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Guida degli Archivi capitolari d'Italia. I - Direzione generale per gli ...

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Mileto<br />

brazioni della messa sia pubblica che privata e nelle altre funzioni della<br />

stessa Cattedrale. I mansionari indossano, sopra la cotta, la mozzetta di<br />

colore paonazzo senza ermellino e nelle solennità la cappa magna di color<br />

violaceo. Queste insegne restano in uso fino alla riforma voluta da<br />

Paolo VI.<br />

L’ultima revisione dello Statuto è stata o<strong>per</strong>ata dal vescovo Paolo Albera<br />

il 19 ottobre 1928; successivamente alcune modifiche si sono avute nel<br />

1959 ad o<strong>per</strong>a del vescovo Vincenzo De Chiara.<br />

Le prime disposizioni sull’obbligo di tenere l’archivio e sulla sua gestione<br />

sono dovute al vescovo Del Tufo (1585-1606). Lo stesso nel 1587 convoca<br />

un Sinodo Diocesano nel quale si fà esplicito riferimento alla tenuta<br />

dell’archivio e alla redazione di inventario. Queste indicazioni vengono<br />

ulteriormente confermate, con specifiche indicazioni, nei sinodi del 1591<br />

e del 1594. Ma, solo con il vescovo Centini (1611-1613), nel Sinodo del<br />

1634 si istituisce ufficialmente l’ufficio dell’archivista compreso tra i canonici<br />

del Capitolo. Ulteriori indicazioni troviamo nel Sinodo del vescovo<br />

Panzani (1640-1660) del 1642 e nella platea redatta sotto lo stesso<br />

vescovo, nel 1654. Un incendio verificatosi nel 1686, fortunatamente, non<br />

colpisce l’archivio capitolare. La ricostruzione dello stesso avviene sotto<br />

l’episcopato di Paravicino (1681-1695) e nel Sinodo del 1692 si fa obbligo<br />

di redigere l’inventario dei beni, il libro delle deliberazioni, il registro<br />

di atti di amministrazione. Nel 1773 il re di Napoli ordina il sequestro<br />

delle carte della curia e, in tal maniera, vengono sottratte anche documenti<br />

del Capitolo e della Mensa vescovile. Il 5 febbraio 1783 un terremoto<br />

distrugge completamente Mileto e, conseguentemente, gran parte<br />

della documentazione capitolare è andata distrutta. Si può presupporre<br />

che le carte su<strong>per</strong>stiti siano state raccolte insieme a quelle di altri archivi<br />

subendo, <strong>per</strong>ò, un notevole degrado <strong>per</strong> lunghi anni di deposito in ambienti<br />

poco adatti. Altra dis<strong>per</strong>sione si ha sotto il dominio francese, nel<br />

decennio 1806-1815. Nel corso dell’800 comunque la documentazione capitolare<br />

viene assorbita e unificata a quella dell’archivio <strong>generale</strong> della curia.<br />

Gli statuti sono stati rivisti sulla base delle norme del Concilio<br />

Vaticano II e del Codice di Diritto Canonico. L’archivio <strong>de<strong>gli</strong></strong> ultimi 50<br />

anni, custodito presso la sacrestia del Capitolo, è stato versato di recente<br />

nell’archivio storico diocesano di Mileto.<br />

Il vero ed antico suggello in legno del Capitolo della Chiesa Cattedrale<br />

di Mileto, rappresenta la SS. Vergine Assunta, cui è dedicata la cattedrale,<br />

San Nicola patrono della diocesi e San Giovanni Battista.<br />

Dati complessivi: <strong>per</strong>gg. 55 (1311-1867); pezzi 131 (1600-1984).<br />

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