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Allegato Vol.01 - 1,5 Mb - Comune di Falconara Marittima

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<strong>Falconara</strong> <strong>Marittima</strong> Parte Prima<br />

La città nuova: dalle immagini L’analisi dell’esistente<br />

all’immaginario<br />

<strong>di</strong>spersione della propria storia e <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta della propria identità che è tipico delle aree<br />

metropolitane.<br />

Ai fattori <strong>di</strong> mutamento demoantropologici si sono sommati, a partire dagli anni<br />

Sessanta e Settanta, gli effetti visibili <strong>di</strong> uno sviluppo economico e industriale senza<br />

precedenti. Uno sviluppo che ha trasformato irreversibilmente, e in pochissimo tempo, il<br />

volto della città portando alla realizzazione <strong>di</strong> una molteplicità <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti abitativi con<br />

carattere <strong>di</strong> “periferia”, all’inse<strong>di</strong>arsi <strong>di</strong> nuove emergenze produttive (l’Api, soprattutto,<br />

ma anche i numerosi stabilimenti a nord della città) e ad uno sviluppo non coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> un<br />

complesso sistema <strong>di</strong> infrastrutture per il trasporto (ferrovia, assi viari stradali e<br />

autostradali, aeroporto).<br />

Gli esiti sono stati, e sono, <strong>di</strong> un fortissimo impatto sul territorio, sul suo assetto, sul<br />

suo paesaggio e sulle sue più importanti risorse (aria, acqua, ecc.), e <strong>di</strong> conseguenza sulla<br />

qualità della vita degli abitanti.<br />

E’ soprattutto per questi motivi che <strong>Falconara</strong> è considerata da una parte della<br />

popolazione un luogo dove abitare “per ripiego”, ovvero in mancanza delle con<strong>di</strong>zioni per<br />

accedere ad aree <strong>di</strong> maggior pregio. Per contro, esiste certamente una quota <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che<br />

ha scelto <strong>Falconara</strong> come proprio luogo <strong>di</strong> residenza non solo in virtù della sua posizione<br />

strategica, data dall’assetto infrastrutturale, ma anche per motivi affettivi.<br />

Da quanto detto si comprende perché <strong>Falconara</strong> ha sempre esercitato la maggiore<br />

capacità attrattiva verso fasce me<strong>di</strong>o-basse delle popolazione. La scelta della residenza<br />

non è stata dettata dal grado <strong>di</strong> “desiderabilità” del luogo ma da ragioni <strong>di</strong> convenienza<br />

economica, sia in termini <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> lavoro che <strong>di</strong> prezzo d’acquisto della casa.<br />

RELAZIONI TRA CITTA’ E CITTADINANZA<br />

Indagare nell’attualità la percezione che i citta<strong>di</strong>ni hanno proprio del territorio è<br />

molto complesso.<br />

Nell’immaginario collettivo <strong>Falconara</strong> è passata a rappresentare in pochi decenni dalla<br />

fervida e accogliente oasi balneare del primo Novecento, una periferia prevalentemente<br />

produttiva (anni ’70), e quin<strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> quartiere-dormitorio per tutti gli anni ’80 e<br />

’90, luogo <strong>di</strong> incontro e sosta <strong>di</strong> genti immigrate, e <strong>di</strong> persone che vi giungevano per<br />

restarvi il tempo minimo necessario ad espletare il proprio lavoro.<br />

La città è cresciuta, quin<strong>di</strong>, in modo imprevisto e impreve<strong>di</strong>bile, abbandonando il<br />

rapporto con la campagna ed il fiume e negando il rapporto con il mare.<br />

Oggi <strong>Falconara</strong> ha assunto sempre più i caratteri <strong>di</strong> un’area metropolitana, con tutte<br />

le problematiche connesse a questa modalità inse<strong>di</strong>ativa. L’accresciuta potenza delle reti<br />

infrastrutturali, l’accresciuta domanda <strong>di</strong> spazio pro-capite, l’alterazione delle <strong>di</strong>namiche<br />

che legano la forza lavoro al territorio produttivo o al mercato fisico del prodotto hanno<br />

avuto, ed hanno, ricadute evidenti sul territorio.<br />

Larga parte del territorio è occupato ora da una “città informale”, una “città<br />

autorealizzata”, producendo un effetto <strong>di</strong> “straniamento” dato dalla per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> confini e<br />

dalla per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> riconoscibilità dei luoghi.<br />

Con la crescita incessante <strong>di</strong> nuovi quartieri residenziali, si sono ormai quasi saturate<br />

anche tutte quelle aree vuote che separavano le antiche frazioni e che circondavano le nuove<br />

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