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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />
“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />
compiuto, istituendo il nuovo tema di Kalabri,a. 113 Nella<br />
seconda metà del X secolo il governo imperiale sostituì<br />
progressivamente i militi reclutati in loco con eserciti di<br />
professionisti, i tagmata, posti sotto il controllo diretto del<br />
dome,stikoj tw/n Scolw/n. 114 Puglia e Basilicata, comunque, non<br />
fecero mai parte del tema di Sicilia, anzi sembra che dopo la<br />
presa di Benevento del 891 ci sia la prima menzione di tema di<br />
Langobardia. Nel 892, infatti, vi è un documento in cui<br />
Simbatichio, il generale che aveva conquistato Benevento, viene<br />
chiamato, stratego Macedonie, Tracie, Cephalonie atque<br />
Langibardie. 115 Pare che il nuovo tema 116 comprendesse tutti i<br />
territori romei appena riconquistati, specialmente quelli presi ai<br />
Longobardi, e che la capitale sarebbe dovuta rimanere<br />
Benevento. 117 Tuttavia nel 894, dopo i moti anti-romei, lo<br />
stratego Barsachios si ritirò a Bari che così divenne capitale delle<br />
province italiane sotto il controllo di Bisanzio per quasi due<br />
secoli. Seguendo le fonti, la neonata istituzione amministrativa<br />
era formata dai territori direttamente amministrati dallo stratego<br />
di Bari, dai territori del principato di Benevento, da quello di<br />
Salerno e Capua, dai ducati di Napoli, Amalfi e Gaeta. 118 Sembra<br />
però che, sebbene Costantino VII descriva in maniera dettagliata<br />
questa situazione geopolitica, nella realtà le cose non stessero<br />
così. È più probabile che gli effettivi domini imperiali fossero<br />
costituti dalla Puglia Salentina fino al fiume Cervaro, includendo<br />
la Basilicata con Matera, Tricarico e Acerenza. 119<br />
Ogni tema ricostituito aveva il suo chartoularios,<br />
l’addetto al catasto, che dipendeva dallo stratego e dall’ufficio<br />
imperiale del logoqe,thj tou/ stratiwtikou/) 120 Vi era inoltre il<br />
protonotario, addetto all’amministrazione finanziaria e<br />
dipendente dallo stratego e dall’ufficio imperiale del se,kreton<br />
tou/ sacelli,ou. 121 Non mancavano poi un domestico del tema, un<br />
conte della corte, un proximos, 122 diversi kommerkia,rioi,<br />
dipendenti dallo stratego e dall’ufficio imperiale del logoqe,thj<br />
tou/ genikou/. Ciascun tema poi venne diviso in turmai, che a loro<br />
volta avevano come capo il turmarca. Il tema di Langobardia<br />
ebbe quasi tutti turmarchi di origine longobarda. 123<br />
113<br />
VON FALKENHAUSEN, I Bizantini..., cit., p. 56.<br />
114<br />
GUILLOU A., L’Italia bizantina dalla caduta di Ravenna all’arrivo dei Normanni, in Il Mezzogiorno dai Bizantini a<br />
Federico II, Torino 1983, pp. 3-126: p. 9.<br />
115<br />
Ibidem.<br />
116<br />
Il tema di Langobardia è rimasto ambiguo per tutta la durata del controllo romeo in Italia. Lo stesso Costantino VII<br />
Porfirogenito, nel suo De Administrando Imperio, contiene un paragrafo intitolato Peri. tou/ qe,matoj Lagoubardi,aj kai.<br />
tw/n evn auvth/| prigkipa,twn kai. avrcontiw/n, cioè sul “Tema di Langobordia e i suoi principati e le sue arcontie”. VON<br />
FALKENHAUSEN, I Bizantini..., cit., p. 57.<br />
117<br />
Anche se sappiamo che il controllo imperiale della città durò pochi anni.<br />
118<br />
Anche se di fatto indipendenti. VON FALKENHAUSEN, I Bizantini..., cit., p. 57.<br />
119<br />
Ibidem.<br />
120<br />
GUILLOU, L’Italia..., cit., p. 11.<br />
121<br />
Ibidem.<br />
122<br />
Ibidem: facevano parte del seguito dello stratego.<br />
123 Ibidem.<br />
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Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio