31.05.2013 Views

Qui - Porphyra

Qui - Porphyra

Qui - Porphyra

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Porphyra</strong> Anno IV, numero IX, Maggio 2007<br />

“L’età macedone: dotti, militari, patriarchi”<br />

L’analisi pertanto dell’aspetto degli Athanatoi può<br />

essere condotta sulla base delle sopra citate fonti<br />

iconografiche, pur con le dovute cautele, sia per quanto<br />

riguarda l’equipaggiamento che per quanto concerne il<br />

vestiario.<br />

Elmi.<br />

Gli elmi rappresentati in capo ai catafratti delle<br />

miniature, in particolare quelli di Anemas, sono della usuale<br />

forma conica e compatta che è visibile sui lavori artistici di<br />

Bisanzio fra il X ed il XII secolo. 179 Anche le fonti<br />

menzionano tale tipologia di elmi per i catafratti. Niceforo<br />

Foca (963-969), predecessore di Giovanni Tzimiskès, diede<br />

particolare impulso allo sviluppo ed al rafforzamento della<br />

cavalleria pesante corazzata e nei suoi Praecepta Militaria,<br />

scritti intorno al 965 c., 180 descrive in maniera molto analitica<br />

il suo armamento, sia difensivo che offensivo: 181<br />

Ciascun guerriero deve portare un klibanion. Il klibanion deve<br />

avere maniche (mani,kia) fino ai gomiti. Dai gomiti in giù deve portare<br />

bracciali (manike,lia) che – sia questi sia le strisce (krem,asmata) che<br />

pendono dal klibanion – abbiano pezzi di maglia di ferro e siano composti<br />

di cotone e seta grezza tanto spessi da poter essere cuciti insieme. Al di<br />

sopra del klibanion portino delle sopravvesti di corazza (evpilw,rika) fatte<br />

di seta grezza o cotone. Le loro mani passino attraverso le aperture sulle<br />

spalle, e le loro maniche 182 siano sospese dietro le loro spalle. Devono<br />

avere elmetti di ferro pesantemente rinforzati così da coprire i loro visi<br />

con maglia o scaglie di ferro spessi due o tre strati, di modo che appaiano<br />

soltanto i loro occhi…<br />

L’elmo (kassis) compatto di metallo indicato da<br />

Niceforo si mostra conico nelle fonti iconografiche. Un elmo<br />

di questo tipo, ritrovato in Russia ma di chiara derivazione<br />

romana, probabilmente un bottino di guerra o un acquisto<br />

commerciale nei territori della “Romania”, potrebbe<br />

rappresentarne un esempio. Datato al X secolo, viene da un<br />

Kurgan di guerriero da Gnezdovo. 183 Questo elmo, senza<br />

paragnatidi, forgiato da un singolo pezzo di ferro, presenta<br />

bande applicate di rinforzo che richiamano una tradizione<br />

tipicamente romana nella loro fabbricazione: un’ampia banda<br />

dalla fronte alla nuca ed un bordo di rinforzo intorno alla<br />

fronte, realizzati in ottone ed inchiodati sopra la calotta per<br />

mezzo di ribattini emisferici. L'elmo termina verso il basso<br />

con una linea dritta al di sopra degli occhi e delle orecchie,<br />

179<br />

KOLIAS 1988, pp. 76 ss.<br />

180<br />

McGEER 1995, p. vii.<br />

181<br />

PRAEC. MIL. III, 4: occorre però sottolineare come Niceforo qui descriva non tutti i catafratti, ma quelli che devono<br />

comporre la formazione di battaglia detta “triangolare” (tri,gwnoj).<br />

182<br />

Cioè le maniche delle sopravvesti, n.d.t.<br />

183<br />

KIRPCHNIKOV 1971, III, p. 24 e tav. 10 nr. 1; KIRPICNIKOV 1986, tav. XIV nr. 1; NICOLLE 1999, p. 35 nr. E;<br />

altezza della calotta 18 cm. per 22 di diametro.<br />

59<br />

Rivista online a cura dell’Associazione Culturale Bisanzio

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!