03.06.2013 Views

Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Guida</strong> <strong>de<strong>gli</strong></strong> <strong>Archivi</strong> <strong>capitolari</strong> d’Italia, I<br />

Aderendo al consi<strong>gli</strong>o del solerte vescovo Giovanni Giannelli (1718-1743),<br />

il Capitolo, il 27 maggio 1738, assume la decisione di fondare la “Fabbriceria<br />

della chiesa Cattedrale”, applicando ad essa i fondi <strong>per</strong>venuti dallo<br />

spo<strong>gli</strong>o del vescovo Della Marra e dalle rendite annue dei censi fino ad allora<br />

costituiti. La vita del Capitolo è regolata dalla consuetudine.<br />

Il vescovo Dionigi Latomo Massa (1754-1780) ottiene che, alla fine di<br />

ogni riunione del Capitolo, venga redatto un verbale firmato da tutti i canonici<br />

presenti. Così a partire dal 1760, si comincia a compilare il “Libro<br />

delle Conclusioni del Rev.do Capitolo della Cattedrale di Alessano”.<br />

Sull’argomento torna ancora il vescovo Bruni (1837-1863) con proprio<br />

decreto del 10 maggio 1853.<br />

Ai primi del ’600 i canonici indossano la cotta e una mantelletta di seta<br />

nera foderata di rosso, detta “almuzia”; nel 1750 ottengono di sostituire<br />

l’almuzia con una mozzetta dotata di cappuccio e, infine quando il Capitolo<br />

è ormai avviato all’estinzione, ad pristinae dignitatis memoriam servendam,<br />

Pio IX concede ai canonici e alle dignità il privilegio di ornare<br />

la mozzetta con un’orlatura di pelliccia grigia e, ai partecipanti, l’uso della<br />

mozzetta di seta violacea.<br />

Frattanto, il 27 giugno 1818, in seguito al concordato tra S. Sede e il regno<br />

delle due Sicilie, la diocesi di Alessano era stata soppressa e annessa<br />

a quella di Ugento. Pertanto, il Capitolo non fu più della cattedrale<br />

alessanese, ma della chiesa collegiata di Alessano.<br />

Dopo il 1861, ridotte le rendite in seguito all’incameramento dei beni ecclesiastici<br />

deciso dal governo sabaudo, i pochi su<strong>per</strong>stiti, <strong>per</strong> scongiurare<br />

la soppressione del Capitolo, deve dichiarare di esercitare la cura delle<br />

anime. Dal 1871 l’arciprete curato assume il ruolo di capo di quanto era<br />

rimasto: non più eletto, ma nominato dall’autorità diocesana che comincia<br />

a mandare in Alessano dei preti forestieri.<br />

Ciò che rimane dell’<strong>Archivi</strong>o Capitolare è stato conservato nella chiesa<br />

parrocchiale sino al suo deposito nell’<strong>Archivi</strong>o storico diocesano di Ugento,<br />

nel 1998. Ad Alessano sono rimasti 15 registri dei battezzati, cresimati,<br />

matrimoni e dei defunti (1610-1818). Sotto il regime napoleonico,<br />

in <strong>per</strong>iodo di sede vacante, il palazzo vescovile viene occupato da soldati<br />

e dai funzionari, i quali fanno scempio di tutto quanto vi si trovi. Alla<br />

dis<strong>per</strong>sione dei documenti concorre anche, l’abuso da parte dei procuratori<br />

di conservare presso di sé le carte di <strong>per</strong>tinenza del Capitolo. Delle<br />

<strong>per</strong>gamene, poi, e delle platee pare si sia liberato il vescovo ugentino<br />

Angelico de Mestria (1823-1836) cedendole a<strong>gli</strong> artificieri della zona, che<br />

le usarono <strong>per</strong> i fuochi d’artificio.<br />

Unico esemplare di timbro orale è re<strong>per</strong>ito nelle carte del sec. XVIII: al<br />

centro reca la immagine del Salvatore, titolare della cattedrale, e la legenda:<br />

CAPITOLO D’ALESSANO.<br />

Dati complessivi: <strong>per</strong>gg. 4 (1572-1631); unità 629 (1541-1936).<br />

60

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!