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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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124<br />

Bibliografia<br />

1 Shousha S. Issue in Interpretation of breast Core Biopsie. Intern J<br />

Surg Pathol 2003;11:167-76.<br />

2 Masood S. Core Needle Biopsy vs. Fine-Needle Aspiration Biopsy:<br />

Are There Similar Sampling and Diagnostic Issue? Breast J<br />

2003;9:145-6.<br />

Vacuum-assisted needle core biopsy VANCB<br />

S. Bianchi, V. Vezzosi, D. Ambrogetti * , J. Nori ** , B. Brancato<br />

***<br />

Dipartimento di Patologia Umana ed Oncologia, Azienda<br />

Ospedaliera Universitaria Careggi, Firenze; * U.O. Prevenzione<br />

secondaria screening, CSPO Firenze; ** S.O.D. Diagnostica<br />

Senologica, Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi,<br />

Firenze; *** U.O. Senologia, CSPO Firenze<br />

La vacuum-assisted needle core biopsy VANCB sta assumendo<br />

un ruolo cruciale nell’inquadramento della patologia<br />

mammaria e sta in parte sostituendo la FNAC come<br />

prima modalità di diagnosi pre-operatoria nelle lesioni precliniche,<br />

in modo particolare nei casi di pattern mammografico<br />

costituito dalla presenza di sole microcalcificazioni.<br />

L’utilizzo della VANCB in sostituzione della FNAC nelle microcalcificazioni<br />

appare giustificata in considerazione di vari<br />

fattori: più elevati livelli di sensibilità e specificità; minori prelievi<br />

inadeguati, minori lesioni dubbie e sospette, quest’ultimo<br />

dato ha portato ad una riduzione di interventi chirurgici per patologia<br />

benigna. Inoltre, il vantaggio della core biopsy CB in<br />

generale, sia di tipo convenzionale che “vacuum-assisted”,<br />

rispetto alla FNAC, è che consente di diagnosticare un carcinoma<br />

in situ o invasivo con l’opportunità di pianificare il trattamento<br />

terapeutico in fase pre-operatoria.<br />

I limiti della VANCB, legati essenzialmente al fatto che si<br />

tratta di un campionamento parziale, emergono soprattutto<br />

nei casi in cui venga diagnosticata una proliferazione<br />

epiteliale atipica di tipo duttale o un carcinoma duttale in situ<br />

DCIS. In riferimento alla proliferazione epiteliale atipica di<br />

tipo duttale, numerosi studi hanno dimostrato un certo grado<br />

di discordanza fra la diagnosi su VANCB e la diagnosi definitiva<br />

su biopsia chirurgica; così come la diagnosi di DCIS su<br />

VANCB non può escludere la presenza di carcinoma invasivo<br />

sulla biopsia chirurgica per la limitatezza del campionamento<br />

della lesione. I dati di sottostima, riportati in letteratura,<br />

variano dall’11% al 35% per la proliferazione epiteliale<br />

atipica di tipo duttale e dal 5% al 19% per il DCIS.<br />

L’esperienza del gruppo fiorentino che lavora in ambito<br />

senologico ci ha consentito di mettere a confronto la metodica<br />

della CB convenzionale con la VANCB su due diverse casistiche<br />

in totale circa 2000 casi di microcalcificazioni al fine<br />

di valutarne la performance in termini di sottostima con riferimento<br />

in particolare alla proliferazione epiteliale atipica di<br />

tipo duttale ed al DCIS. I 49 casi di proliferazione atipica di<br />

tipo duttale diagnosticati su CB con ago da 14 G hanno evidenziato<br />

una sottostima complessiva DCIS + carcinoma invasivo<br />

nel 59,3% dei casi. Gli 84 casi di proliferazione atipica<br />

di tipo duttale diagnosticati mediante VANCB hanno evidenziato<br />

una sottostima complessiva DCIS + carcinoma invasivo<br />

nel 34,5% dei casi.<br />

I 43 casi di DCIS diagnosticati su CB con ago 14G sono<br />

risultati carcinomi invasi su biopsia chirurgica nel 30,2% dei<br />

casi, mentre i 446 casi di DCIS su VANCB sono risultati carcinomi<br />

invasivi nel 18,2% dei casi.<br />

GIORNATA SIAPEC-IAP DI CITOLOGIA DIAGNOSTICA<br />

In conclusione la VANCB evidenzia una minore sottostima di<br />

DCIS e/o carcinoma invasivo nei casi diagnosticati come<br />

proliferazione epiteliale atipica di tipo duttale e di carcinoma<br />

invasivo nei casi diagnosticati come DCIS.<br />

Bibliografia<br />

European Working Group on Breast Screening Pathology. Quality assurance<br />

guidelines for pathology. In: Perry N, Broeders M, de Wolf C,<br />

et al., eds. European guidelines for quality assurance in breast cancer<br />

screening and diagnosis. Fourth Ed. Belgium: European Communities<br />

2006, p. 221-311.<br />

Ciatto S, Houssami N, Ambrogetti D, Bianchi S, Bonardi R, Brancato B,<br />

et al. Accuracy and underestimation of malignancy of breast core<br />

needle biopsy: the Florence experience of over 4000 consecutive biopsies.<br />

Breast Cancer Res Treat 2007;101:291-7.<br />

Citologia agoaspirativa in LBC favorevole<br />

S. Rossi, G. Braghiroli * , S. Immovilli * , A. Carantoni * , C.<br />

Cavicchi * , A.L. Delazer * , M.D. Beccati *<br />

Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Medicina di Laboratorio,<br />

Anatomia Istologia e Citologia Patologica; 1 Diagnostica<br />

Citopatologica, Azienda Ospedaliera Universitaria<br />

di Ferrara<br />

Tra le tecniche disponibili per l’allestimento del materiale ottenuto<br />

mediante agoaspirato, lo striscio su vetrino è sicuramente<br />

quella tradizionalmente più usata, efficace ed economica.<br />

I vetrini possono essere fissati all’aria o in alcol 95° e colorati<br />

rispettivamente con MGG o Papanicolau. È però una<br />

metodica operatore-dipendente, in ciascuna delle diverse fasi,<br />

dal trasferimento del materiale sul vetrino alla fissazione.<br />

La fissazione in fase liquida e successivo allestimento in strato<br />

sottile, con metodica Thin Prep Cytyc o Sure Path TriPath,<br />

BD, offre alcuni vantaggi rispetto allo striscio convenzionale:<br />

– tutto il materiale presente nell’ago viene trasferito nel liquido<br />

fissativo;<br />

– il materiale è immediatamente fissato con conseguente<br />

conservazione ottimale delle cellule;<br />

– riduzione di muco, emazie e flogosi sul fondo ed oscuranti<br />

gli elementi diagnostici tramite sostanze mucolitiche ed<br />

emolitiche nel fissativo e per filtrazione;<br />

– rappresentazione di tutte le componenti cellulari, disperse<br />

e con minima sovrapposizione;<br />

– minore e ben circoscritta superficie diametro massimo dell’area<br />

cm 2 e minor numero di vetrini da esaminare 1 o 2;<br />

– disponibilità di materiale di riserva, rappresentativo del<br />

campione.<br />

Le caratteristiche segnalate contribuiscono alla riduzione dei<br />

preparati inadeguati, ad una lettura più agevole e meno dispersiva<br />

anche a piccolo ingrandimento e danno la possibilità<br />

di migliorare la diagnosi tramite l’utilizzo di tests ancillari<br />

quali l’immunocitochimica, ad esempio per supportare diagnosi<br />

sospette, confermare la primitività o secondarietà di una<br />

neoplasia o la sede del prelievo.<br />

Accuratezza diagnostica. In citologia agoaspirativa della<br />

tiroide, l’applicazione della fissazione in fase liquida e dell’allestimento<br />

in strato sottile sembra dare promettenti risultati<br />

in termini di sensibilità, specificità e valore predittivo.<br />

Abbiamo confrontato, in una casistica di 555 agoaspirati di<br />

tiroide, sotto guida ecografica, consecutivi, l’accuratezza diagnostica<br />

su striscio convenzionale SC, fissato all’aria e colorato<br />

con MGG, con quella su preparati in strato sottile Thin<br />

Prep TP ottenuti dal materiale residuo nell’ago dopo l’esecuzione<br />

degli strisci split-sample. Ove possibile, è stato ese-

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