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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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Espressione immunoistochimica di MGMT nei<br />

carcinomi colorettali con assenza di elevata<br />

instabilità dei microsatelliti (MSI)<br />

V. Bertolini, A.M. Chiaravalli, D. Furlan, C. Placidi, B.<br />

Martinelli * , G. Carcano ** , C. Capella<br />

Dipartimento di Morfologia Umana, Sezione di Anatomia<br />

Patologica, Università dell’Insubria ed Ospedale di Circolo,<br />

Varese, Italia; * Sezione di Oncologia, Ospedale di Circolo,<br />

Varese, Italia; ** Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università<br />

dell’Insubria, Varese<br />

Introduzione. La ridotta espressione dell’enzima O 6 -metilguanina-DNA-metiltrasferasi<br />

(MGMT), dovuta a metilazione<br />

del promotore del gene, è un fenomeno osservato in<br />

molti tipi di neoplasia. Nel carcinoma colorettale (CCR) tale<br />

evento si verifica frequentemente ed è stato descritto in associazione<br />

al fenotipo metilatore delle isole CpG (CIMP). I<br />

CCR CIMP sporadici possono essere associati a presenza di<br />

MSI o ad assenza (MSS). Nel presente studio è stato valutato<br />

il fenotipo di 100 CCR MSS consecutivi (2000-2002) in<br />

relazione all’espressione immunoistochimica di MGMT.<br />

Metodi. Per ogni caso di carcinoma sono stati valutati<br />

parametri clinici (sesso, età del paziente, stato in vita), anatomo-patologici<br />

