Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Circolo Canottieri Irno 1910•2010 100 anni di passione
Del 1926 si ricorda che l’Irno partecipò ai Campionati Meridionali
che si svolsero a Napoli il 3 e 4 luglio. con due armi.
- nel 2 con timoniere fuori scalmi seniores nella Coppa Laganà
con l’equipaggio denominato “Luna di miele” formato da Francesco
Bruno e Mario Scuccimarra, timoniere Dante Ravazzoli
- nel double sculls seniores nella coppa Kernot con l’equipaggio
“Bau Bau e C.” formato da Renato Bellelli e Guido Polese. Questo
armo venne proclamato Campione del Meridione.
Nei ricordi di vecchi soci sembra che vi sia stato, nel 1926, sempre
a Napoli, la partecipazione di un 4 yole dell’Irno il cui equipaggio
era formato da Nicola Vestuti, Gaetano Grasso, Mario Scuccimarra
e Francesco Bruno, timoniere Oreste Prudenza.
Non si poteva fare di più. Una diff usa crisi si presentava per quasi
tutte le società sportive e tutte avevano diffi coltà fi nanziarie. Non
sfuggiva a questa generale crisi il Circolo Irno, nonostante i tentativi
di aiuto avanzati dal Delegato Provinciale dello Sport (oggi
Presidente Provinciale C.O.N.I.).
Il 1926 si chiuse con un Circolo pieno di debiti. Era necessario
intervenire drasticamente ed al più presto al fi ne di evitare la liquidazione
del sodalizio e con esso, forse, la fi ne del canottaggio a
Salerno.
Il parco imbarcazioni era obsoleto. Diverse barche erano da tempo
inservibili. Non era facile provvedere alla sostituzione di remi e
tanto meno all’acquisto delle poche tavole di cedro necessarie per
le riparazioni. Era un problema dotarsi della più piccola minuteria
necessaria ai semplici lavori di manutenzione. E quante peripezie
per mettere assieme il danaro necessario alle poche partecipazioni
a regate! Si riusciva appena a pagare il custode.
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Fu così che il 16 gennaio 1927 il Circolo lanciò un prestito ventennale
che venne denominato “Prestito Canottieri Irno – Salerno.
Vennero emesse obbligazioni per un totale di 87.500 lire.
Ciascuna obbligazione, fi rmata dal cassiere Bartolo Amato e dal
Presidente Renato Bellelli, portava sulla intestazione il guidone