Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD
Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD
Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />
Lo staff tecnico nel 1979 si amplia, dalla società Italsider di Napoli<br />
viene ingaggiato come vice di Marcello James un suo ex pupillo,<br />
Giuseppe Comes, universalmente noto con il nome di Pippotto.<br />
James ripropone nella categoria junior l’otto ragazzi campione<br />
d’Italia con alcune variazioni che, però, non possono essere collaudate<br />
nel periodo pre-agonistico, quello cioè riservato alle gare<br />
invernali al lago patria.<br />
<strong>Il</strong> 1979 è l’anno in cui l’<strong>Irno</strong>, in polemica con la conduzione <strong>del</strong><br />
Comitato Campano <strong>del</strong>la FIC, ritira i suoi equipaggi e rinuncia a<br />
partecipare alla Coppa d’Inverno.<br />
Nel 1979 entra a far parte <strong>del</strong>la famiglia <strong>del</strong>l’<strong>Irno</strong> anche il singolista<br />
napoletano Franco Noio, peso leggero di notevole esperienza,<br />
che si aggiunge alla squadra senior in cui proseguono per l’intera<br />
stagione solo il grande Giovanni Ucci assieme a Gianni Gaeta e<br />
Mario Sessa.<br />
Gli atleti <strong>del</strong>l’<strong>Irno</strong>, infatti, andranno al Lago Patria unicamente in<br />
occasione <strong>del</strong>la riunione dedicata ai trofei Challenge (Lysistrata,<br />
Pattison, etc.) e di quella di assegnazione dei campionati regionali,<br />
aggiudicandosi come l’anno precedente la Coppa Pepe in otto<br />
junior con Antonio Annunziata, Piergiorgio Esposito, Andrea Di<br />
Donato, Gigi Galizia, Luigi Salvati, Vincenzo Pepe, Salvatore Cucciniello<br />
e Luca Possanza, tim. Nando Leone.<br />
In quest’anno l’<strong>Irno</strong> vince anche la prestigiosa targa Pepe in otto<br />
senior con Pino Della Gatta, Enrico Di Cola, Mario Sessa, Gianni<br />
Gaeta, Pasquale Cammarota, Maurizio Della Monica, Alfonso Sessa<br />
e Luciano Mauro, tim. Nando Leone, e la coppa Pattison in 4 con<br />
junior con Annunziata, Esposito, Di Donato e Pepe, tim. Leone.<br />
Ancora una volta gli otto <strong>del</strong>l’<strong>Irno</strong> sono protagonisti, ma un pro-<br />
142<br />
tagonista di sempre è Giovanni Ucci che mette in riga tutti nella<br />
diffi cile gara <strong>del</strong> singolo senior, in cui si piazza anche il peso leggero<br />
Noio.<br />
Vince il titolo regionale anche il quattro di coppia junior composto<br />
da Giovanni Ferro, Mauro Capone, Luigi De Notaris e Pasquale De<br />
Santis.<br />
Senza un valido collaudo, l’<strong>Irno</strong> si presenta a Candia con l’otto junior<br />
e coglie solo il bronzo, avendo in formazione sempre Antonio<br />
Annunziata a capovoga, quindi Piergiorgio Esposito, Andrea<br />
Di Donato, Vincenzo Pepe, Luigi Salvati, Luca Possanza, Salvatore<br />
Cucciniello e Gigi Galizia, con Nando Leone al timone.<br />
Nell’otto senior ritornano in auge gli alfi eri <strong>del</strong> mitico otto azzurro,<br />
in formazione modifi cata con Pino Della Gatta, Enrico Di Cola,<br />
Mario Sessa, Gianni Gaeta, Pasquale Cammarota, Maurizio Della<br />
Monica, Alfonso Sessa e Luciano Mauro, tim. Nando Leone, che<br />
conquistano anche loro il bronzo.<br />
Alla successiva nazionale di Piediluco venne proposto, in otto, un<br />
inedito misto <strong>Irno</strong>-Posillipo, giacché nell’era “pre-remoergometro”<br />
i criteri selettivi nelle squadre nazionali juniores presentavano<br />
diversi margini di aleatorietà.<br />
Basti solo pensare che l’anno prima Mario Sessa, che era probabilmente<br />
il migliore atleta italiano juniores nella voga di punta, aff ermatosi<br />
in 2 con e 4 con oltre che in otto, non venne convocato, e<br />
questo è dire tutto.<br />
Avendo la Federazione ignorato i migliori atleti campani, la risposta<br />
di <strong>Irno</strong> e Posillipo fu quella di predisporre un otto da opporre<br />
all’equipaggio misto federale, e furono quindi assemblati in un<br />
unico armo i due migliori 4 con <strong>del</strong>la Campania, quello <strong>del</strong> Po-