You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />
“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />
Disse < Ermogene, evid.> biasimando coloro che, dal paragone fra<br />
gli stati della questione, introducono altre sottospecie. ‘Superfluo’ infatti dice<br />
tutto ciò, e vano: pur tuttavia io, Nilo monaco, mi proverò, per quanto mi<br />
sarà possibile, a spiegarvi queste cose.<br />
Lo studioso che ipotizzò l’identificazione di questo<br />
monaco Nilo con quello di Rossano fu, nel 1901, Stephan<br />
Gloeckner, uno dei massimi studiosi di Ermogene. Scrisse<br />
infatti:<br />
Temporum ratione computata concludimus hoc loco verba facere S.<br />
Nilum Rossanensem, fundatorem et abbatem monasterii Cryptoferratensis,<br />
qui vixit ab a.910 usque ad a.1005 ; nam cum in contextu<br />
saepius Sopater, quem circa a.500 floruisse constat citetur, et codex ipse<br />
saec. XI scriptus sit, neque de Nilo asceta neque de posterioris aevi Nilo<br />
quodam cogitandum esse apparet. Codicem Parisinum a Nili ipsius manu<br />
exaratum esse verisimile non est. Nam litterarum ductus accuratus et elegans<br />
non quadrat ad Nilum, quem charactere minuto et denso usum esse constat…<br />
Sed discipulos suos scripturae operam dare iussit Nilus et<br />
calligraphiae veluti scholam in monasteriis suis – omni tempore esse voluit…<br />
Unde codicem post Nili mortem a discipulis scriptum esse probabile est. 352<br />
Un’altra ‘autocitazione’ del monaco Nilo, sfuggita a<br />
Gloeckner, si trova al f. 146r (libro V): tediato dalla complicata<br />
trattazione, l’esegeta così si esprime:<br />
Questi sono gli aspetti della discussione; io, però, Nilo, non vorrei<br />
impazzire, sì da recepirli: certo non dalla concatenazione degli altri stati<br />
della questione verranno fuori aspetti diversi.<br />
L’identificazione di Nilo monaco con quello di Rossano<br />
si trova, successivamente all’apparizione del contributo di<br />
Gloeckner, presso vari studiosi: W. von Christ, nella sua<br />
fondamentale Geschichte der griechischen Litteratur (1924),<br />
concludendo il capitolo su Ermogene, identificò senz’altro il<br />
monaco Nilo con il «fondatore del monastero basiliano di<br />
Grottaferrata del X secolo»; H. Hunger, nella sua Geschichte<br />
der hochsprachliche profane Literatur der Byzantiner (1978),<br />
scrisse che «Nilo, il fondatore del monastero di Grottaferrata<br />
morto nel 1004, si occupò dell’opera Sugli stati della questione<br />
di Ermogene, come è possibile rilevare dal cod. Parigino<br />
Suppl.Gr. 670, ff. 1-36 < corr. 1-179v>» ; G. Cavallo, in un suo<br />
saggio del 1980 (La trasmissione scritta della cultura greca<br />
antica in Calabria e in Sicilia tra i secoli X-XV), ribadì che<br />
«S. Nilo mostra una sicura utilizzazione di Ermogene».<br />
352<br />
Tenuto conto della cronologia concludiamo che qui parli san Nilo di Rossano, fondatore ed abate del monastero di<br />
Grottaferrata, che visse dal 910 al 1004; infatti, giacché nel contesto spessissimo si cita Sopatro, che fiorì attorno al<br />
500, e il codice stesso è stato vergato nell’XI secolo, pare chiaro che non si può considerare autore Nilo asceta né un<br />
altro Nilo d’epoca posteriore. Non è però verisimile che il codice Parigino sia stato vergato dalla mano dello stesso<br />
Nilo. La grafia accurata ed elegante infatti non è simile a quella di Nilo, che, si sa, scriveva con caratteri minuti e<br />
compatti… Ma Nilo comandò sempre ai suoi allievi di praticare l’arte scrittoria e nei suoi monasteri, in ogni<br />
occasione, tenne scuola di calligrafia… Per cui è probabile che, dopo la morte di Nilo, il codice sia stato scritto dai<br />
suoi discepoli. Nilo asceta, di cui parla Gloeckner, è il Sinaita o Ancirano(IV-V secolo).<br />
113<br />
Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio