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Qui - Porphyra

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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />

“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />

I CARMI DELLO SKYLITZES MATRITENSIS<br />

IN MORTE DI LEONE VI<br />

E COSTANTINO VII<br />

di Matteo Broggini<br />

Lo Skylitzes Matritensis.<br />

Il codice Vitr. 26-2 della Biblioteca Nacionál di Madrid è<br />

un lussuoso manoscritto di 234 fogli di pergamena che contiene<br />

la Su,noyij `Istoriw/n di Giovanni Scilitza. 354 Il testo dello<br />

storico è corredato da un ciclo di ben 574 miniature, realizzate da<br />

sette artisti differenti piuttosto facilmente distinguibili tra di loro<br />

per peculiarità stilistiche: 355 due sono senz’altro bizantini, mentre<br />

i restanti cinque mostrano tratti inconfondibilmente occidentali,<br />

non privi tuttavia di influenze arabe. Alla copiatura dell’opera di<br />

Scilitza lavorarono due scribi, il secondo dei quali realizzò<br />

solamente i ff. 88-95 e 187-194. Caratteristiche comuni ai fogli<br />

vergati dal secondo scriba sono l’assenza di miniature, per le<br />

quali furono lasciate appositi spazi bianchi ma che, per qualche<br />

ragione, non furono mai disegnate, e la mancanza delle iniziali<br />

maggiori, la cui esecuzione sarebbe parimenti spettata al<br />

miniaturista. 356<br />

L’insolita commistione di stili artistici, le condizioni<br />

materiali in cui il codice si presenta e, non ultima, la<br />

constatazione che è questo l’unico esempio di manoscritto<br />

bizantino con illustrazioni narrative giunto sino a noi, hanno<br />

attirato sullo Skylitzes Matritensis l’attenzione di numerosi<br />

studiosi, i quali hanno cercato, con conclusioni spesso<br />

contrastanti, di stabilire dove, perché e quando esso fu<br />

prodotto. 357<br />

354<br />

Sul codice cfr. per ultima TSAMAKDA V., The illustrated chronicle of Ioannes Skylitzes in Madrid<br />

(=TSAMAKDA), Leiden 2002, nonché POMAR J.M.F., El Scyliztes de la Biblioteca Nacionál de Madrid, in “Gladius”<br />

3 (1964), pp. 15-44 e ESTOPAÑÁN S.C., Skyllitzes Matritensis, Barcelona 1965.<br />

355<br />

TSAMAKDA, pp. 373-390.<br />

356<br />

ESTOPAÑÁN, Skyllitzes…, cit., pp. 16 sgg.; TSAMAKDA, pp. 11-13.<br />

357<br />

Non pare privo di utilità ricordare, seppure brevemente e senza alcuna pretesa di completezza, alcune importanti<br />

teorie sviluppate negli ultimi decenni. Esse, benché talora discordanti delle conclusioni cui approdano, rappresentano le<br />

tappe di un progressivo inquadramento del codice, da cui sono poi scaturiti i più recenti e, parrebbe, risolutivi, studi<br />

sulla questione (circa i quali, cfr. la nota successiva). Alla fine degli anni ’60, I. Ševčenko (Poems on the Deaths of Leo<br />

VI and Constantine VII in the Madrid Manuscript of Scylitzes (= ŠEVČENKO), in “Dumbarton Oaks Papers” 23-24<br />

(1969-70), pp. 187-228: pp. 187-188) datò dubitanter il codice alla seconda metà o al terzo quarto del XIII secolo;<br />

cogliendo la commistione di elementi bizantini, occidentali ed arabi delle miniature, egli si interrogò sui centri culturali<br />

che, nell’arco cronologico indicato, avrebbero potuto realizzare un prodotto di tale fattura, citando tra le varie possibilità<br />

la Sicilia, la Spagna Aragonese, il Levante latino, Arta, Nicea e Costantinopoli. Sulla questione lo studioso tornò<br />

successivamente (The Madrid Manuscript of the Chronicle of Skylitzes in the Light of its New Dating, in HUTTER I.<br />

(ed.) Bysanz und der Westen, Vienna 1984, pp. 117-130), escludendo che il codice possa considerarsi copia di un altro<br />

manoscritto, per noi perduto. Ciò era stato invece sostenuto negli anni ’70, da Grabar e Manoussacas nei primi<br />

importanti studi iconografici sulle miniature dello Skylitzes Matritensis (GRABAR A. – MANOUSSACAS M.,<br />

L’illustration du manuscrit de Skylitzès de la Bibliothèque Nazionale de Madrid, Venice 1979): secondo gli studiosi,<br />

esso rappresenterebbe una copia, realizzata nel sud Italia nel tredicesimo secolo, di un’originale databile su base<br />

126<br />

Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio

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