimettere in sesto le vecchie yole di legno e organizza nell’arco<br />

<strong>del</strong>la stessa giornata turni continui, avvicendando ai carrelli quanti<br />

più aspiranti canottieri fosse umanamente possibile.<br />

E’ sicuramente azzardato aff ermare che tutti i salernitani appassionati<br />

di sport siano passati per la sezione canottaggio <strong>del</strong> nostro<br />

circolo ma non si sbaglia asserendo che il numero di persone entrate<br />

in contatto con questo sport, seppur per breve tempo, sia veramente<br />

enorme.<br />

Ovviamente, con l’avanzare <strong>del</strong>la preparazione invernale, la folla<br />

di aspiranti canottieri si diradava perché, una volta sperimentata<br />

la durezza degli allenamenti, erano molti quelli che abbandonavano.<br />

Pensare alla folla di atleti biancorossi che riempieva il pullman per<br />

andare al Lago Patria, oggi, fa un certo eff etto. A volte occorreva un<br />

126<br />

pullman da 50 posti per poter portare atleti, timonieri, allenatori,<br />

collaboratori vari e dirigenti. <strong>Il</strong> <strong>Circolo</strong> non possedeva pulmini e,<br />

comunque, per portare un gruppo così numeroso era necessario<br />

un grosso automezzo.<br />

Al Lago Patria l’<strong>Irno</strong> si dimostrava un perfetto mo<strong>del</strong>lo organizzativo<br />

e nonostante la maggiore tradizione dei Club napoletani la realtà<br />

remiera salernitana emergeva, un poco alla volta, come nuovo<br />

riferimento.<br />

Anche per il trasporto <strong>del</strong>le imbarcazioni l’<strong>Irno</strong> è stato il primo<br />

Club campano a dotarsi di un carrello per portare, in autonomia,<br />

le barche sui campi di regata, cosi come è stato tra i primi a dotarsi<br />

<strong>del</strong>la vasca scuola tipo Siliprandi.<br />

<strong>Il</strong> primo carrello porta imbarcazioni veniva trainato dall’auto <strong>del</strong><br />

dirigente Capone, una robusta Lancia Fulvia GT.<br />

1976 Ninuccio Rossi guida l’otto senior

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