Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
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POSTERS<br />
P iper/ P iper/ P EIN/<br />
adenoca EIN adenoca<br />
REC estrogeni 0,00006 0,219 0,016<br />
REC progesterone 0,003 0,413 0,103<br />
MIB-1 0,77 0,008 0,025<br />
C-ERBB2 0,303 0,116 0,979<br />
P53 0,973 0,796 0,899<br />
P27 0,06 0,792 0,07<br />
MLH1 0,00006 0,81 0,0005<br />
MSH2 0,00002 0,409 0,0002<br />
PTEN 0,0017 0,04 0,415<br />
FHIT 0,004 0,06 0,445<br />
Conclusioni. MLH1 ed MSH2 possono essere utilizzati come<br />
marcatori di lesione iperplastica benigna e di lesione neoplastica<br />
intraepiteliale analogamente a PTEN.<br />
MLH1 ed MSH2 possono essere utilizzati, in aiuto alla<br />
morfologia, nella distinzione tra EIN ed adenocarcinoma ben<br />
differenziato nei casi con morfologia dubbia.<br />
Si riconfermano il ruolo di PTEN e dello stato di espressione<br />
dei recettori per gli estrogeni ed il progesterone nel processo<br />
di tumorigenesi dell’adenocarcinoma endometrioide.<br />
In questo studio è stata eseguita la prima valutazione dell’espressione<br />
del gene FHIT nelle iperplasie e nell’adenocarcinoma<br />
valutati con la classificazione iperplasia/EIN; la significatività<br />
ottenuta nel confronto tra iperplasia ed adenocarcinoma<br />
conferma il suo possibile coinvolgimento nel processo<br />
di carcinogenesi endometriale ed offre lo spunto per approfondire<br />
il ruolo di tale oncosoppressore nella mucosa dell’endometrio.<br />
Bibliografia<br />
1 Baak JP, et al. Cancer 2005;103:2304-12.<br />
2 Hecht LJ, et al. Mod Pathol 2005;18:324-30.<br />
Tumore angiomiofibroblastoma-like degli<br />
annessi testicolari: caso clinico-patologico<br />
M. Muscarà, S. Valentini, C. Martinengo * , S. Cristina<br />
S.C. Anatomia Patologica, ASL 13 Novara, Ospedale di Borgomanero;<br />
* S.C. Urologia, ASL 13 Novara, Ospedale di Borgomanero<br />
Introduzione. Viene presentato un caso di neoplasia mesenchimale<br />
degli annessi testicolari con caratteri clinico-morfologici<br />
ed immunofenotipici affini all’angiomiofibroblastoma<br />
vulvovaginale.<br />
Metodi. Uomo di 52 anni sottoposto a chirurgia esplorativa<br />
per massa scrotale indolente presente da 3 anni, circoscritta;<br />
disomogenea all’esame US. All’esame macroscopico massa<br />
di 5,5 cm di asse maggiore, ovalare, roseo-grigiastra, di consistenza<br />
elastica. Esame intraoperatorio: proliferazione di vasi<br />
e cellule fusate a stroma lasso senza caratteri di malignità.<br />
Sezioni istologiche ottenute dopo fissazione in FNT ed inclusione<br />
sono state colorate con EE, Alcian Blu pH 2.2, PAS<br />
e Gomori; indagini immunoistochimiche con anticorpi anti:<br />
actina, desmina, CD34, S-100, vimentina, ER, PgR.<br />
Risultati. Istologicamente si tratta di proliferazione, ben delimitata,<br />
a stroma fibro-mixoide e bassa cellularità, costituita<br />
da cellule fusate, talora nastriformi, con nuclei allungati, prive<br />
di atipie, disposte attorno a piccoli vasi ectasici con parete<br />
ialina; assenti necrosi e mitosi. Tali elementi risultano immunoreattivi<br />
per vimentina, CD34 ed esprimono recettori per<br />
estrogeno e progesterone. Il paziente, sottoposto a escissione<br />
semplice della neoplasia, non presenta, a 6 mesi dall’intervento,<br />
recidive locali o metastasi.<br />
Conclusioni. Il nostro quadro clinico-morfologico ed immunofenotipico<br />
è diagnostico di tumore “angiomiofibroblastoma-like”<br />
del tratto genitale maschile 1 . Tale entità entra in<br />
diagnosi differenziale con neoplasie circoscritte a cellule fusate<br />
quali l’emangiopericitoma, il lipoma a cellule fusate, il<br />
mixofibrosarcoma e l’angiomixoma aggressivo. Dei 25 casi<br />
riportati in letteratura, a nostra conoscenza, a localizzazione<br />
scrotale o inguinale, uno solo ha presentato progressione locale.<br />
L’istogenesi proposta per questo rarissimo tumore è<br />
quella di origine da una cellula totipotente perivascolare capace<br />
di differenziazione miofibroblastica ed adiposa.<br />
Bibliografia<br />
1 Laskin W, et al. Am J Surg Pathol 1998;22:6-16.<br />
235<br />
P53 e Glut-1 nei tumori della muscolatura<br />
liscia uterina ad incerto potenziale maligno e<br />
loro significato nella progressione<br />
neoplastica<br />
D. Cabibi, M. Cacciatore, A. Martorana, E. Barresi, F.<br />
Aragona<br />
Dipartimento di Patologia Umana, Università di Palermo<br />
Introduzione. Le neoplasie uterine di origine muscolare<br />
comprendono le forme benigne, i leiomiomi (L), le forme<br />
maligne e i leiomiosarcomi (LS).<br />
Alcuni casi, definibili come “ad incerto potenziale maligno”<br />
sono considerate borderline (BL), non presentano i criteri minimi<br />
per la diagnosi di LS, e vengono definiti come “leiomioma<br />
atipico con basso rischio di recidiva”, o come “leiomioma<br />
con focali atipie ma per i quali l’esperienza è limitata”<br />
1 . Recentemente due markers immunoistochimici, P53 e<br />
Glut-1, sono stati utilizzati nella diagnosi differenziale tra L<br />
(negativi per entrambi i markers) e LS (spesso positivi per<br />
entrambi) 2 . L’origine del LS da un L pre-esistente è ritenuta<br />
improbabile dalla maggior parte della letteratura corrente.<br />
Scopo dello studio è quello di approfondire il profilo immunofenotipico<br />
delle forme BL con l’uso dei suddetti anticorpi,<br />
per meglio definirne il significato istogenetico e valutarne un<br />
eventuale ruolo nella progressione neoplastica.<br />
Metodi. Lo studio è stato condotto su 9 casi con diagnosi<br />
istologica di “leiomioma atipico con basso rischio di recidiva”<br />
e su 15 casi di “leiomioma con atipie focali per i quali<br />
l’esperienza è limitata” 18 dei quali asportati con intervento<br />
di miomectomia e 6 con isterectomia. Le sezioni con aree<br />
maggiormente atipiche sono state sottoposte ad esame immunoistochimico<br />
con anticorpi p53 e Glut1.<br />
Come controllo negativo sono stati usati 3 casi di L. Le aree<br />
non atipiche delle neoplasie in studio fungevano da controllo<br />
negativo interno. Come controllo positivo sono stati usati 3<br />
casi di LS.<br />
Un follow-up di due anni è stato effettuato per 12 pazienti.<br />
Risultati. Tutti i casi esaminati mostravano focale positività<br />
per entrambi i markers, nelle aree più atipiche. Le aree non<br />
atipiche e i leiomiomi di controllo erano negativi.