Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
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Metastasi cerebrale di mesotelioma maligno<br />
(MM) prima manifestazione di malattia.<br />
Presentazione di un caso<br />
G. Serio, R. Rossi * , A. Scattone, A. Marzullo, D. Piscitelli<br />
* , A. Cimmino, A.M. Leo ** , L. Resta *<br />
Dipartimento di Anatomia Patologica, Università, Bari; * Dipartimento<br />
di Anatomia Patologica, Sezione di Microscopia<br />
Elettronica, Università, Bari; ** Dipartimento di Medicina<br />
Interna e Pubblica, Università, Bari<br />
Il MM è un tumore aggressivo usualmente asbesto-correlato.<br />
L’aggressività locale piuttosto che la diffusione metastatica a<br />
distanza caratterizzano la neoplasia e l’osservazione di metastasi<br />
è in genere un tipico riscontro post-mortem. La cavità<br />
intracranica e l’encefalo sono raramente sede di metastasi e<br />
ad oggi, solo pochi casi sono stati riportati. Presentiamo un<br />
caso di metastasi cerebrale di mesotelioma insorto in una<br />
donna asintomatica senza storia anamnestica di esposizione<br />
all’asbesto.<br />
Metodi. Maggio 2005: donna di anni 72 ricoverata nell’U.O.<br />
di Neurochirurgia per la comparsa di emiparesi sinistra. La<br />
TAC e la RMN encefalica evidenziavano una neoformazione<br />
rotondeggiante intrassiale, vascolarizzata, del diametro 3 cm,<br />
clivabile chirurgicamente. All’esame macroscopico venivano<br />
esaminati tre frammenti biancastri del diametro compreso tra<br />
1.2 e 2,8 cm. L’esame istologico poneva diagnosi di metastasi<br />
cerebrale di carcinoma scarsamente differenziato con<br />
aspetti necrotici a tipo “comedonecrosi” compatibile con origine<br />
mammaria. Le indagini immunoistochimiche risultavano<br />
positive per CK-pool. Negative per estrogeno e progesterone<br />
recettore. Le successive indagini Eco e Mammografiche<br />
risultavano negative. La TAC total-body evidenziava ispessimento<br />
pleurico basale sinistro. La paziente veniva comunque<br />
sottoposta ad un ciclo di chemioterapia per carcinoma occulto<br />
della mammella.<br />
Giugno 2006: la paziente si ricoverava in Chirurgia Toracica<br />
per l’improvvisa comparsa di dolore toracico associato a<br />
massivo versamento pleurico sinistro. La toracoscopia evidenziava<br />
ispessimento pleurico diffuso con micronoduli<br />
pleuropolmonari (diam. max cm 0,8). Istologicamente si osservava<br />
una neoplasia epiteliomorfa scarsamente differenziata<br />
con componente fusocellulare. Le reazioni immunoistochimiche<br />
erano positive per CK 5/6, vimentina, focalmente per<br />
calretinina, HBME-1 e WT-1. Negative per TTF-1, CEA,<br />
Estrogeno, Progesterone. Il quadro immunofenotipico era<br />
compatibile per mesotelioma. Pertanto, si procedeva a revisione<br />
diagnostica ultrastrutturale su campione recuperato da<br />
paraffina di entrambe le lesioni che dimostrava markers ultrastrutturali<br />
indicativi di una differenziazione mesoteliale<br />
della neoplasia.<br />
Conclusione. La microscopia elettronica rappresenta l’indagine<br />
diagnostica decisiva soprattutto quando il dato immunoistochimico<br />
e gli elementi radiologico-clinici non sono indicativi<br />
della sede primitiva del tumore.<br />
POSTERS<br />
Alterazioni dell’espressione di geni<br />
dell’apoptosi nel mesotelioma maligno<br />
pleurico<br />
M. Falleni, E. Fasoli, V. Vaira, S. Bosari, L. Santambrogio<br />
* , A. Catania ** , S. Romagnoli, G. Coggi<br />
