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Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

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ARCHIVIO CAPITOLARE DELLA CATTEDRALE DI COMO<br />

Località: Como<br />

Denominazione: <strong>Archivi</strong>o del Capitolo della cattedrale e del Collegio dei mansionari<br />

Indirizzo: Palazzo vescovile, piazza Grimaldi, 5 - 22100 Como<br />

Telefono: 031-304188; Fax: 031-304354<br />

<strong>Archivi</strong>sta Capitolare: don Saverio Xeres<br />

Accessibilità: su richiesta motivata<br />

Orario: martedì e mercoledì, ore 14,30-18,00; giovedì, ore 9,00-18,00; chiuso il<br />

mese di agosto<br />

Servizio riproduzione dei documenti: riproduzione fotomeccanica e fotografica<br />

Compilatore della scheda: don Saverio Xeres, dr.ssa Elisabetta Canobbio, prof.<br />

Mario Mascetti, dr.ssa Alessandra Sangalli<br />

La fondazione della cattedrale di Santa Maria Maggiore, all’interno delle<br />

mura urbane, risale al secolo XI. Nello stesso <strong>per</strong>iodo si ha la prima<br />

menzione del “clero cardinale” della stessa chiesa, presente all’atto di fondazione<br />

dell’abbazia benedettina di Sant’Abbondio. Il Capitolo ha vita<br />

comunitaria fino alla metà del Duecento; in seguito il patrimonio comune<br />

viene suddiviso in prebende. A partire dal medesimo secolo e fino alla<br />

metà del Trecento è prerogativa importante del Capitolo della<br />

Cattedrale l’elezione dei vescovi, attribuita ai canonici insieme a<strong>gli</strong> abati<br />

dei tre cenobi benedettini esistenti presso la città: San Carpoforo,<br />

Sant’Abbondio, San Giuliano.<br />

Una prima struttura del Capitolo risale al vescovo Anselmo il quale, nel<br />

1187, fissa in 20 il numero dei canonici, comprese le dignità dell’arcidiacono<br />

e dell’arciprete. Il provvedimento vescovile viene approvato e<br />

confermato dal pontefice Onorio III con bolla del 6 gennaio 1218. I primi<br />

statuti conservati risalgono al 1390, con una prima riforma - di iniziativa<br />

vescovile - nel 1440. Le due più recenti revisioni <strong>de<strong>gli</strong></strong> statuti sono<br />

del 1929 e del 1995.<br />

Al più antico collegio canonicale viene affiancato, nel secolo XVII, un altro<br />

gruppo di chierici dediti al servizio della cattedrale: il collegio dei<br />

mansionari, sorto grazie a due successive fondazioni, dell’abate commendatario<br />

di Sant’Abbondio, Marco Gallio, nel 1618 e di Gabriele Corti,<br />

nel 1630. Il Collegio dei mansionari organizza un proprio archivio nella<br />

rispettiva sagrestia, simmetrica a quella dei canonici.<br />

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