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Qui - Porphyra

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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />

“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />

dell’aristocrazia militare, mentre la donna scelse il Monomaco,<br />

alfiere del partito civile.<br />

Il generale ribelle per un po’ provò a guadagnarsi<br />

l’appoggio dei Normanni e delle città bizantine della Puglia, ma<br />

aveva una fama pessima e ricevette sdegnosi rifiuti. Decise allora<br />

di compiere la traversata dell’Adriatico: si organizzò a Taranto,<br />

poi da Otranto fece traghettare tutte le sue truppe oltre lo stretto.<br />

A Durazzo passò in rassegna la propria armata. Vi erano<br />

soldati dall’Asia Minore, Albanesi, Bulgari, Variaghi e<br />

mercenari latini. Presero la Via Egnatia, che da Durazzo<br />

conduceva verso Tessalonica e poi fino a Costantinopoli.<br />

La battaglia di Ostrovo.<br />

Costantino IX, agendo con la rapidità della disperazione,<br />

inviò un esercito di rinforzo a quello del duca d’occidente,<br />

Costantino Cabasila, che aveva il compito di bloccare l’avanzata<br />

dei ribelli. Maniace deve essersi fatto qualche risata<br />

nell’apprendere che il sovrano aveva affidato il comando di uno<br />

dei suoi eserciti all’eunuco Stefano Pergameno. Questi era infatti<br />

un fedelissimo dell’imperatore, ma era del tutto inetto in guerra.<br />

Il Monomaco si stava praticamente detronizzando da solo.<br />

I tre eserciti si scontrarono a Ostrovo, in Macedonia, nel<br />

marzo del 1043. La superiore abilità tattica di Maniace era<br />

innegabile. Attaccando con truppe leggere, prese di sorpresa<br />

Stefano e ne mise in rotta l’armata. Numerosi combattenti<br />

dell’esercito imperiale stavano già pensando di passare dalla<br />

parte del generale ribelle.<br />

Maniace si trovava a cavallo a una certa distanza dal<br />

campo di battaglia: da un’altura teneva sotto controllo la<br />

situazione e comunicava i suoi ordini tramite messaggeri. Venne<br />

colpito da una lancia o da una freccia. Un caso fortuito. Tentò di<br />

allontanarsi, forse per cercare un medico. Cadde da cavallo.<br />

Appena la notizia si diffuse, le sue truppe abbandonarono la<br />

lotta. Non c’era più alcun motivo per combattere. Le truppe di<br />

Costantino Cabasila raggiunsero il luogo dove giaceva Maniace:<br />

il cadavere venne decapitato e la testa venne inviata a<br />

Costantinopoli.<br />

Il Monomaco, dopo essersi assicurato che le truppe ribelli<br />

rientrassero nei ranghi dell’esercito imperiale, organizzò un<br />

grande trionfo per l’eunuco Stefano. Fece anche sfilare per le vie<br />

della città la testa di Maniace, infilzata su una picca, a monito per<br />

tutti coloro che sfidavano il suo potere.<br />

Il trono era salvo.<br />

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Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio

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