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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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POSTERS<br />

Mycobacterial spindle cell pseudotumor of<br />

skin in a HIV+ patient. Morphological<br />

evidence of an impaired host immune<br />

system-pathogen relationship<br />

A. Cassisa, F. Colpani, L. Gaetti, R. Fante, A. Zanca * , P.<br />

Danese * , L. Palvarini ** , A. Bellomi<br />

Servizio di Anatomia Patologica Azienda Ospedaliera “C.<br />

Poma”, Mantova; * Unità Operativa di Dermatologia<br />

Aziendda Ospedaliera “C. Poma”, Mantova; ** Divisione<br />

Malattie Infettive Azienda Ospedaliera “C. Poma”, Mantova<br />

We report a case of a 37-year-old woman affected by AIDS,<br />

resistent to highly active antiretroviral therapy (HAART),<br />

with severe and ingravescent low CD4 count. She presented<br />

a rigth leg persistent, ulcerated nodule, refractory to local<br />

therapy. Incisional biopsy showed a mixed dermal infiltrate<br />

including several aphazardly arranged histiocytes without<br />

definite granuloma formation. Ziehl-Neelsen stain revealed<br />

many acid-fast bacilli in the histiocytes. Several other<br />

papules and nodules developed successively. A second biopsy<br />

was performed five months later on a nodule over the buttock<br />

which disclosed a dermal nodule composed of proliferative<br />

spindle cells tightly arranged in a plexiform pattern. A<br />

few perivascular lymphocytes were focally observed. The<br />

spindle cells were strongly reactive to CD68, and CD31 suggesting<br />

macrophage differentiation. They were also weakly<br />

reactive to S-100. CD34, actin, HHV8 were not expressed.<br />

Ziehl-Neelsen stain revealed many acid-fast bacilli packing<br />

the cytoplasm of the spindle cells. A diagnosis of mycobacterial<br />

spindle cell pseudotumor of skin was rendered. Spindle<br />

cell mycobacterial pseudotumors are being described in the<br />

lymph nodes of immunocompromised host but rarely in the<br />

skin. It is important for pathologists differentiated this lesion<br />

to avoid mistaking from a mesenchymal neoplasm. The different<br />

histology of subsequent biopsies may represent a dinamic<br />

instability of immune response to mycobacterial infection<br />

in an immune compromised host. The pseutotumoral<br />

histiocyte proliferation may depend by suppression of apoptosis<br />

in infected cells. Actually experimental and in vivo<br />

studies have demonstrated Toll- like receptor signaling dependent<br />

suppression of apoptosis in infected cells. Our patient<br />

very low CD4 count was not most likely sufficcient to<br />

overrun this aberrant mechanism.<br />

Melanoma nevoide acrale<br />

I. Pennacchia, P. Parente, F. Castri, F. Federico, G. Bigotti,<br />

G. Massi<br />

Istituto di Anatomia Patologica Università Cattolica del Sacro<br />

Cuore Roma<br />

Introduzione. Il melanoma nevoide è una neoplasia melanocitaria<br />

maligna che presenta una notevole somiglianza con il<br />

nevo composito comune. Le cellule sono tondeggianti e di<br />

piccola taglia, linfocito-simili; l’architettura ricorda quella di<br />

un banale nevo composito. Tra i melanomi nevoidi quello a<br />

sede acrale presenta maggiori problemi di diagnosi differenziale<br />

con una lesione melanocitaria benigna e rappresenta<br />

un’autentica trappola diagnostica sia per la sua morfologia<br />

nevoide sia per la sottostima delle alterazioni citocariologiche,<br />

generalmente tollerate nelle lesioni melanocitarie osservate<br />

in questa sede.<br />

177<br />

Materiali e metodi. descriviamo quattro casi di melanoma<br />

nevoide acrale inviati in consultazione presso il nostro centro.<br />

I preparati sono stati colorati con ematossilina ed eosina<br />

e testati con HMB4.<br />

Risultati. Istologicamente le lesioni presentavano numerose<br />

caratteristiche in comune con il nevo composito: la forma e<br />

le dimensioni delle teche, la loro regolare distribuzione nel<br />

derma, la bassa attività mitotica e l’assenza o la limitatezza<br />

di spreading pagetoide. Le atipie cariologiche sono presenti,<br />

ma molto blande. La componente collagena era rispettata<br />

dalla crescita neoplastica. L’immunoistochimica mostrava<br />

tuttavia una irregolare distribuzione delle cellule positive,<br />

con positività anche nella quota melanocitaria intradermica.<br />

Dallo studio di questi casi è possibile trarre le seguenti considerazioni:<br />

1. la morfologia in ematossilina ed eosina è notevolmente simile<br />

a quella dei nevi comuni e l’errore diagnostico può essere<br />

quasi inevitabile in osservazioni di routine;<br />

2. elementi obiettivi che possono indurre il sospetto sulla natura<br />

delle lesioni sono:<br />

– l’età dei pazienti (superiore ai 50 anni),<br />

– la dimensione delle lesioni (diametro verticale o<br />

orizzontale superiore a 0,6-0,8 mm),<br />

– il coinvolgimento eccrino con singoli elementi<br />

melanocitari disposti intorno ai dotti escretori,<br />

– la presenza di una proliferazione lentigginosa a<br />

livello giunzionale;<br />

3. la presenza di cellule HMB45 positive nella profondità della<br />

proliferazione neoplastica.<br />

L’atipia e il pleomorfismo nucleare con presenza di elementi<br />

ipercromici con cromatina in zolle grossolane sono elementi<br />

ulteriori, ma possono sfuggire all’osservazione routinaria. Il<br />

neurotropismo è pure stato riscontrato, ma solo in un caso (e<br />

può essere presente anche in lesioni benigne).<br />

I dati clinici sembrano più importanti di quelli istologici per<br />

indirizzare la diagnosi, specie se combinati col risultato dell’indagine<br />

immunoistochimica.<br />

Discussione. La diagnosi differenziale di questa particolare<br />

forma di melanoma si pone con il nevo congenito che è caratterizzato<br />

dalla disposizione dei melanociti intorno ai vasi<br />

e agli annessi con presenza di una “grenz-zone” di fibre collagene;<br />

con il nevo di Spitz nel quale le cellule sono grandi<br />

ed epitelioidi e non piccole e nevoidi come nel melanoma nevoide;<br />

con il nevo lentigginoso acrale in cui le cellule non<br />

presentano ipercromasie e dendriti prominenti e nel quale è<br />

meno saliente lo spreading pagetoide. La diagnosi definitiva<br />

di melanoma nevoide si pone utilizzando i dati clinici (lesioni<br />

voluminose, di natura acquisita, in adulti), immunoistochimici<br />

(positività profonda per HMB45) e citologici (modesta<br />

atipia citocariologica e pleomorfismo). Senza l’uso integrato<br />

di questi criteri il melanoma nevoide acrale è frequentemente<br />

misdiagnosticato come nevo composito.

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