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Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

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«scripture omnes reverendissimi Capituli cathedralis ecclesiae in summa<br />

confusione re<strong>per</strong>te...» e aggiunge che esse sono divise, dotate di sommari<br />

e raccolte in 98 volumi, di cui solo 16 con indici analitici. Tutto il materiale<br />

dell’<strong>Archivi</strong>o Capitolare viene rilegato in appositi volumi, suddivisi<br />

in parti e sezioni, ognuna delle quali comprese documenti disposti<br />

in ordine cronologico, raggruppati <strong>per</strong> argomenti. Ciascun volume, a sua<br />

volta, è corredato di un particolareggiato indice con i regesti dei documenti<br />

che racchiude. I più importanti sono contrassegnati con numeri<br />

arabi e costituiscono un totale di 14 pezzi, come si apprende dal volume<br />

I K 62, cioè dall’Indice Generale, che registra tutti <strong>gli</strong> indici parziali<br />

ed i relativi regesti dei documenti contenuti nei singoli volumi. L’indice<br />

è stato redatto nel 1714, dopo l’ordinamento. Dopo il completamento di<br />

tutte le o<strong>per</strong>azioni di ordinamento, schedatura ed inventariazione viene<br />

stilata, il 24 agosto 1714, un apposito verbale di consegna dell’<strong>Archivi</strong>o<br />

Capitolare.<br />

Nel medesimo anno (1714), i volumi sono stati collocati nell’armadio a<br />

muro del lato sinistro dell’altare di San Francesco Borgia in sacrestia, fatto<br />

predisporre dallo stesso cardinale Orsini, dotato di tre serrature e chiavi<br />

distinte, affidate a 3 responsabili archivisti, Francesco Santomasi (arcidiacono),<br />

Michele De Antoniis (canonico), Francesco Maddalena (canonico).<br />

Da quell’anno viene istituito anche un apposito registro di prestito<br />

con la clausola che chiunque non osservasse le norme relative alla<br />

registrazione, sarebbe stato punito con scomunica. All’o<strong>per</strong>a puntuale e<br />

scrupolosa del Cardinale Orsini, archivista, si deve la realizzazione di due<br />

volumi, che raccolgono copie e citazioni di documenti, rinvenuti in atti<br />

processuali e <strong>per</strong>tinenti all’Istituzione Capitolare, a quella Vescovile, a<br />

quella dell’Universitas hominum et bonorum.<br />

Ma bisogna dire che l’ordinamento e le raccomandazioni dell’Orsini non<br />

sono state rispettate adeguatamente. Infatti, i continui dissidi tra le istituzioni<br />

laiche, ecclesiastiche e quella feudali provocano molte vertenze<br />

giuridiche e la dis<strong>per</strong>sione di documenti storici e correnti. Il riordinamento<br />

definitivo avviene ne<strong>gli</strong> anni 1970-90.<br />

Dal 1987 al 1992 Raguso e D’Agostino hanno riordinato, collocato e schedato<br />

analiticamente e in modo definitivo tutti i documenti dell’<strong>Archivi</strong>o<br />

Diocesano, costituendo 15 volumi di schede con indici, inventari e regesti<br />

dei documenti. Quattro volumi di schede riguardano l’intero fondo<br />

del Capitolo Cattedrale: vol. I <strong>per</strong>gamene, II e III Varia, IV Bastardelli<br />

di procura, libri di messe, puntature.<br />

Dati complessivi: <strong>per</strong>gg. 193 (1091 - 1792); voll. 794; cartelle 56 (contenenti<br />

fascc. e ff.).<br />

182<br />

<strong>Guida</strong> <strong>de<strong>gli</strong></strong> <strong>Archivi</strong> <strong>capitolari</strong> d’Italia, I

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