GENERALI INVESTMENTS SICAV - Gruppo Banca Esperia
GENERALI INVESTMENTS SICAV - Gruppo Banca Esperia
GENERALI INVESTMENTS SICAV - Gruppo Banca Esperia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Relazione del Gestore degli investimenti<br />
nuove misure rischiano di influire ulteriormente sulla crescita, innescando un circolo vizioso che potrebbe provocare una<br />
depressione. L'anno si è chiuso con la nomina di governi tecnici in Grecia e in Italia. Dal vertice UE del 9 dicembre è emersa<br />
una maggior consapevolezza politica della crisi, ma misure concrete ancora insufficienti. Nell'anno in cui gli Stati Uniti hanno<br />
subito l'abbassamento del rating deciso da Standard & Poor’s, anche la Gran Bretagna e la Francia rischiano di perdere la<br />
tripla A.<br />
Nel 2011 il comparto GaranT 5 ha registrato una performance pari a -2,09%, con il NAV per azione sceso da 97,02 a 95,00 nel<br />
corso dell'anno. Il portafoglio è stato investito in titoli di Stato europei. A dicembre il peso dei titoli a tasso a fisso era pari al<br />
95% circa del patrimonio, mentre il 5% era costituito da liquidità. La duration era inferiore a 4 anni, riflettendo la fine del primo<br />
periodo di garanzia, che scade il 30 settembre 2015. Alla fine dell'anno l'esposizione alle azioni era pari al 2,70%.<br />
La prima parte dell'anno è stata caratterizzata dal graduale peggioramento del quadro macroeconomico: dopo un avvio<br />
favorevole, l'intensificarsi della crisi del debito sovrano in Europa, le crisi geopolitiche nel Nord Africa e il terremoto in Giappone<br />
hanno accentuato la tendenza al rallentamento economico. Nel terzo trimestre i problemi di bilancio pubblico in Grecia e<br />
Portogallo hanno contagiato anche l'Italia e la Spagna, con spettacolari aumenti degli spread dei decennali rispetto al Bund. La<br />
<strong>Banca</strong> Centrale Europea, dopo aver aumentato a due riprese i tassi durante l'estate, nell'ultimo trimestre li ha riportati al livello<br />
dell'1%, intervenendo nel contempo per stabilizzare i mercati attraverso massicci acquisti di titoli di Stato italiani e spagnoli<br />
nell’ambito del programma Securities Market Program.<br />
Nell'ultima parte dell'anno l'economia statunitense ha dato segni di risveglio, ma permangono dubbi sulla solidità della ripresa.<br />
Le misure d'austerità hanno influito considerevolmente sulla crescita economica: la Grecia è rimasta in recessione e vari altri<br />
paesi rischiano di sperimentare nuovamente la stessa situazione. In tale contesto, sia la Grecia che la Spagna hanno<br />
dichiarato di non poter rispettare gli obiettivi di deficit del 2011, annunciando ulteriori misure di contenimento. Le inevitabili<br />
nuove misure rischiano di influire ulteriormente sulla crescita, innescando un circolo vizioso che potrebbe provocare una<br />
depressione. L'anno si è chiuso con la nomina di governi tecnici in Grecia e in Italia. Dal vertice UE del 9 dicembre è emersa<br />
una maggior consapevolezza politica della crisi, ma misure concrete ancora insufficienti.<br />
Nell'anno in cui gli Stati Uniti hanno subito l'abbassamento del rating deciso da Standard & Poor’s, anche la Gran Bretagna e la<br />
Francia rischiano di perdere la tripla A.<br />
Comparti riservati a <strong>Gruppo</strong> Generali<br />
Nel corso dell'anno la strategia d'investimento adottata dai comparti Equity Italy, Euro 50 Equities, Euro Equities, Equity<br />
France, Equity Germany, 1/3 Years Euro Bonds, 3/5 Years Euro Bonds, 5/7 Years Euro Bonds, 7/10 Years Euro Bonds e<br />
Euro Bonds All Maturity ha mirato a limitare la volatilità causata dalla turbolenza dei mercati. La prima parte dell'anno è stata<br />
caratterizzata dal graduale peggioramento del quadro macroeconomico: dopo un avvio favorevole, l'intensificarsi della crisi del<br />
debito sovrano in Europa, le crisi geopolitiche nel Nord Africa e il terremoto in Giappone hanno accentuato la tendenza al<br />
rallentamento economico. Nel terzo trimestre i problemi di bilancio pubblico in Grecia e Portogallo hanno contagiato anche<br />
l'Italia e la Spagna, con spettacolari aumenti degli spread dei decennali rispetto al Bund. La <strong>Banca</strong> Centrale Europea, dopo<br />
aver aumentato a due riprese i tassi durante l'estate, nell'ultimo trimestre li ha riportati al livello dell'1%, intervenendo nel<br />
contempo per stabilizzare i mercati attraverso massicci acquisti di titoli di Stato italiani e spagnoli nell’ambito del programma<br />
Securities Market Program. Nell'ultima parte dell'anno l'economia statunitense ha dato segni di risveglio, ma permangono<br />
dubbi sulla solidità della ripresa. Le misure d'austerità hanno influito considerevolmente sulla crescita economica: la Grecia è<br />
rimasta in recessione e vari altri paesi rischiano di sperimentare nuovamente la stessa situazione. In tale contesto, sia la Grecia<br />
che la Spagna hanno dichiarato di non poter rispettare gli obiettivi di deficit del 2011, annunciando ulteriori misure di<br />
contenimento. Le inevitabili nuove misure rischiano di influire ulteriormente sulla crescita, innescando un circolo vizioso che<br />
potrebbe provocare una depressione. L'anno si è chiuso con la nomina di governi tecnici in Grecia e in Italia. Dal vertice UE del<br />
9 dicembre è emersa una maggior consapevolezza politica della crisi, ma misure concrete ancora insufficienti. Nell'anno in cui<br />
gli Stati Uniti hanno subito l'abbassamento del rating deciso da Standard & Poor’s, anche la Gran Bretagna e la Francia<br />
rischiano di perdere la tripla A.<br />
15