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Allegato Vol.01 - 1,5 Mb - Comune di Falconara Marittima

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<strong>Falconara</strong> <strong>Marittima</strong> Parte Prima<br />

La città nuova: dalle immagini L’analisi dell’esistente<br />

all’immaginario<br />

autonomo, <strong>Falconara</strong> Alta, Barcaglione, Rocca Priora e Castelferretti, hanno avuto storie ed<br />

evoluzioni <strong>di</strong>fferenti.<br />

Se i borghi <strong>di</strong> <strong>Falconara</strong> Alta e <strong>di</strong> Castelferretti 2 si identificarono fortemente con la<br />

storia e il carisma dei signori feudatari - Cortesi e Ferretti - la comunità stabilitasi attorno<br />

alla Rocca Priora nel tempo vide avvicendarsi <strong>di</strong>versi poteri amministrativi e <strong>di</strong>verse casate<br />

signorili, senza che nessuno lasciasse mai una propria impronta, almeno fino al Settecento,<br />

con la tar<strong>di</strong>va affermazione della famiglia Trionfi.<br />

I castelli sorti sul territorio <strong>di</strong> <strong>Falconara</strong> e i centri abitati nati attorno ad essi, ad<br />

eccezione del Castello <strong>di</strong> Barcaglione precocemente abbandonato, hanno vissuto dunque<br />

per secoli esistenze parallele e <strong>di</strong>versamente caratterizzate: legate a poteri signorili forti<br />

quelli <strong>di</strong> <strong>Falconara</strong> e Castelferretti, destinato al ruolo <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o sulla terra e sull’acqua<br />

quello <strong>di</strong> Fiumesino, il castello <strong>di</strong> Barcaglione.<br />

A questi nuclei storici, si aggiungerà, dopo il 1860, a seguito della costruzione della<br />

stazione ferroviaria, un nuovo inse<strong>di</strong>amento: la frazione Marina <strong>di</strong> <strong>Falconara</strong>, destinata in<br />

breve ad assumere un ruolo egemonico rispetto al territorio, per capacità attrattiva <strong>di</strong><br />

abitanti e funzioni. Tuttavia quest'ultima non è mai riuscita a <strong>di</strong>venire il luogo <strong>di</strong><br />

riferimento per la vita sociale <strong>di</strong> tutta la comunità, preferendo non pochi la <strong>di</strong>mensione più<br />

raccolta del borgo <strong>di</strong> residenza o la frequentazione <strong>di</strong> centri urbani limitrofi, in particolare<br />

Ancona.<br />

<strong>Falconara</strong> mantiene tale assetto atipico ancora fino al primo Novecento: sino a quel<br />

periodo, in un’economia prevalentemente mezzadrile, in cui esisteva un’etica comune<br />

strettamente legata alle abitu<strong>di</strong>ni, ai mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita, alle attività <strong>di</strong> scambio, il rapporto tra<br />

città e campagna, o meglio tra paese e contado, era strettissimo. Se non esisteva<br />

un’autonomia economica, certamente esisteva un’identità civile che caratterizzava le<br />

singole frazioni, identità che si esprimeva attraverso un forte senso <strong>di</strong> appartenenza verso<br />

il proprio castello e il borgo.<br />

Ciò spiega l’evoluzione relativamente autonoma delle sue quattro frazioni, con<br />

caratteri <strong>di</strong>stinti e piuttosto campaniliste, che ha generato e tramandato nel tempo<br />

<strong>di</strong>versi sensi <strong>di</strong> appartenenza, ancor oggi percepibili nei residenti (non soltanto anziani) e<br />

che in alcuni casi <strong>di</strong>ventano insofferenza verso quella che viene percepita da alcuni come<br />

una forzata unità amministrativa (in particolare Castelferretti).<br />

A queste riven<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> identità e <strong>di</strong> autonomia delle frazioni, si sovrappongono gli<br />

effetti <strong>di</strong> una storia <strong>di</strong> continue migrazioni, con ra<strong>di</strong>ci molto antiche 3 , che <strong>di</strong>venta un<br />

tratto costitutivo dell’identità del luogo.<br />

Già la costruzione della linea ferroviaria alla fine dell’Ottocento comportò l’inse<strong>di</strong>arsi<br />

<strong>di</strong> numerose famiglie sul territorio falconarese: nacquero nuovi quartieri (Villanova) e si<br />

costruirono <strong>di</strong>versi palazzi <strong>di</strong> proprietà delle Ferrovie dello Stato nei pressi della stazione<br />

(alcuni dei quali, ancora esistenti, <strong>di</strong> un certo pregio architettonico). I ferrovieri erano<br />

consideratati dei “privilegiati” dagli autoctoni, ancora prevalentemente de<strong>di</strong>ti ad<br />

un’agricoltura fortemente influenzata dalle con<strong>di</strong>zioni climatiche e quin<strong>di</strong> privi <strong>di</strong><br />

sicurezza economica.<br />

2 In particolare, per uno spaccato sociale del borgo <strong>di</strong> Castelferretti nel Novecento, si veda lo scritto <strong>di</strong> SEBASTIANELLI S.,<br />

Castelferretti. La gente, le opere. Viterbo, 1986.<br />

3 Si veda il cap. I.1 Caratteri storici del territorio.<br />

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