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Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

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ARCHIVIO CAPITOLARE DI GRAVINA DI PUGLIA<br />

Località: Gravina di Pu<strong>gli</strong>a<br />

Denominazione: <strong>Archivi</strong>o Capitolare della Cattedrale di Gravina di Pu<strong>gli</strong>a<br />

Indirizzo: <strong>Archivi</strong>o Capitolare della Cattedrale di Gravina di Pu<strong>gli</strong>a, Piazza Benedetto<br />

XIII 29, 70024 Gravina di Pu<strong>gli</strong>a (Bari)<br />

Telefono: (080) 3251289<br />

Direttore: Don Domenico Farella, archivisti incaricati Fedele Raguso e Marisa<br />

D’Agostino<br />

Accessibilità: su domanda motivata<br />

Orario: lunedì-venerdì, ore 9-12, 15-19; sabato, ore 9-12. Chiusura annuale, 15<br />

lu<strong>gli</strong>o - 30 agosto<br />

Servizio riproduzione documenti: fotocopie e fotografie a giudizio dei responsabili.<br />

Compilatori della scheda: Fedele Raguso e Marisa D’Agostino<br />

Notizie certe e documentate del Capitolo Cattedrale si hanno dal 1091,<br />

quando è menzionato, esplicitamente, il nome di Maione, fi<strong>gli</strong>o di Landi,<br />

con la carica di arcidiacono unitamente a tanti presbiteri, tra cui la figura<br />

dell’arciprete. Infatti, il 1091, Umfrido, conte normanno di Gravina,<br />

con atto pubblico, rogato dal notaio Sando, concede il privilegio di riscuotere<br />

le decime su tutti i beni e i diritti di piantare, seminare, pascolare,<br />

ta<strong>gli</strong>are legna, di avere il forno, il mulino, il macello: tanto serviva<br />

<strong>per</strong> costituire i fondi necessari al ripristino della sede vescovile e assicurare<br />

all’eligendo vescovo e al clero ogni mezzo di sussistenza.<br />

Il Capitolo risulta organicamente costituito e nel pieno delle sue funzioni,<br />

quando regge la diocesi sino al settembre 1091; quando elegge i vescovi<br />

dal suo stesso seno: il 13 gennaio 1426, l’arcidiacono Giovanni Roberto<br />

Santoro; il 25 gennaio 1447, l’arcidiacono Antonio de Franchitella.<br />

Nel 1564 il vescovo Angelo Pellegrino fa stilare lo statuto e i regolamenti<br />

<strong>per</strong> l’attività e <strong>per</strong> la buona amministrazione dei beni del Capitolo.<br />

Inizialmente tra i canonici si nominano le dignità dell’arcidiaconato e<br />

quella dell’arciprete, successivamente si aggiungono quelle del cantore e<br />

del primicerio. Nel 1668, il vescovo Valvassorio, in ossequio alle norme<br />

tridentine, fa eleggere il canonico penitenziere con il beneficio dei SS.<br />

Teodoro e Mauro. Successivamente, monsignor Ferrero istituisce il canonico<br />

teologo, assegnato<strong>gli</strong> con decreto del 30 maggio 1728 i frutti e <strong>gli</strong><br />

oneri dei benefici di S. Antonio di Vienna e di San Bartolomeo. Per tut-<br />

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