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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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POSTERS<br />

avuta evoluzione maligna o un significativo aumento delle<br />

dimensioni delle lesioni né sui casi trattati chirurgicamente,<br />

né sui casi non trattati chirurgicamente, ma monitorati con<br />

US e TC.<br />

Conclusioni. La nostra esperienza multidisciplinare dei tumori<br />

cistici sierosi del pancreas, mettendo in correlazione i<br />

dati clinici, radiologici, anatomo-patologici, il follow-up e<br />

associandoli ad una ridotta capacità di crescita volumetrica e<br />

una quasi assente potenzialità maligna, suggerisce che, nei<br />

casi di pazienti asintomatici, con distintivi caratteri di diagnosi<br />

per immagini e che non presentino alterazioni della<br />

funzione pancreatica, risulti avere successo l’approccio di<br />

sorveglianza clinico/radiologica.<br />

Caratterizzazione dei recettori per la<br />

somatostatina (SSTR2A) nei tumori<br />

neuroendocrini dell’apparato digerente<br />

S. Lega, E. Montinari, A.L. Tosi, L. Maccio, G.N. Martinelli<br />

UU.OO. Anatomia Patologica, Ospedale “Sant’Orsola”,<br />

Bologna<br />

Introduzione. I tumori neuroendocrini gastro-entero-pancreatici<br />

(TNE-GEP) sono neoplasie sporadiche ed eterogenee<br />

che originano dalle cellule del sistema neuroendocrino. La<br />

somatostatina ed i suoi recettori (SSTR) rappresentano un<br />

importante “pathway” molecolare in quanto altamente<br />

espressi nelle cellule neuroendocrine e anche nella maggior<br />

parte dei TNE-GEP, in particolare gli SSTR2A sono maggiormente<br />

rappresentati 1 . Scopo del nostro studio è valutare<br />

e comparare l’espressione IIC di SSTR-2A in una serie di<br />

TNE-GEP al fine di caratterizzarne: la distribuzione in funzione<br />

della sede, l’espressione correlandola con il dato anatomoclinico<br />

funzionale ed immunofenotipico al fine di poter<br />

trasferire i risultati nella pratica clinica come markers di terapia<br />

target.<br />

Metodi. A tale scopo 50 casi non selezionati di TNE-GEP osservati,<br />

presso l’UO Anatomia Patologica nel periodo 2002-<br />

2006, sono stati esaminati; di tutti si è valutata l’espressione<br />

IIC sia citoplasmatica che di membrana dei recettori SSTR-<br />

2A mediante l’utilizzo di un anticorpo policlonale da coniglio<br />

anti-SSTR2A diluito 1:12.000 (Biotrend GmbH, Im Technologiezentrum<br />

Koln, Germania).<br />

Risultati. La maggior parte dei TNE da noi esaminati (47 casi<br />

su 50 casi) ha mostrato una positività di membrana con<br />

score variabile (1+ vs. 3+), mentre una minoranza (20 casi su<br />

50 casi) una positività citoplasmatica con score variabile (1+<br />

vs. +/-).<br />

Conclusioni. In conclusione, il nostro studio conferma la fattibilità<br />

di una valutazione IIC dei SSTR2A nei TNE-GEP in<br />

materiale d’archivio come valida alternativa di facile esecuzione<br />

rispetto a tecniche più complesse. Una reattività di<br />

membrana e/o citoplasmatica è indicativa di tumori positivi<br />

anche se lo score di espressione per la selezione di un paziente<br />

eleggibile per una terapia target deve essere meglio<br />

stabilita su più ampie casistiche. L’implementazione routinaria<br />

della caratterizzazione IIC di SSTR2A necessita tuttavia<br />

di più accurati metodi di standardizzazione.<br />

Bibliografia<br />

1 Reubi JC. Peptide Receptors as Molecular Targets for Cancer Diagnosis<br />

and Therapy. Endocrine Rev 2003;24:389-427.<br />

Occlusione intestinale da endometriosi del<br />

sigma con coinvolgimento linfonodale, in età<br />

avanzata<br />

L. Ventura, M. De Vito<br />

U.O. di Anatomia Patologica, ASL 4, Ospedale “San Salvatore”,<br />

L’Aquila<br />

Introduzione. L’endometriosi colpisce principalmente donne<br />

in età fertile, localizzandosi usualmente agli organi pelvici.<br />

Il coinvolgimento di organi extrapelvici è meno frequente,<br />

mentre l’estensione della malattia ai linfonodi regionali risulta<br />

estremamente rara 1 2 .<br />

Presentiamo un caso di endometriosi del sigma con coinvolgimento<br />

linfonodale, in una paziente anziana affetta da occlusione<br />

intestinale.<br />

Metodi. Una donna di 74 anni giungeva presso il nostro presidio<br />

ospedaliero presentando un quadro di addome acuto da<br />

occlusione intestinale. Veniva quindi sottoposta in urgenza ad<br />

intervento chirurgico di resezione del sigma.<br />

Il campione operatorio era fissato in formalina, campionato e<br />

processato per ottenere colorazioni istochimiche ed immunoistochimiche.<br />

Risultati. L’esame macroscopico mostrava una stenosi viscerale<br />

della lunghezza di 2,5 cm con presenza di formazioni<br />

microcistiche nello spessore della parete e dilatazione del<br />

tratto viscerale a monte.<br />

A livello istologico era possibile osservare ghiandole endometriali<br />

atrofiche con scarso stroma estese dalla sottomucosa<br />

alla sottosierosa, con ipertrofia della muscolare propria. Focolai<br />

endometriosici erano presenti nella corticale sottocapsulare<br />

in uno degli undici linfonodi periviscerali esaminati.<br />

Conclusioni. Tra le diverse sedi addominali il rettosigma costituisce<br />

la localizzazione più frequente dell’endometriosi 1 .<br />

In letteratura, la presenza di coinvolgimento linfonodale è<br />

stata descritta in 4 casi di endometriosi del retto-sigma 1 2 ,<br />

ipotizzando un meccanismo di trasporto del tessuto endometriale<br />

attraverso i vasi linfatici 1 .<br />

L’endometriosi del grosso intestino deve essere distinta dall’adenocarcinoma,<br />

specialmente in caso di lesioni polipoidi<br />

ed estese ai linfonodi. Nel caso in esame, i criteri istoarchitetturali,<br />

l’assenza di attività proliferativa e le alterazioni<br />

atrofiche osservate nei focolai endometriosici hanno consentito<br />

di escludere la malignità anche in presenza di estensione<br />

linfonodale.<br />

L’ipertrofia della muscolare propria e la distribuzione circonferenziale<br />

dei focolai endometriosici possono aver causato lo<br />

sviluppo del quadro ostruttivo.<br />

Bibliografia<br />

1 Insabato L, et al. Path Res Pract 1996;192:957-61.<br />

2 Lorente Poyatos R, et al. Gastroenterol Hepatol 2003;26:23-5.<br />

217<br />

Valutazione dell’espressione del fattore di<br />

trascrizione SOX9 nei carcinomi gastrici<br />

E. Pilozzi, L. Santoro, E. Duranti, M.C. Giustiniani, A.<br />

Stoppacciaro, L. Ruco<br />

Istopatologia, Ospedale “Sant’Andrea”, II Facoltà di Medicina<br />

e Chirurgia, Università di Roma “La Sapienza”<br />

Introduzione. SOX9 è un fattore di trascrizione che fa parte<br />

di una famiglia genica (SRY-like HMG box genes) che com-

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