Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
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POSTERS<br />
Organo M F Età Casi totali Tumori Tumori<br />
benigni maligni<br />
Pancreas 9 5 65,3 14 6 8 Adenocarcinoma<br />
Mammella 6 1398 44,8 1404 672 241 DCIS<br />
14 LCIS<br />
454 DCI<br />
23 LCI<br />
Fegato 30 20 66,7 50 3 4 Epatocarcinoma<br />
34 Adenocarcinoma<br />
1 Colangiocarcinoma<br />
8 Sede di metastasi<br />
Colon 111 109 58,9 220 95 125 Adenocarcinoma<br />
Tiroide 60 82 35,4 142 16 119 Carcinoma papillifero<br />
3 Carcinoma midollare<br />
4 Tumore a cellule di Hurthle<br />
Access” ed è stato strutturato con maschere suddivise per argomento<br />
ad accesso regolato da password. Ad ogni neoplasia<br />
è stata associata una immagine rappresentativa della diagnosi.<br />
Sono state inoltre previste delle “query” standard per le<br />
associazioni di più comune utilizzo. Inoltre è stato predisposto<br />
un menu di aiuto per la formulazione di “query” personalizzate.<br />
Risultati. La distribuzione delle neoplasie dall’esame generale<br />
del data base è riportata in tabella..<br />
Conclusioni. In una prima fase di utilizzazione il data base<br />
ha consentito di individuare 50 neoplasie benigne e maligne<br />
della mammella idonee per la costruzione di un “tissue microarray”<br />
per il controllo di qualità per le reazioni di immunoistochimica<br />
dei marcatori molecolari indispensabili per la<br />
terapia adiuvante e neoadiuvante del carcinoma della mammella.<br />
Il “database” si è rivelato uno strumento utile per la<br />
consultazione di un archivio di patologie meno frequenti quali<br />
quelle del pancreas e del fegato sia a scopo didattico (immagini<br />
di aspetti significativi per la diagnosi) che di ricerca.<br />
Museo virtuale di anatomia patologica:<br />
applicazioni alla patologia del sistema<br />
nervoso centrale<br />
E. Bonanno, A. Colantoni, A. Costantini, C. Fortunato, P.<br />
Gallo * , L.G. Spagnoli<br />
Università “Tor Vergata”, Roma; * Università di Roma “La<br />
Sapienza”<br />
Introduzione. La diagnostica anatomo-patologica, ed in particolare<br />
l’esame autoptico, hanno un ruolo determinante per la<br />
comprensione del quadro clinico con il danno d’organo momento<br />
fondamentale per determinare il susseguirsi degli eventi<br />
morbosi. La raccolta di reperti anatomici di rilievo clinico ha<br />
dato luogo alla istituzione di musei di anatomia patologica prevalentemente<br />
per scopi didattici. Attualmente la gestione di<br />
queste strutture è molto complessa e poco flessibile se comparata<br />
ai moderni mezzi della didattica interattiva. Obiettivo del<br />
presente studio è stato quello di organizzare un museo virtuale<br />
di reperti anatomici del sistema nervoso centrale a fini didattici<br />
per gli studenti in medicina e per i medici in formazione.<br />
Materiali e metodi. Sono stati selezionati e fotografati 243<br />
reperti anatomici del sistema nervoso centrale, conservati nel<br />
157<br />
Museo di Anatomia Patologica dell’Università di Roma “La<br />
Sapienza”. I reperti sono stati classificati per patologia e per<br />
ogni capitolo sono state redatte delle tavole sinottiche di anatomia<br />
patologica comprendenti i fondamenti per la diagnosi<br />
compresi i criteri per la diagnosi differenziale. È stato quindi<br />
allestito un database utilizzando un “foglio excel” che consentisse<br />
rapidi collegamenti ipertestuali tra le tavole sinottiche<br />
e le foto dei reperti macroscopici.<br />
Risultati. Nel nostro museo virtuale sono state inserite immagini<br />
relative a 243 casi suddivisi in 15 malformazioni, 35<br />
patologie infettive/infiammatorie, 5 patologie degenerative,<br />
73 patologie vascolari, 115 patologie neoplastiche (5 adenomi<br />
ipofisari, 88 neoplasie primitive cerebrali, 15 neoplasie<br />
primitive delle meningi, 7 neoplasie secondarie). Da ogni immagine<br />
è stato predisposto un collegamento con le tavole sinottiche<br />
di pertinenza consentendo così una immediata associazione<br />
tra l’eziologia, i criteri diagnostici ed il danno d’organo.<br />
Conclusioni. Il foglio elettronico da noi realizzato, grazie ai<br />
collegamenti ipertestuali, consente una rapida consultazione<br />
del materiale sia dalle singole immagini che per gruppo di<br />
patologia. I risultati ottenuti costituiscono una buona premessa<br />
per ampliare la casistica contenuta nel museo virtuale<br />
estendendo la casistica ad altri sistemi ed apparati. Tale<br />
espansione dovrebbe essere finalizzata soprattutto ad inserire<br />
reperti di patologie rare nella nostra popolazione che si osservano<br />
sempre più frequentemente sia per la maggiore facilità<br />
degli spostamenti che per le frequenti e numerose migrazioni.<br />
Mutazione K601E del gene BRAF in un<br />
carcinoma papillare a cellule chiare:<br />
descrizione di un caso con diagnosi citologica<br />
su strato sottile<br />
E.D. Rossi, E. Simonetti ** , M. Raffaelli * , F. Morassi, D.<br />
Bianchi ** , C. Trozzi ** , G. Fadda<br />
Istituto di Anatomia e Istologia Patologica; * Divisione di<br />
Chirurgia Endocrina, Università Cattolica Sacro Cuore, Roma<br />
e ** Bioaesis S.r.l., Jesi (AN)<br />
Introduzione. La mutazione V600E del gene BRAF è descritta<br />
nella variante classica del carcinoma papillare della ti-