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Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

sfi ora il titolo italiano, conquistando l’argento a soli due secondi<br />

dai vincitori, con Borrelli, Liguori, Pappalardo, Napolitano, Milan,<br />

Fiorillo, Conte e Santopietro, tim. Criscuolo, mentre è bronzo<br />

per il doppio Cattaneo Annunziata, al primo anno nella categoria.<br />

<strong>Il</strong> canottaggio, nella fase giovanile che precede l’ingresso nei senior<br />

è diviso in due categorie d’età, 15 e 16 anni per i ragazzi e 17 e<br />

18 anni per gli junior, ma queste due fasce distinte sono a loro volta<br />

nella sostanza diff erenziate nel primo e secondo anno di appartenenza<br />

alla categoria. Diversi, infatti, sono gli obiettivi che possono<br />

essere fi ssati per canottieri che compiono i primi passi nella categoria<br />

mentre nel secondo anno gli obiettivi possono essere spostati<br />

più in avanti. Questa situazione è ancora più accentuata nelle<br />

specialità più aff ollate, come ad esempio il singolo e il doppio, nel<br />

quale il numero di partecipanti è più elevato e la “concorrenza”<br />

1985 L’otto ragazzi vice-campione d’Italia<br />

agonistica è molto più accentuata. In queste specialità, eccezion<br />

fatta per i talenti puri, che riescono ad esprimere una forte competitività<br />

anche a primo anno di categoria, riuscire ad aff ermarsi<br />

all’esordio è estremamente diffi cile. Per questo, un bronzo in<br />

doppio al primo anno è un indicatore importante sulle possibilità<br />

future di equipaggio. I giovani canottieri salernitani sono in crescita<br />

e già iniziano a raccogliere i primi frutti <strong>del</strong>l’impegno loro e<br />

<strong>del</strong>l’allenatore Pappalardo.<br />

1986<br />

<strong>Il</strong> buon giorno si vede dal mattino. I giovani talenti <strong>del</strong> <strong>Circolo</strong> nelle<br />

regate regionali invernali iniziano a mettersi subito in grande evidenza.<br />

<strong>Il</strong> doppio ragazzi di Franco Cattaneo e Massimo Annunziata,<br />

già medagliato ai campionati italiani l’anno precedente a primo<br />

anno di categoria, si aff erma in tutte le regate con grande autorevolezza.<br />

In 4 con gli equipaggi sono due: un primo equipaggio con<br />

Rocco Pecoraro, Massimo De Vita, Giuseppe Romaniello e Marco<br />

Furciniti con timoniere Matteo Ventura, ed un altro equipaggio<br />

con Alessandro Viola, Raff aele D’Acunto, Pasquale D’Arienzo e<br />

Alessandro Milite, tim. Gaetano Criscuolo. Anche questi due equipaggi,<br />

a livello regionale, riescono a mettersi in buona evidenza.<br />

Tra le donne voga in skiff Elena Corazza.<br />

A proposito di Rocco Pecoraro c’è un aneddoto che vale la pena<br />

di raccontare, per indicare la principale qualità che un allenatore<br />

deve possedere.<br />

Diceva Marcello James, e se lo diceva lui c’era da credergli, che un<br />

allenatore deve possedere “occhio”. Deve essere in grado, anche<br />

senza cronometro e contacolpi, di capire se una barca va forte op-<br />

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