Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
POSTERS<br />
sted the hypothesis whether FDC tumor cells sustain this recruitment<br />
via CXCL13.<br />
Methods. Nine case of FDC sar (5 nodal and 4 extranodal) and<br />
a cohort of epithelial and stromal neoplasms potentially mimicking<br />
FDC sar (63 cases) were selected from two independent<br />
institutions. Formalin-fixed, paraffin-embedded tissue<br />
sections were tested for the expression of CXCL13 (clone<br />
79018, R&D) and CXCR5 (clone 51505, R&D) by immunohistochemistry.<br />
mRNA expression of CXCL13 and CX-<br />
CR5 was quantitated by qRT-PCR and localized by in situ<br />
hybridization techniques.<br />
Results. On histology, FDC sar tumor cells showed a classical<br />
spindle or epithelioid shape and formed fascicles exhibiting<br />
storiform and whorl pattern. A confirmatory phenotype was<br />
obtained using a panel of widely recognized FDC markers<br />
(CD21, CD23, CD35, CAN.42, EGF-R, Clusterin, Podoplanin);<br />
in two cases electron microscopy demonstrated desmosomes.<br />
Intratumoral lymphocytes were commonly found and<br />
represented by variable mixture of CD20 + B-cell and CD3 + Tlymphocytes.<br />
The FDC sar neoplastic cells consistently and<br />
strongly expressed the CXCL13 at protein and mRNA level.<br />
In the large majority of FDC sar mimickers, no reactivity for<br />
CXCL13 was observed. Abundant expression of CXCR5 was<br />
observed in the peritumoral and intratumoral lymphoid populations.<br />
Conclusions. CXCL13 can be considered an additional tool<br />
in the diagnosis of FDC sar with high level of sensitivity and<br />
specificity. FDC sarcoma cells retain, as their normal counterpart,<br />
the expression of CXCL13 mRNA and protein. This<br />
molecule is likely to be functional in these tumors, as indicated<br />
by the recruitment of intratumoral lymphocytes expressing<br />
CXCR5.<br />
Linfoma T/NK: due localizzazioni extranodali<br />
L. Roncoroni, P.R. Billo, B. Di Marco, D. Novero * , A. Assi<br />
U.O. Anatomia Patologica, Ospedale Civile, Legnano (MI);<br />
* U.O.A.D.U. Anatomia Patologica 2, Azienda Ospedaliera<br />
“S. Giovanni Battista”, Torino<br />
Introduzione. Il linfoma T/NK extranodale “nasal type” è<br />
una malattia rara nei paesi occidentali.<br />
Presso il nostro ospedale si sono presentate all’osservazione<br />
clinica, in tempi diversi, due pazienti con localizzazioni extranodali<br />
di tale malattia.<br />
Paziente di sesso femminile di 46 anni (A), da alcuni mesi in<br />
cura per rinite allergica, che presentava alla rinoscopia<br />
neoformazione occupante le cavità nasali.<br />
Paziente di sesso femminile di 29 anni (B), da alcuni mesi insorgenza<br />
di nodulo cutaneo braccio destro curato con terapia<br />
antibiotica e steroidea, si presenta in pronto soccorso per<br />
otalgia, fotofobia, vertigini e nausea. Durante il ricovero<br />
comparsa di noduli multipli agli arti inferiori e superiori e paralisi<br />
del VII nervo cranico destro.<br />
Metodi. Pervengono alla nostra osservazione: frammenti<br />
multipli della neoformazione nasale della paziente A e losanga<br />
di cute e sottocute della paziente B.<br />
I campioni istologici pervengono immersi in formalina in appositi<br />
contenitori, vengono descritti, sezionati e processati<br />
secondo le metodiche routinarie, e successivamente allestiti i<br />
preparati istologici.<br />
Valutate le sezioni in ematossilina-eosina si richiedono le<br />
reazioni immunoistochimiche necessarie per la tipizzazione<br />