(sede e diametro del tumore, aspetto macroscopico,<br />

istotipo e grado tumorale, presenza di muco, tipo di<br />

crescita, presenza di infiltrato linfoide e di fibrosi, presenza<br />

di angio-, linfo-, neuroinvasione, pT, pN) ed espressione di<br />

p53. Per MGMT è stato calcolato un indice: percentuale di<br />

cellule tumorali positive x intensità della reazione (1-3<br />

rispetto al controllo interno).<br />

Risultati. Ridotta espressione di MGMT (MGMTr: indice ≤<br />

25) è stata osservata in 23 casi (23%), 9 dei quali erano completamente<br />

negativi. MGMTr correlava significativamente<br />

con la metilazione del promotore (p < 0,001). Rispetto ai<br />

CCR con indice > 25, quelli con MGMTr erano tutti adenocarcinomi<br />

(74% ordinari, 13% mucinosi, 13% papillari/cribriformi)<br />

discretamente differenziati (100% vs. 77%; p <<br />

0,05), con frequente aspetto macroscopico rilevato<br />

(polipoide o vegetante; p < 0,05). La frequenza maggiore di<br />

CCR MGMTr è stata osservata nel colon ceco/ascendente (9<br />

casi, 39%) e nel retto (7 casi, 30%), rispetto al sigma (6 casi,<br />

26%) e alla flessura splenica (1 caso, 4%). I CCR MGMTr<br />

mostravano una scarsa tendenza alla angio-linfoinvasione (p<br />

= 0,01) ed una correlazione significativa con la presenza di<br />

muco > 10% (p < 0,05). Elevato accumulo di p53 (superiore<br />

al 50% delle cellule tumorali) è stato osservato solo nel 39%<br />

dei casi con MGMTr rispetto al 61% dei casi senza MGMTr.<br />

I pazienti con CCR MGMTr erano più frequentemente femmine<br />

(M/F: 0,76 vs. 1,26). Non sono state osservate altre correlazioni<br />

tra MGMTr e tutti gli altri parametri indagati.<br />

Conclusioni. I CCR MSS con MGMTr hanno caratteristiche<br />

anatomo-cliniche e istologiche diverse da quelle dei CCR<br />

MGMT immunoreattivi. Vi è una significativa correlazione<br />

tra MGMT e metilazione. MGMT può essere un utile indicatore<br />

per la chemioterapia.<br />

145<br />

Valutazione dell’espressione di GATA3 con<br />

tecnica del tissue microarray (TMA) e<br />

significato prognostico nel carcinoma<br />

mammario infiltrante<br />

C. Frasson, P. Querzoli, M. Pedriali, R. Rinaldi, E. Magri,<br />

M. Lunardi, G. Querzoli, I. Nenci<br />

Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica, Sezione<br />

di Anatomia, Istologia e Citologia Patologica, Università<br />

di Ferrara<br />

Introduzione. GATA3 è una glicoproteina identificata per la<br />

prima volte nelle cellule del sistema immunitario, coinvolta<br />

nella differenziazione dell’epitelio duttale luminale, intimamente<br />

correlata con il recettore per gli estrogeni e probabilmente<br />

implicata nella modulazione della terapia con Tamoxifene<br />

1 .<br />

Metodi. Abbiamo confrontato l’espressione nucleare di GA-<br />

TA3 con metodica immunoistochimica (anticorpo monoclonale<br />

HG3-31) con le caratteristiche clinico-patologiche<br />

(istotipo, pT, G, pN secondo TNM2002) e biologiche (ERα,<br />

ERβ, PR, Mib1, HER-2, p53, E-Caderina) di 727 carcinomi<br />

mammari infiltranti consecutivi, diagnosticati negli anni<br />

1989-93 presso la nostra Sezione di Anatomia Patologica,<br />

allestiti su 33 TMAs. Abbiamo, inoltre, valutato il significato<br />

prognostico (intervallo libero da malattia, RFI, e sopravvivenza<br />

globale, OS) di GATA3.<br />

Risultati. GATA3 era iperespresso (cut-off > 10%) nel<br />

37,9% dei casi ed è risultato inversamente correlato con il<br />

Gfin (p < 0,001), pT (p < 0,001) ed HER2 (p = 0,011), direttamente<br />

correlato (p < 0,001), invece, con ERα, ERβ e<br />

PR. In relazione ai possibili fenotipi recettoriali, le neoplasie<br />

scarsamente differenziate sono solitamente associate<br />

ad un fenotipo ERα-/GATA3- (40,8% Gfin3/ERα-/GATA3vs.<br />

14,8% Gfin3/ERα+/GATA3+, p < 0,001); correlazioni<br />

significative sono emerse anche considerando il grado tubulare<br />

(p < 0,001), il grado nucleare (p < 0,001) ed il grado<br />

mitotico (p = 0,047). Alla fine del periodo di osservazione<br />

(follow-up mediano: 101 mesi), il 9,2% delle pazienti presentavano<br />

malattia metastatica in atto ed il 17,8% era deceduta<br />

per cancro. Per quanto riguarda l’impatto prognostico,<br />

l’iperespressione di GATA3 è in grado di identificare una<br />

coorte di pazienti con una prognosi in termini di OS significativamente<br />

più favorevole sia all’interno della casistica<br />

generale (p = 0,0187) sia del sottogruppo delle pazienti<br />

pN0(i-) (p = 0,024). Inoltre, è emersa una peggiore OS (p =<br />

0,03) ed un significativo più breve RFI (p = 0,02) per il<br />

fenotipo ER-/GATA3-.<br />

Conclusioni. I risultati del nostro studio potrebbero offrire lo<br />

spunto per ulteriori approfondimenti volti a validare l’ipotesi<br />

che l’espressione di GATA3 possa essere implicata nella<br />

risposta delle pazienti all’ormono-terapia, oggi non ancora<br />

perfettamente prevedibile sulla base della sola determinazione<br />

dell’assetto recettoriale ERα/PR.<br />

Bibliografia<br />

1 Mehra R, et al. Identification of GATA3 as a breast cancer prognostic<br />

marker by global gene expression meta-analysis. Cancer Res<br />

2005;65:11259-64.

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