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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />

“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />

IL CONFINE E OLTRE:<br />

LA VISIONE BIZANTINA DELLE REGIONI<br />

A RIDOSSO DELLA FRONTIERA ORIENTALE<br />

di João Vicente Dias*<br />

Se osserviamo la storia dell’impero romano orientale,<br />

notiamo che essa è concentrata allo stesso tempo sulle vicende<br />

della capitale e sull’accrescimento o la contrazione delle<br />

frontiere. I due punti sono tutt’altro che indipendenti l’uno<br />

dall’altro: al contrario, quanto accadeva alle frontiere<br />

influenzava direttamente la vita di Costantinopoli e viceversa.<br />

Nella sua secolare storia, l’impero bizantino sviluppò una<br />

grande varietà di frontiere: geografiche, politiche, economiche e<br />

culturali, come puntualizzato da D.Obolensky in un suo<br />

studio. 314 Sotto tutti questi punti di vista, la frontiera di gran<br />

lunga più significativa per la storia bizantina fu quella orientale.<br />

Una regione da sempre ricca in termini culturali, storici ed etnici,<br />

poiché fu qui che la civiltà mosse i suoi primi passi e che grandi<br />

imperi si scontrarono: quello macedone con quello persiano,<br />

quindi quello romano con quello persiano ed infine quello che<br />

oggi chiamiamo bizantino con quello arabo.<br />

Quest’ultimo scontro, aperto nel VII secolo<br />

dall’espansionismo delle popolazioni arabe, tra il X e l’XI entrò<br />

in una nuova fase. L’avvento della dinastia macedone portò<br />

all’impero bizantino una nuova epoca di stabilità e rinascita: le<br />

leggi e le forze armate vennero rinnovate e le tensioni sociali<br />

furono gestite con successo. Contemporaneamente, il califfato<br />

abbasside cominciò a frammentarsi in piccoli emirati, solo<br />

nominalmente legati al califfo di Baghdad ma in realtà<br />

indipendenti e costantemente in guerra l’uno con l’altro.<br />

Ciò consentì all’impero bizantino di inaugurare una<br />

nuova stagione di espansione territoriale: la frontiera orientale<br />

raggiunse l’Eufrate ad est e la Siria settentrionale a sud-est. 316<br />

L’esigenza di conservare i nuovi confini e di garantire la<br />

sicurezza delle regioni recentemente conquistate portò il governo<br />

a creare due istituzioni: le kleisurai e gli akritai. 317<br />

Le kleisurai erano in origine distretti collocati lungo la<br />

frontiera bizantina, creati intorno al 740 a causa di ripetute<br />

incursioni mussulmane nel territorio imperiale. 318 Con<br />

l’espansione territoriale dei secoli X e XI, esse (con il nome di<br />

akritika themata) finirono per rappresentare il primo passo per la<br />

* La versione originale, redatta in inglese, è stata tradotta in italiano da Matteo Broggini.<br />

314 OBOLENSKY, D, Byzantine frontier zone and cultural exchange, in “Actes du XVIe congrès international des<br />

études byzantines” (Bucarest 1974), pp.303-315.<br />

316 HALDON J., Warfare, State and Society in the Byzantine World: 565-1204, London 1999, p.85.<br />

317 Si è scelto di traslitterare le parole greche anziché tradurle.<br />

318 NICOLLE D., Romano-Byzantine armies 4th-9th Centuries, London 1992, p.14.<br />

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Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio

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