delle lesioni: CD3, CD20, CD4, CD8, CD56, MIB-1, CD5,<br />
209<br />
TA1, TdT. In altri centri è stata eseguita la ricerca di Epstein-<br />
Barr virus mediante metodica molecolare.<br />
Risultati. I preparati istologici della paziente A hanno mostrato<br />
un infiltrato linfoide costituito prevalentemente da<br />
linfociti T di medie dimensioni ed ampio citoplasma, infiltranti<br />
le pareti vascolari causandone la necrosi. Tale popolazione<br />
neoplastica risultava immunoreattiva al CD3, CD4,<br />
CD56; EBV non valutabile.<br />
I preparati istologici della paziente B presentavano un infiltrato<br />
linfoide T più marcato in sede dermica profonda e sottocutanea<br />
costituito da cellule monomorfe di medie dimensioni,<br />
immunoreattive al CD3, TIA1; EBV positivo.<br />
Discussione. Il riscontro nell’arco di alcuni mesi di due localizzazioni<br />
extranodali della stessa rara patologia linfoproliferativa<br />
ci ha motivato a rivedere la letteratura e l’incidenza<br />
di questo linfoma nella popolazione.<br />
Bibliografia<br />
Willemze R, et al. Blood 2005;105:3768-85.<br />
Pagano L, et al. Ann Oncol 2006;17:794-800.<br />
Pathology & Genetics Tumours of Haematopoietic and Lymphoid Tissues<br />
(WHO, 2001).<br />
Linfoma non Hodgkin primitivo dell’ovaio:<br />
riscontro occasionale<br />
F. Di Nuovo, P. Uboldi, M. Spinelli<br />
Dipartimento di Patologia A.O. “G. Salvini”, Servizio di<br />
Anatomia e Istologia Patologica, Ospedale “S. Corona”,<br />
Garbagnate Milanese, Milano<br />
Introduzione. I linfomi non Hodgkin primitivi dell’ovaio sono<br />
estremamente rari, mentre la localizzazione ovarica, frequentemente<br />
bilaterale, in corso di linfoma sistemico è più<br />
frequente e rappresenta l’evento tardivo di una malattia linfonodale<br />
disseminata. Riportiamo un caso la cui diagnosi, del<br />
tutto incidentale, è stata effettuata a seguito di isteroannessiectomia<br />
totale, bilaterale.<br />
Materiali. Donna di 57 anni, con familiarità materna per<br />
linfoma, viene sottoposta ad intervento chirurgico per asportazione<br />
di leiomiomi multipli del corpo uterino. L’esame macroscopico<br />
del campione operatorio evidenziava in corrispondenza<br />
dell’ovaio destro una formazione ovalare grigiastra,<br />
a margini netti, di 1,2 cm di diametro massimo. Indenne<br />
appariva l’ovaio di sinistra.<br />
Risultati. Microscopicamente la neoformazione ovarica era<br />
costituita da una proliferazione di cellule per lo più disposte<br />
in filiere, variamente orientate, di dimensioni medio-grandi,<br />
con citoplasma discretamente rappresentato, basofilo al<br />
Giemsa. I nuclei erano ipercromici con cromatina azzollata,<br />
nucleoli evidenti, occasionalmente multipli e addossati alla<br />
membrana nucleare. Si osservavano, inoltre, focolai di necrosi,<br />
indice mitotico pari a 4 mitosi per 2 mm, e indice di<br />
proliferazione (Mib1) elevato. La neoformazione appariva<br />
priva di capsula, ma ben circoscritta e delimitata dal parenchima<br />
circostante, tuttavia, a forte ingrandimento, alcuni elementi<br />
cellulari sfioccavano delicatamente nel restante parenchima<br />
ovarico. La popolazione cellulare testata immunoistochimicamente<br />
era positiva per LCA e CD20, mentre non ha<br />
mostrato immunoreattività per i seguenti marcatori linfoidi:<br />
CD3, CD5, CD10, CD23, CD34, Bcl2, MPO, MT1. Negativi<br />
sono risultati tutti i marcatori immunoistochimici epiteliali e<br />
germinali. Sulla base dei dati clinico-strumentali, morfologici<br />
ed immunoistochimici è stata formulata diagnosi, secondo