Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
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POSTERS<br />
di cellule con caratteristiche morfologiche e immunoistochimiche<br />
sovrapponibili a quelle della componente in situ lobulare<br />
pleomorfa.<br />
Le cellule di Paget in entrambi i casi mostravano il seguente<br />
assetto immunofenotipico: negatività per caderina E ed<br />
HER2; positività per il recettore degli estrogeni e del progesterone,<br />
citocheratina 7 ed EMA.<br />
Conclusioni. La diagnosi differenziale in questi due casi deve<br />
essere posta con un MPD da CDIS; tuttavia la morfologia<br />
delle cellule di Paget, l’assenza di carcinoma duttale in situ e<br />
invasivo (nel caso 1), la cancerizzazione dei dotti galattofori<br />
da parte del carcinoma lobulare (nel caso 2), la negatività per<br />
HER2 e caderina E e la positività per i recettori ormonali<br />
supportano la diagnosi di MPD da carcinoma lobulare in situ.<br />
Viste le basse atipie citologiche le cellule di tipo lobulare<br />
in MPD potrebbero essere confuse con le cellule di Toker che<br />
risiedono normalmente in tale sede e che risultano CK7 e caderina<br />
E positive.<br />
Bibliografia<br />
1 Sahoo S, et al. Arch Pathol Lab Med 2002;126:90-2.<br />
Miofibroblastoma della mammella:<br />
descrizione di un caso<br />
G. Ingravallo, A. Cimmino, A. Napoli, M.A. Bruno * , A.<br />
Colagrande, C. Giardina<br />
Dipartimento di Anatomia Patologica, Università-Policlinico<br />
di Bari; * Servizio di Anatomia Patologica, ASL Matera-4<br />
Introduzione. Il miofibroblastoma (MFB) della mammella è<br />
una neoplasia benigna dei tessuti molli, con maggiore incidenza<br />
nell’uomo anziano. Lesioni con morfologia e immunofenotipo<br />
simili al MFB mammario possono essere osservate anche<br />
in sedi extramammarie, soprattutto nella regione inguinale.<br />
Metodi. Uomo di 67 anni con nodulo mammario palpabile<br />
del diametro di circa 1 cm, mobile osservato da alcuni mesi.<br />
Non erano presenti alterazioni cutanee né linfoadenopatie regionali.<br />
Il paziente fu sottoposto ad agoaspirazione eco-giudata<br />
del nodulo.<br />
Risultati. L’esame citologico si presentava ricco in cellule<br />
prevalentemente di tipo fusato sia riunite in clusters che disperse,<br />
con frequenti dismorfie e dismetrie nucleari. Il giudizio<br />
conclusivo fu: positivo per malignità (C5). In base a ciò,<br />
il paziente fu sottoposto a mastectomia.<br />
Il tumore appariva come un nodulo ben circoscritto del diametro<br />
di 1,2 cm.<br />
Esame istologico: la lesione circoscritta, non capsulata, era<br />
costituita da cellule prevalentemente fusate disposte in fascetti<br />
con aspetti a palizzata suggestivi per un neurinoma. Le<br />
cellule in prevalenza avevano nuclei allungati con cromatina<br />
finemente dispersa e rari nucleoli. Tra queste erano, inoltre,<br />
presenti cellule con nuclei grandi e con un elevato grado di<br />
pleomorfismo. Si osservava una ricca componente vascolare<br />
con diffusa fibrosi perivascolare. Assenti le figure mitotiche.<br />
Nella lesione mancavano strutture ghiandolari mammarie.<br />
Immunoistochimica: il tumore mostrava diffusa positività per<br />
vimentina, CD99, bcl2 e recettori estrogenici, focale positività<br />
per actina muscolo liscio e CD34; risultava negativo per<br />
citocheratine, EMA e proteina S-100. Viene posta diagnosi di<br />
MFB mammario.<br />
Conclusioni. Il MFB mammario appartiene al gruppo di neoplasie<br />
a cellule fusate costituite da una popolazione cellulare<br />
Vimentina+/CD34+ al quale appartengono anche il fibroma,<br />
265<br />
