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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />
“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />
aiuto militare ai Veneziani, che armarono una flotta potente. 98<br />
Arrivata nel golfo di Taranto, la flotta venetica fu completamente<br />
distrutta e si dovette attendere l’intervento di quella imperiale,<br />
che giunse forte di ben cento navi per ottenere un discreto<br />
successo. Quest’ultima operazione era stata progettata da Basilio<br />
I, frutto della precedente campagna a favore della città di<br />
Ragusa, stremata dall’assedio navale arabo. La vittoria arrise agli<br />
imperiali, che ricostituirono il dominio romeo nella Dalmazia,<br />
cosa che qualche tempo dopo si sarebbe rivelata importante per<br />
tutta la nuova politica di riconquista dell’Occidente. Per ottenere<br />
vittorie anche sul terreno italico, bisognava ricostituire l’alleanza<br />
con l’impero occidentale, che già dimostrava interesse verso<br />
quelle zone. Così, Basilio I prese un accordo di massima sulla<br />
conquista di Bari e inviò una potente flotta navale, mentre i<br />
Carolingi avrebbero cinto la città da terra. Ludovico II, che<br />
combatteva già in Puglia, acconsentì all’attacco simultaneo su<br />
due fronti, ma disaccordi, sospetti e gelosie fecero naufragare<br />
miseramente il progetto, tanto che lo stesso imperatore carolingio<br />
portò a buon fine la conquista senza l’aiuto romeo. La città di<br />
Bari fu restituita al suo legittimo proprietario: il principe di<br />
Benevento.<br />
La riconquista.<br />
Dopo la morte di Ludovico, Bisanzio ebbe mano libera<br />
per attuare la propria politica in Italia. Ad Otranto era stanziato<br />
un reggimento imperiale comandato dal primicerio 99 Gregorio,<br />
con l’ordine di attendere il momento più opportuno per un<br />
attacco. Nell’867 un monaco franco, andando in Terrasanta, si<br />
imbarcò per Taranto e vide nel porto ben novemila prigionieri 100<br />
pronti per essere venduti in Africa. Nell’876 gli abitanti di<br />
Ugento, dopo la distruzione della loro città, vennero deportati in<br />
Africa. La situazione era quindi disperata poiché, oltre alla<br />
completa distruzione dei nuclei abitativi, veniva pure attuato lo<br />
sradicamento delle popolazioni che erano lì insediate da lungo<br />
tempo. In poco meno di un secolo, il ricco Meridione d’Italia,<br />
specialmente quello costiero, divenne terra deserta senza quasi<br />
anima viva. La situazione cambiò nell’876, quando gli abitanti di<br />
Bari chiesero aiuto a Gregorio, che poté finalmente entrare in<br />
azione: il suo ingresso trionfale nella città avvenne il giorno di<br />
Natale dello stesso anno. Il programma di riconquista romeo era<br />
ambizioso e basato su impegni in ogni campo, come quello<br />
militare, navale, ecclesiastico, economico, sociale, demografico.<br />
La gestione di tutta la nuova fase di riconquista politica fu gestita<br />
da Gregorio, che rimase in Italia almeno fino all’885. Il suo titolo<br />
ufficiale era quello di basiliko.j prwtospaqa,rioj kai. bai,ouloj<br />
98 Ibidem : «armò una flotta di sessanta navi da guerra» ; RAVEGNANI G., Bisanzio e Venezia, Bologna 2006, p. 42.<br />
99 Il primicerio è il più anziano membro di qualsiasi gruppo di funzionari. Ve ne erano di diversi uffici, ognuno con il<br />
proprio compito, quello militare, quello civile, quello religioso, e quello dedicato agli eunuchi. Cfr. ODB, s.v.<br />
PRIMIKERIOS.<br />
100 RAVEGNANI, Bisanzio e Venezia, cit., p. 155.<br />
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Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio