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Allegato Vol.01 - 1,5 Mb - Comune di Falconara Marittima

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<strong>Falconara</strong> <strong>Marittima</strong> Parte Terza<br />

La città nuova: dalle immagini Le proposte<br />

all’immaginario<br />

Tale affermazione non è astratta ma si basa su situazioni reali dove questo è avvenuto<br />

ed in questo senso, per <strong>di</strong>retta esperienza, possiamo citare alcuni casi: la mostra dei<br />

Gonzaga “La celeste Galleria” definisce Mantova, GeNova04 cambia Genova, il MART<br />

trasforma Rovereto.<br />

La famosa Milanodabere non era generata dai navigli quanto dal suo posizionamento<br />

nazionale ed internazionale, dalle sue relazioni, dai suoi personaggi, dalle sue attività e dai<br />

me<strong>di</strong>a che vi avevano sede.<br />

Se analizziamo attentamente i casi citati ve<strong>di</strong>amo che hanno una caratteristica<br />

ricorrente: tutti infatti sono centrati su “cose” chiare, definite, puntuali.<br />

Un immaginario collettivo quin<strong>di</strong> non si crea confusamente, non è fatto <strong>di</strong> quantità,<br />

non sempre si coniuga con valori. E’ la creazione <strong>di</strong> uno stereotipo positivo e non negativo.<br />

Se allora affi<strong>di</strong>amo agli atti fondamentali del progetto Bohigas ed alla loro<br />

rappresentazione un compito così immane compiamo un errore. Dobbiamo scegliere ciò<br />

che dentro il progetto Bohigas ci consente <strong>di</strong> rappresentare, far capire, esemplificare,<br />

tradurre.<br />

La costruzione del concetto <strong>di</strong> valore positivo per chi legge, vede o vive può però non<br />

essere solo ad atto compiuto.<br />

Tante indagini psicanalitiche sui sogni hanno portato ad un senso comune del sogno<br />

come anticipatore della realtà o rappresentatore <strong>di</strong> una possibilità.<br />

Lo Zingarelli definisce così la parola sogno: “fantasia ad occhi aperti, progetto<br />

utopistico, cosa straor<strong>di</strong>naria ed insolita, speranza, estasi”. Nei rapporti amorosi non a<br />

caso si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> avere incontrato l’uomo o la donna dei propri sogni.<br />

208<br />

E’ nostro compito quin<strong>di</strong> far sognare intravedendo l’amore, non sperando nell’amore.<br />

La <strong>Falconara</strong> dei nostri sogni può essere aiutata da un immaginario collettivo<br />

particolare e cioé quello <strong>di</strong> una città che vuole crearsi un nuovo destino.<br />

Il destino, ritenuto spesso come qualcosa fuori <strong>di</strong> sè non determinabile ed<br />

in<strong>di</strong>pendente dalla volontà, nel corso degli anni è venuto via via assumendo un duplice<br />

senso: da una parte si coniuga spesso con l’ineluttabilità degli atti e della storia e dall’altra<br />

<strong>di</strong>viene simbolo e prodotto del ciò che si è fatto (costruirsi il proprio destino).<br />

Questo è il senso che daremo al nostro immaginario inteso quin<strong>di</strong> come destino<br />

ineluttabile, perché dentro le positive scelte assunte dall’Amministrazione Comunale, e<br />

protagonistico, perché creato dagli uomini e non atteso da Dio.<br />

E’ l’unico destino compatibile, è l’immaginario collettivo compatibile quello su cui<br />

dobbiamo puntare.

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