il tumore stromale miogenico, il tumore fibroso solitario e il<br />
lipoma a cellule fusate. In questo caso la presenza di atipie<br />
cellulari, rilevate anche all’esame citologico, ha portato ad<br />
“overtreatment” chirurgico della lesione.<br />
L’aspetto istologico di questa ha posto problemi di d.d. in<br />
primo luogo con il neurinoma, ed anche, con le altre neoplasie<br />
a cellule fusate. Questi, pur mostrando un vario grado di<br />
eterogeneità morfologica e immunofenotipica, hanno un<br />
comportamento biologico benigno. Essenziale è la d.d. dal<br />
carcinoma a cellule fusate e dalla fibromatosi localmente aggressiva.<br />
“Matrix-producing carcinoma” con necrosi<br />
centrale: descrizione di un caso<br />
A. Festa, P. Cossu Rocca, F. Pili, M. Contini, A. Mura, N.<br />
Caragliu * , V. Marras, G. Massarelli<br />
Istituto di Anatomia ed Istologia Patologica, Università di<br />
Sassari; * Servizio di Radiologia, Ospedale Conti, Sassari<br />
Introduzione. Il “matrix-producing” carcinoma (MPC) è<br />
una rara variante di carcinoma metaplasico eterologo della<br />
mammella caratterizzato da una transizione diretta tra la<br />
componente carcinomatosa e la matrice cartilaginea/ossea,<br />
senza una componente intermedia a cellule fusate od osteoclastica;<br />
inoltre, la componente carcinomatosa può esprimere<br />
un immunofenotipo mioepiteliale. La presenza di necrosi<br />
centrale è già stata descritta da Wargotz et al. nel 1989 in<br />
un’ampia serie di MPC. Recentemente, è stata individuata<br />
una nuova entità, denominata “carcinoma duttale infiltrante<br />
ad alto grado con ampia area centrale acellulata”, caratterizzata<br />
da un fenotipo basalioide-mioepiteliale e da necrosi centrale<br />
che occupa più del 30% della massa neoplastica. Tale<br />
entità mostra pertanto forti similitudini con il MPC, per<br />
quanto si differenzi in termini prognostici.<br />
Metodi. Il caso è relativo ad una paziente di 68 anni sottoposta<br />
a mastectomia totale sinistra con linfadenectomia per la<br />
presenza di due noduli palpabili, di 1 cm ed 1,5 cm, localizzati<br />
rispettivamente in sede subareolare e nel QII, mammograficamente<br />
radiopachi e a margini circoscritti, risultati positivi<br />
per malignità all’esame citologico.<br />
Risultati. L’istologia mostra due neoformazioni nodulari,<br />
circoscritte, caratterizzate da un’area periferica costituita da<br />
una proliferazione solida di elementi atipici in continuità<br />
con una componente condroide a stroma mixoide. L’area<br />
centrale appare ampiamente necrotica. I linfonodi esaminati<br />
sono risultati negativi. Le analisi immunoistochimiche<br />
hanno evidenziato diffusa positività negli elementi neoplastici<br />
per CK7, EMA, S100 e focale per e-cadherin, actina,<br />
calponina, CD10, p63, CK5/6. Negativi i recettori ormonali<br />
e Her2.<br />
Conclusioni. Il nostro caso mostra morfologia ed immunofenotipo<br />
compatibili con un MPC e si caratterizza per l’inusuale<br />
presenza di due distinti foci neoplastici. La presenza di ampia<br />
necrosi centrale e l’espressione di markers mioepiteliali<br />
sono peraltro caratteristici anche del carcinoma ad alto grado<br />
con area centrale acellulata, che viene però associato ad una<br />
prognosi infausta per l’elevata incidenza di metastasi cerebrali<br />
o polmonari. Nel nostro caso, a distanza di 3 anni dall’intervento,<br />
la paziente non ha mostrato ripresa di malattia.<br />
È auspicabile la raccolta di una più ampia casistica di tali lesioni,<br />
in modo da definire ulteriori criteri morfologici ed immunofenotipici<br />
distintivi che ne consentano un corretto inquadramento<br />
clinico-patologico.