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Qui - Porphyra

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<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />

“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />

affascinante a un tardo tentativo di appoggiare la rivolta di<br />

Giorgio Maniace. 276<br />

Nel Povest’ non vengono indicate le cause della guerra e<br />

nemmeno le fonti greche ci danno informazioni.<br />

Michele Psello, il grande uomo di cultura dell’XI secolo,<br />

fu testimone oculare della vicenda e ne ha lasciato testimonianza<br />

nella Cronografia. Lo studioso nega una causa specifica per<br />

l’aggressione da parte dei Rus’, essendo essa originata<br />

esclusivamente dall’insofferenza nei confronti del «dominio<br />

romano». Probabilmente si allude alle pretese di egemonia che<br />

Bisanzio avanzava nei confronti della Russia.<br />

D’altra parte Obolensky, prendendo per buona la versione<br />

dello storico bizantino Giovanni Scilitze (e del suo collega<br />

Zonara, che lo copia), ribadisce che il casus belli fu<br />

probabilmente una rissa scoppiata a Costantinopoli nell’ottobre<br />

del 1042 277 tra mercanti russi e bizantini, conclusa con<br />

l’uccisione di alcuni Rus’, tra cui forse anche uno di nobili<br />

natali 278 . Gli scontri armati a Costantinopoli sarebbero stati una<br />

conseguenza della politica antirussa di Costantino IX<br />

Monomaco. L’imperatore avrebbe manovrato per modificare a<br />

proprio vantaggio i trattati commerciali siglati con i Rus’. I fatti<br />

di sangue nella capitale avrebbero fornito la scusa ad uno<br />

Jaroslav già propenso a un’azione di forza.<br />

La politica del Monomaco non si sarebbe limitata a<br />

penalizzare i Russi solo nella sfera commerciale: dopo l’ascesa al<br />

trono nel giugno del 1042 l’imperatore si era lanciato in una<br />

persecuzione dei partigiani di Michele IV e Michele V. La<br />

Guardia Variaga non si può definire con certezza come schierata<br />

dalla parte dei due imperatori paflagoni, ma di sicuro non fu<br />

sostenitrice del Monomaco. E infatti ciò si legherebbe alla tesi<br />

secondo cui la causa dell’attacco sarebbe stata un tentativo di<br />

Jaroslav di appoggiare la rivolta di Giorgio Maniace.<br />

Ora, come giustificare un coinvolgimento di Jaroslav? Se<br />

accettiamo l’ipotesi come reale, probabilmente la chiave era<br />

Harold Hardraada, il capo dei mercenari variaghi che tanto peso<br />

ebbero nella campagna siciliana di Maniace. Harold, fuggito<br />

dalla Norvegia nel 1030-1031, si era recato alla corte di Jaroslav<br />

a Kiev e aveva poi raggiunto Costantinopoli. Essendo di nobile<br />

stirpe, durante la sua permanenza a Kiev intrattenne rapporti<br />

stretti col sovrano russo, marito della principessa svedese<br />

Irene. 279<br />

I contatti tra i due continuarono anche dopo che Harold<br />

partì per Bisanzio nel 1033 o 1034. 280 Sappiamo inoltre che<br />

Costantino IX Monomaco fece imprigionare il Norvegese: pare<br />

276<br />

Entrambe le ipotesi si trovano in ODB, s.v. JAROSLAV.<br />

277<br />

Secondo la ricostruzione di VERNADSKY, p. 138.<br />

278<br />

OBOLENSKY 1974, pp. 321-322; VERNADSKY, p. 128. Lo stesso in POPPE, pp. 2-3, che però cita ampiamente<br />

Vernadsky.<br />

279<br />

ŠEVČENKO, p. 185.<br />

280<br />

La datazione dell’arrivo di Harold a Costantinopoli è stata oggetto di lunghe discussioni durante gli anni. Si<br />

propende comunque per il 1033 (cfr. STENDER-PETERSEN) o per il 1034 (cfr. SHEPARD).<br />

94<br />

Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio

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