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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />
“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />
EDITORIALE<br />
di Matteo Broggini<br />
L’età macedone: dotti, militari, patriarchi.<br />
In questo numero <strong>Porphyra</strong> tratta della cultura letteraria,<br />
degli eventi bellici e delle controversie religiose che animarono<br />
l’impero romano orientale sotto la dinastia macedone<br />
(867-1057). Lo fa ponendo in rilievo, sullo sfondo di eventi<br />
complessi e talora convulsi, alcune figure umane rappresentative<br />
di quei tempi e di quella civiltà: illustri personalità il cui ricordo<br />
vince l’oblio dei secoli accanto agli immaginari protagonisti<br />
dell’epopea acritica, insigni uomini d’arme accanto ad anonimi<br />
soldati.<br />
I patriarchi.<br />
La fine dell’iconoclastia non portò alla sperata<br />
pacificazione religiosa. L’età macedone vide anzi consumarsi in<br />
seno alla chiesa contrasti che ebbero in alcuni casi conseguenze<br />
profonde e durature sulla storia europea.<br />
Al centro di queste vicende, i patriarchi di Costantinopoli<br />
Ignazio, Fozio, Nicola Mistico, Michele Cerulario: Vito Sibilio<br />
tratteggia la loro personalità e il loro operato, mostrandone la<br />
connessione con il contesto politico tanto bizantino quanto<br />
occidentale. I rapporti di forza tra impero e papato, invano alla<br />
ricerca di un equilibrio e costantemente in bilico tra convergenze<br />
ed aperti dissidi, rappresentano il comune denominatore degli<br />
avvenimenti presi in esame.<br />
I militari.<br />
I due secoli della dinastia macedone furono, come è noto,<br />
caratterizzati anche da un’ininterrotta serie di eventi bellici e di<br />
campagne militari.<br />
In Italia meridionale, alle cui vicende il presente numero di<br />
<strong>Porphyra</strong> sceglie di dare particolare rilievo, l’occupazione araba<br />
della Sicilia sollecitò a più riprese interventi armati volti a<br />
riconquistare l’isola, mentre nelle vicine regioni peninsulari i<br />
domini imperiali tentarono una difficile sopravvivenza alla<br />
presenza longobarda, alle incursioni arabe, all’espansionismo<br />
dell’impero germanico e, infine, alla nascente potenza normanna.<br />
Nicola Bergamo evoca le due personalità cui si deve il<br />
successo della prima riscossa bizantina nel Sud Italia, il generale<br />
Niceforo Foca il Vecchio e il primicerio Giovanni, mentre<br />
Giampiero Novello tratteggia le campagne militari condotte<br />
nell’XI da Giorgio Maniace, del quale offre anche un’accurata<br />
biografia.<br />
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Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio