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Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

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ARCHIVIO CAPITOLARE DELLA CATTEDRALE DI CAORLE<br />

Località: Caorle<br />

Denominazione: <strong>Archivi</strong>o Capitolare della Cattedrale di Santo Stefano protomartire<br />

Sedi di conservazione:<br />

– <strong>Archivi</strong>o storico del Patriarcato di Venezia<br />

Indirizzo: Castello 4312, 30122 Venezia<br />

Telefono e fax: 041.5222034<br />

Direttore: don Bruno Bertoli<br />

Accessibilità: su domanda motivata<br />

Orario: lunedì-venerdì, ore 9,00-13,00<br />

Servizio di riproduzione dei documenti: fotocopie e fotoriproduzioni su richiesta<br />

alla <strong>Direzione</strong><br />

– Parrocchia di Santo Stefano Protomartire di Caorle<br />

Indirizzo: P.zza Vescovado 6, 30021 Caorle (VE)<br />

Telefono e fax: 0421.81028<br />

Responsabile: mons. Giuseppe Manzato<br />

Accessibilità: su domanda motivata<br />

Compilatore della scheda: Manuela Barausse<br />

Incerte le origini del Capitolo di Santo Stefano di Caorle, come <strong>per</strong> altro<br />

quelle della stessa diocesi. Una prima testimonianza della presenza dei<br />

canonici risale al 1239. Altre notizie sono desunte da memorie posteriori:<br />

Domenico Minio, vescovo di Caorle alla fine del secolo XVII, ricordava<br />

di aver letto in alcuni documenti dei primi decenni del secolo XIV<br />

come all’epoca il Capitolo della cattedrale fosse composto di sette canonici<br />

residenziali e di quattro non residenziali, <strong>per</strong> un totale di undici canonici,<br />

anche se la tradizione successiva annovera la presenza di dodici<br />

canonici ordinari, oltre ai quali il vescovo poteva eleggerne altri col titolo<br />

di “soprannumeri”, esentati dall’obbligo della residenza. Solamente un<br />

canonico, il “seniore”, era titolato, mentre la cura d’anime veniva espletata<br />

da un canonico che acquisì in seguito il titolo di arciprete, coadiuvato<br />

da due sacerdoti cappellani-coo<strong>per</strong>atori.<br />

Diocesi inizialmente illustre, quella di Caorle, assieme al suo Capitolo,<br />

ricco – come ricorda Bottani – «di molti eruditissimi e dotti soggetti» che<br />

detenevano il privilegio di poter eleggere il proprio vescovo, privilegio rimosso<br />

in seguito da papa Clemente VI nel 1348. E fu, infatti, proprio a<br />

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