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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />
“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />
latina in Capitanata. 60 Nello stesso anno Niceforo, irritato del<br />
passaggio dei principi longobardi di Benevento e Salerno nel<br />
campo germanico e dall’attacco di Ottone I a Bari – peraltro<br />
fallito – rifiutò la proposta di matrimonio del suo omologo<br />
occidentale, che voleva la mano di una porfirogenita per il suo<br />
erede omonimo. L’imperatore orientale non fece mistero di<br />
considerare Ottone un usurpatore e lo disse altezzosamente al<br />
suo ambasciatore Liutprando, trattandolo da prigioniero. Solo<br />
Giovanni I avrebbe acconsentito alle nozze del principe sassone<br />
Ottone con la principessa Teofano, imparentata però solo con<br />
lui, non con i porfirogeniti (972). Il matrimonio non diede<br />
tuttavia alla corte germanica i compensi meridionali tanto<br />
desiderati.<br />
Alla morte di Giovanni XIII, il papa Benedetto VI (973),<br />
eletto dalla fazione filotedesca e riformatrice, trovò nell’antipapa<br />
filobizantino Francone, che assunse il nome di Bonifacio VII<br />
(973-974; 983-984) ed ebbe il sostegno della famiglia dei<br />
Crescenzi, un implacabile nemico da cui fu deposto e fatto<br />
strangolare, approfittando del vuoto di potere seguito alla morte<br />
di Ottone il Grande. Espulso da Roma dall’indignazione<br />
popolare e dall’esercito imperiale, Bonifacio VII si rifugiò<br />
nell’Italia bizantina.<br />
Nel frattempo fu eletto papa Benedetto VII (974-983),<br />
rigorosamente filogermanico, che reagì tra l’altro all’espansione<br />
ecclesiastica bizantina elevando Salerno al rango di arcidiocesi e<br />
fondando a Trani una diocesi direttamente sottoposta alla Santa<br />
Sede e non alla metropoli barese, a sua volta sottomessa al<br />
patriarca bizantino. Queste misure facevano il paio con la<br />
politica del nuovo imperatore Ottone II (973-983), lo sposo di<br />
Teofano, volta a riprendere l’espansione verso Sud.<br />
Bonifacio VII tentò invano di riconquistare il trono<br />
papale nel 980 e alla fine fuggì a Costantinopoli. Quando poi<br />
Benedetto VII morì, Ottone gli diede come successore Giovanni<br />
XIV (983-984), privo di qualunque appoggio in Roma. Quando<br />
Ottone morì prematuramente, il sanguinario antipapa ritornò in<br />
Italia con forti somme fornite da Bisanzio, si reinsediò sul trono<br />
di Pietro, depose e uccise Giovanni e regnò brevemente, fino alla<br />
sua morte violenta, sostenuto dal grecofilo Giovanni I<br />
Crescenzio (†988).<br />
Questi – la cui famiglia era ormai la longa manus<br />
dell’impero d’Oriente in Roma - fu assai ostile anche al nuovo<br />
papa Giovanni XV (984-995). Il suo successore, il papa tedesco<br />
Gregorio V (996-999), cugino di Ottone III (996-1002), trovò a<br />
sua volta un nemico implacabile in Crescenzio II Nomentano<br />
(†998). Questi concertò, con l’ambasciatore bizantino Leone,<br />
l’elezione dell’antipapa Giovanni XVI (997-998) – il grecocalabrese<br />
Giovanni Filagato – che però non persuase nessuno,<br />
neanche i riformatori orientali (come Nilo di Rossano, 910-<br />
60 Cfr. CORSI P., Ai confini dell’Impero, Bari 2002, p.194.<br />
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Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio