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Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

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ARCHIVIO CAPITOLARE DELLA CATTEDRALE DI FIRENZE<br />

Località: Firenze<br />

Denominazione: Capitolo Metropolitano Fiorentino - <strong>Archivi</strong>o<br />

Indirizzo: piazza del Capitolo - 50122<br />

Telefono e fax: 055-210216<br />

<strong>Archivi</strong>sta Capitolare: Danta mons. Carolla, Camerlengo del Capitolo<br />

Accessibilità: l’accesso è sospeso. Si prevede che sarà possibile la ripresa a partire<br />

dal 2001, essendo in corso di attuazione un programma di inventariazione<br />

e di spolveratura<br />

Compilatore della scheda: Paolo can. Ristori, Proposto della Cattedrale<br />

La tradizione, confermata da lezionari liturgici relativi al vescovo fiorentino<br />

S. Zanobi (V sec.) parla del clero della Cattedrale intorno a lui. Ad<br />

ogni modo le prime notizie documentate sul Capitolo della Cattedrale,<br />

detta allora di S. Reparata, risalgono alla prima metà dell’VIII secolo,<br />

quando in tutta la Cristianità occidentale si assiste al diffondersi, anche<br />

presso il clero secolare, della vita comune. Durante la riforma “gregoriana”<br />

(XI secolo) pure a Firenze il collegio canonicale determina con<br />

maggior chiarezza i suoi compiti e le sue strutture. Fra l’altro, fino al<br />

XIV secolo <strong>gli</strong> spettò l’elezione del vescovo, assai spesso scelto fra i suoi<br />

membri.<br />

L’edizione, a cura di Renato Piattoli (1938) delle più antiche <strong>per</strong>gamene<br />

del prezioso fondo diplomatico del Capitolo fiorentino, ha consentito di<br />

ricostruire le prime tappe della storia della “canonica” e le sue dinamiche<br />

nei confronti sia dell’autorità vescovile che delle istituzioni civili. L’ingerenza<br />

crescente di queste ultime nella vita ecclesiastica della città e<br />

diocesi è stata coronata, com’è noto, alla fine del XIII secolo, dalla grande<br />

impresa <strong>per</strong> la costruzione della nuova cattedrale di S. Maria del Fiore,<br />

portata a termine solo nel XV secolo. Questo attivismo del Comune<br />

e delle cosiddette “Arti” va ben al di là <strong>de<strong>gli</strong></strong> obbiettivi architettonici, <strong>per</strong><br />

sconfinare nella delicata materia beneficiaria (con l’istituzione di numerosi<br />

canonicati da parte dell’Arte della Lana) e dell’esercizio del culto. Ai<br />

primi decenni del XV secolo risalgono infatti due Bolle pontificie che assegnano<br />

all’Arte della Lana (il cui emblema diventerà addirittura quello<br />

della cattedrale, con l’immagine dell’Agnus Dei) e all’O<strong>per</strong>a del Duomo<br />

congiuntamente l’autorità su aspetti fondamentali della gestione della sacrestia<br />

e del patronato di canonicati e cappellanie.<br />

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