Università di Milano, Dipartimento di Medicina, Chirurgia e<br />
Odontoiatria, e A.O. “San Paolo”, Fondazione Ospedale<br />
Maggiore Policlinico, “Mangiagalli e Regina Elena”, Milano;<br />
* Università di Milano e Dipartimento di Chirurgia Toracica,<br />
Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico,<br />
“Mangiagalli e Regina Elena”, Milano; ** Università di Milano,<br />
Centro di Ricerca Preclinica, Padiglione “Granelli” e<br />
Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, “Mangiagalli<br />
e Regina Elena”, Milano<br />
Introduzione. Il mesotelioma maligno (MM) è una neoplasia<br />
a crescente incidenza e prognosi infausta, caratterizzata<br />
da spiccata resistenza alle attuali terapie oncologiche. Si ritiene<br />
che difetti di espressione di geni coinvolti nell’apoptosi<br />
e nei meccanismi della sua regolazione siano critici per la<br />
sensibilità delle cellule neoplastiche alla terapia. Alterazioni<br />
di geni appartenenti alle famiglie IAP (Survivin, XIAP, IAP-<br />
2) e Bcl-2 (come Bcl-xL e MCl-1), regolatrici del processo,<br />
sono stati evidenziati in precedenti studi. La down-regolazione<br />
mediante oligonucleotidi antisenso di alcuni dei geni iperespressi<br />
è risultata efficace nell’indurre apoptosi nelle cellule<br />
di MM, suggerendo che approfondite valutazioni di questa<br />
pathway potrebbero essere utili per futuri approcci terapeutici.<br />
Nel presente studio è stata valutata con tecnica “Microfluidic<br />
card” l’espressione di 88 geni dell’apoptosi.<br />
Materiali e metodi. Sono stati valutati campioni a fresco di<br />
44 MM, dei quali 26 con noto follow-up, due linee cellulari<br />
di mesotelioma (MSTO-211H e NCI-H2452), una linea cellulare<br />
di mesotelio immortalizzato (Met5a), 4 linee primarie<br />
e come controparte non neoplastica 8 pleure normali. L’RNA<br />
è stato retrotrascritto e caricato su “Microfluidic Cards” contenente<br />
primers e sonde per 88 geni relativi all’apoptosi e 8<br />
geni housekeeping. Le card sono state analizzate mediante<br />
ABI Prism 7900HT Sequence Detection System. Sono stati<br />
considerati differenzialmente espressi i geni con entrambe le<br />
seguenti condizioni: a) rapporto di espressione in tessuti tumorali<br />
e normali > 2 (fold change-FC > 2) o minore di 0,5<br />
(FC < 0,5); b) p value al T test < 0,01.<br />
Risultati. Venti geni sono risultati differenzialmente espressi,<br />
4 down-regolati e 16 up-regolati. Difetti di espressione sono<br />
stati evidenziati sia nei geni della via di attivazione recettoriale<br />
dell’apoptosi, in particolare recettori e ligandi della<br />
famiglia TNF, proteine adattatrici citoplasmatiche, che nella<br />
via di attivazione mitocondriale, con alterata espressione di<br />
geni delle famiglie Iap e Bcl-2. Sono inoltre stati evidenziati<br />
difetti di espressione delle caspasi iniziatrici ed effettrici, come<br />
le caspasi 3, 8 e 10. Venti geni risultano inoltre differenzialmente<br />
espressi nei MM epitelioidi rispetti ai MM non epitelioidi<br />
(p < 0,05). Sei geni differenzialmente espressi sono<br />
significativamente correlati alla prognosi dei pazienti.<br />
Conclusioni. L’analisi ha evidenziato alterazioni nella via<br />
estrinseca, in quella intrinseca e nella via effettrice comune.<br />
Il profilo di espressione genica relativo all’apoptosi è inoltre<br />
in parte correlabile con le caratteristiche clinico-patologiche<br />
e la sopravvivenza dei pazienti affetti da MM.