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Qui - Porphyra

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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />

“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />

Metodio a rifugiarsi in Bulgaria, ponendo le basi della chiesa<br />

greco-slava, sotto l’ala protettrice del patriarcato bizantino, più<br />

lungimirante del papato in campo missionario.<br />

Come valutare i rapporti tra i papi, Fozio e Basilio?<br />

Certo, nello sforzo di annettersi la chiesa greca il papato subì<br />

molte sconfitte e – una volta accantonato tale progetto – provò<br />

altrettanto inutilmente ad estendere la propria giurisdizione. Sul<br />

medio termine, la politica di Niccolò I e Adriano II fu frustrata.<br />

La stessa linea conciliativa di Giovanni VIII sortì minori<br />

vantaggi del previsto. Ad ogni modo però i reiterati interventi<br />

nelle questioni orientali, richiesti e poi contestati fino a quando<br />

non furono corretti, permisero a Roma di affermare, sia pure<br />

indirettamente e fortunosamente, il proprio primato. Sebbene<br />

contestato anche in linea di principio, il suo esercizio fu<br />

indispensabile per la soluzione delle crisi ignaziani-foziana e<br />

perciò – nonostante la forte crescita di autoconsapevolezza della<br />

chiesa greca – rimase nel patrimonium fidei: fatto questo<br />

importante ancora oggi per la soluzione delle controversie tra<br />

Oriente e Occidente.<br />

Fozio fu, in pratica, il vittorioso sconfitto. La sua<br />

personalità complessa ed enigmatica, rotta ad ogni compromesso<br />

ma anche capace di lotte implacabili, gettò le basi di molti trionfi<br />

della chiesa greca e altri ne portò a compimento. Sebbene<br />

dovette due volte ritirarsi dal soglio di sant’Andrea, lasciò la<br />

propria chiesa forte e in piena espansione; la polemica con Roma<br />

gli fece intravedere un possibile scenario futuro, la separazione<br />

dal papato, che poi per primo non volle realizzare pienamente:<br />

segno che aveva ben chiare tutte le opzioni possibili per il<br />

proprio patriarcato. La sua lezione, valida ancora oggi, è che la<br />

tradizione greca non è una sorta di enclave ecclesiastico<br />

all’interno dell’universo cattolico-romano, ma una traccia di<br />

sviluppo alternativo e non meno degna di rispetto, capace di<br />

alimentare una ricca linfa spirituale.<br />

Quanto a Basilio, sul momento fu il vero trionfatore:<br />

arbitro delle sorti della propria chiesa, rinnovatore del primato<br />

imperiale anche in campo ecclesiastico, abile negoziatore con<br />

Roma, seppe estendere la propria influenza all’Occidente latino<br />

e consolidare la propria egemonia mondiale. Passò da<br />

un’assoluta fedeltà a Roma a un temperato spirito autocefalico,<br />

ricalcando, con maggior sagacia e savoir faire, l’antica politica<br />

di Giustiniano. Sovrano asceso al potere col delitto, con lui il<br />

primato spirituale dell’impero si rafforzò.<br />

I tempi di Nicola il Mistico.<br />

La disputa ignaziano-foziana non si estinse con la<br />

seconda deposizione di Fozio, anzi si rinfocolò. Leone VI aveva<br />

allontanato il suo anziano ex-precettore solo per assicurare alla<br />

dinastia anche il trono patriarcale, insediandovi il fratello<br />

Stefano I che, poiché ordinato diacono da Fozio stesso, fu<br />

aspramente contestato dai fanatici ignaziani, per i quali il<br />

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Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio

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