03.06.2013 Views

Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Venezia<br />

e i sindaci. Gli statuti infine, redatti nello scorcio del secolo XVI ed attribuiti<br />

al patriarca Lorenzo Priuli, nel disporre con minuzia – come consueto<br />

in tali fonti – incombenze ed obblighi, confermano un ruolo del<br />

capitolo fortemente soggetto e subordinato al patriarca.<br />

Il trasferimento della sede patriarcale dalla cattedrale di San Pietro alla<br />

basilica ducale di San Marco – traslazione decisa dal governo napoleonico<br />

fin dal settembre 1806, eseguita con decreto del 19 ottobre 1807 e sanata<br />

canonicamente solo nel 1821 con la bolla “Ecclesias quae” – segnò,<br />

contestualmente al faticoso avviarsi a conclusione di complesse questioni<br />

giurisdizionali di rivalità, concorrenza e collegamento <strong>per</strong> lungo tempo<br />

protrattesi la fusione dei due antichi e separati Capitoli nell’unico<br />

capitolo di San Marco.<br />

Quanto alle origini e alle prime vicende del capitolo marciano – attestate<br />

nella testimonianza di alcune figure di rilievo del clero della cappella<br />

ducale fin dallo scorcio del secolo X – esse si intersecano con quelle della<br />

chiesa palatina, al cui corpo di sacerdoti risulta presiedere fin dal 982<br />

(ma altra testimonianza, forse attribuita alla cappella di San Teodoro, risale<br />

all’819) un primicerio. Entità numerica del Capitolo e rapporti gerarchici<br />

fra i suoi membri, ripartizioni delle prebende, diritti ed obblighi,<br />

rapporti con il potere politico si ricavano, <strong>per</strong> i secoli successivi, indirettamente<br />

e saltuariamente dalle promissioni dogali e più direttamente e<br />

organicamente attraverso lo statuto (1303, con norme dal 1189) e consuetudini<br />

(1308, con seguiti al 1414) del Capitolo stesso, mentre la normativa<br />

dei secoli successivi - sempre attenta alle prerogative del clero<br />

marciano - segnala nella delicata materia, riflettente il prestigio stesso dello<br />

stato, l’intervento talora concorrenziale di più organi della Repubblica<br />

di Venezia, quali il Maggior consi<strong>gli</strong>o, il Minor consi<strong>gli</strong>o, i Procuratori<br />

di San Marco, la Quarantia, il Senato.<br />

Il Capitolo marciano fu unificato, come si è visto, con quello patriarcale di<br />

San Pietro nel 1807, sotto il titolo di Capitolo patriarcale di San Marco.<br />

Dopo tale data anche l’archivio del Capitolo di San Pietro, fu trasferito<br />

assieme ai canonici a San Marco, in una “tumultuosa traslocazione” che<br />

avrebbe provocato “guasti e mancanze”. Il fondo fu successivamente sottoposto<br />

assieme a quello del Capitolo di San Marco ad una pesante o<strong>per</strong>azione<br />

di ordinamento e scarto, curata poco dopo la metà del secolo, su<br />

mandato dei canonici, dal cancelliere e “protabulario” capitolare Alessandro<br />

Piegadi, letterato e cultore di studi eruditi. Con l’obiettivo di una<br />

maggiore funzionalità nel re<strong>per</strong>imento delle pratiche e sconvolgendo, fino<br />

a livello di sottofascicolo, <strong>gli</strong> originari vincoli archivistici e<strong>gli</strong> procedette<br />

a mescolare assieme in artificiose unità documentarie appositamente<br />

create registri e carte provenienti da fondi <strong>per</strong> secoli separati, ripartendo<br />

in aggiunta il tutto in alcune ampie sezioni connotate ciascuna da una lettera<br />

alfabetica. A seguito di tale ordinamento fu infine redatto un cata-<br />

325

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!