Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
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Nuovi ausili nella diagnostica dei sex-cord<br />
stromal tumors gonadici<br />
R. Boldrini, R. Devito, P. Francalanci, F. Diomedi Camassei,<br />
F. Callea<br />
Servizio di Anatomia Patologica Ospedale Pediatrico “Bambino<br />
Gesù”, IRCCS Roma, Italia<br />
Introduzione. I “sex-cord stromal tumors” (SCST) configurano<br />
un gruppo di rare neoplasie gonadiche ad origine dagli<br />
elementi dei cordoni sessuali o dallo stroma gonadico.<br />
Questi tumori presentano una ampia variabilità di aspetti<br />
istologici e possono simulare altre neoplasie, gonadiche e<br />
non, quali le neoplasie della linea germinale, il tumore desmoplastico<br />
a piccole cellule, il carcinoma endometrioide<br />
dell’ovaio.<br />
Alcuni Autori hanno segnalato che l’anticorpo A 103 (Melan<br />
A), marcatore della linea melanocitaria, colora una elevata<br />
percentuale di SCST.<br />
Metodi. Sezioni in paraffina di 10 casi di SCST ottenuti dagli<br />
archivi del Servizio di Anatomia Patologica dell’Ospedale<br />
Pediatrico “Bambino Gesù” più un linfoma del testicolo ed<br />
un caso di tumore desmoplastico a piccole cellule sono stati<br />
sottoposti a marcatura immunoistochimica con anticorpo monoclonale<br />
per inibina alpha ed anticorpo monoclonale Melan<br />
A.<br />
Risultati. Tutti i casi di SCST hanno evidenziato con Melan<br />
A una caratteristica marcatura citoplasmatica granulare di intensità<br />
variabile, da lieve a marcata, compresi casi negativi<br />
con inibina.<br />
In accordo con la letteratura l’intensità della marcatura è risultata<br />
inversamente proporzionale al grado di differenziazione<br />
del tumore, mentre diversamente da quanto segnalato,<br />
la colorazione è risultata per lo più diffusa piuttosto che focale.<br />
Sia il linfoma testicolare che il tumore desmoplastico<br />
sono risultati negativi.<br />
Discussione. L’anticorpo A 103 riconosce un antigene (Melan<br />
A) espresso nei melanociti e nella maggior parte delle lesioni<br />
melanocitarie.<br />
Più di recente si è constatato che l’A 103 marca le cellule che<br />
sintetizzano ormoni steroidei ed i relativi tumori quali i tumori<br />
adrenocorticali e i SCST gonadici.<br />
La marcatura con A 103 si è rivelata un valido ausilio diagnostico<br />
per i SCST, con particolare riguardo nei casi scarsamente<br />
differenziati ed inibina negativi che presentano problemi<br />
di diagnosi differenziale con altre neoplasie.<br />
Tumore mesonefrico del tratto genitale<br />
femminile<br />
R. De Cecio, C. Mignogna, A. Di Spiezio Sardo * , D. Mandato<br />
* , P. Giampaolino * , J. Falleti, G. De Rosa<br />
Dipartimento di Scienze Biomorfologiche e Funzionali Sezione<br />
di Anatomia Patologica e Citopatologia, Università<br />
“Federico II” di Napoli; * Dipartimento di Ginecologia ed<br />
Ostetricia e Fisiopatologia della Riproduzione, Università<br />
“Federico II” di Napoli<br />
Introduzione. L’Adenocarcinoma mesonefrico del tratto genitale<br />
femminile è un tumore maligno di origine Wolfiana,<br />
molto raro, ancor di più se consideriamo la localizzazione vaginale.<br />
POSTERS<br />
In letteratura sono presenti solo due casi ben documentati, allo<br />
stato attuale è una lesione poco conosciuta sia per quel che<br />
riguarda la presentazione clinica, sia per le caratteristiche patologiche,<br />
i protocolli terapeutici e l’evoluzione prognostica.<br />
Trattiamo un caso relativo ad una donna caucasica di 58 anni,<br />
sottoposta 5 anni prima ad isteroannessiectomia totale bilaterale<br />
per fibromiomatosi, attualmente veniva ricoverata<br />
per la presenza di una massa, irregolarmente polipoide, occupante<br />
la loggia uterina e annessiale destra fino alla base<br />
delle grandi labbra, con associata sintomatologia di peso perineale<br />
e prurito vulvare.<br />
Metodi e risultati. Macroscopicamente la massa misurava<br />
14 x 10 cm, in sezione era di aspetto variegato. L’esteso campionamento<br />
ha mostrato una neoplasia maligna epiteliale con<br />
prevalente pattern principale di tipo tubulare e pattern secondario<br />
di tipo solido. Erano presenti aree di necrosi, focali immagini<br />
di invasione vascolare, l’attività mitotica, valutata su<br />
10 campi a forte ingrandimento era di circa 10 mitosi X HPF.<br />
La neoplasia era positiva allo studio immunoistochimico per<br />
CK pan, CK 5-6, Vimentina, CD10; localmente positiva per<br />
EMA e Calretinina; negativa per CEA, E-R, P-R e Ca 125.<br />
Sulla base dei dati morfologici ed immunofenotipici era posta<br />
diagnosi di adenocarcinoma mesonefrico.<br />
Conclusioni. L’adenocarcinoma mesonefrico è un tumore<br />
maligno che origina da residui mesonefrici, nel nostro caso<br />
localizzati a livello della parete laterale della vagina. Questo<br />
sembra essere il terzo di due casi già riportati in letteratura di<br />
adenocarcinoma mesonefrico della vagina, attualmente la paziente<br />
è libera da malattia ad un anno di follow-up.<br />
Iperplasia endometriale/EIN: valutazione<br />
morfologica ed imunofenotipica<br />
A. Canesso, G. Altavilla, G. Busatto, L. Poletto<br />
U.O.A. Istologia ed Anatomia Patologica, Azienda Ospedaliera<br />
ULSS 15 “Alta Padovana”, Cittadella (PD), Italia<br />
Introduzione. La distinzione delle lesioni precancerose dell’endometrio<br />
in iperplasia e neoplasia intraepiteliale endometriale<br />
(EIN) 1 2 , si è rivelata maggiormente riproducibile rispetto<br />
alla classificazione WHO 1994.<br />
I criteri che la definiscono sono:<br />
– VPS (volume percentuale dello stroma) < 55%;<br />
– dimensioni > 1 mm;<br />
– demarcazione citologica;<br />
– esclusione dei mimickers;<br />
– esclusione del carcinoma.<br />
Metodi. L’espressione di p53, p27, c-erb-B2, PTEN, MSH2,<br />
MLH1, FHIT, recettore per estrogeni e progesterone e l’indice<br />
di proliferazione (MIB-1) sono stati valutati, con tecnica<br />
immunoistochimica, su un campione di 64 casi (25 iperplasie,<br />
19 EIN, 20 adenocarcinomi endometrioidi) precedentemente<br />
diagnosticati con la classificazione WHO 1994 e rivisti<br />
con i criteri classificativi del sistema iperplasia/EIN.<br />
Il confronto è stato fatto nei seguenti gruppi:<br />
– iperpalsia-adenocarcinoma;<br />
– EIN-adenocarcinoma;<br />
– iperplasia-EIN.<br />
L’analisi statistica è stata eseguita utilizzando il test χ 2 con<br />
correzione di Yates (p < 0,005).<br />
Risultati. La tabella seguente riassume i risultati ottenuti. I<br />
valori significativi sono evidenziati in grassetto.