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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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PATHOLOGICA 2007;99:287-288<br />

Problematiche correlate al management<br />

Contributo integrato della FNA e della<br />

microbiopsia mammaria nella gestione delle<br />

donne con anomalie rilevate in corso di<br />

screening mammografico: l’esperienza nel<br />

2006 a Trieste<br />

F. Zanconati, D. Bonifacio, M. Di Napoli, S. Dudine, F.<br />

Frezza * , C. Gasparini * , E. Isidoro, F. Martellani, A. Romano,<br />

D. Sarcinella, I. Schiavon, L. Ulcigrai, M. Tonutti * ,<br />

L. Di Bonito<br />

U.C.O. di Citodiagnostica ed Istopatologia e * U.C.O. di Radiologia,<br />

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti”,<br />

Università di Trieste<br />

L’avvio del programma regionale di screening mammografico<br />

ha determinato anche a Trieste un incremento delle lesioni<br />

radiologicamente dubbie e sospette, con conseguente necessità<br />

di approfondimenti cito-istologici. 598 pazienti sono<br />

state richiamate al II livello (tasso di richiami del 7%) e di<br />

queste, 199 selezionate per ulteriori indagini cito-istologiche.<br />

In considerazione della consolidata collaborazione tra radiologo<br />

e patologo, si è preferito l’approccio con citologia agoaspirativa<br />

(FNA) in tutti i casi in cui il reperto mammografico<br />

era identificabile anche in ecografia (153 pazienti per complessivi<br />

176 noduli), limitando l’utilizzo del VAB ai soli casi<br />

con lesioni mammografiche che rendevano necessaria la guida<br />

radiostereotassica (58 pazienti). Il ricorso al prelievo con<br />

tru-cut sotto guida ecografica è stato molto limitato: per 15<br />

pazienti il prelievo microistologico era stato richiesto per una<br />

definizione morfologica dopo citologia inadeguata (C1) o sospetta<br />

(C4) oppure per i casi C5 da trattare con chemioterapia<br />

neoadiuvante. Solo in 4 pazienti il tru-cut non era stato<br />

preceduto da una FNA. La distribuzione dei noduli sottoposti<br />

a FNA, tru-cut e VAB suddivisi per categorie diagnostiche<br />

ed il corrispondente quadro radiologico sono riportati nella<br />

tabella seguente.<br />

L’esame citologico, eseguito su 176 noduli, ha consentito di<br />

definire in maniera conclusiva 131 lesioni (C2 o C5), mentre<br />

il tru-cut ha recuperato 8 lesioni benigne (di cui 1 C1, 5 C3 e<br />

2 C0) ed 8 maligne (tra cui 5 C4 e 2 C0).<br />

L’approccio con VAB è stato riservato ai casi di microcalcificazioni<br />

o distorsioni mammografiche per le quali non esisteva<br />

un corrispettivo ecografico da utilizzare quale guida per<br />

il prelievo (E0-1, 54 casi) oppure nei rari casi di lesioni con<br />

citologia benigna discrepante con il quadro radiologico o inadeguata.<br />

Nella nostra esperienza la FNA si è rivelata lo strumento migliore<br />

per l’approfondimento delle lesioni da screening evidenziabili<br />

all’ecografia. L’utilizzo di tale metodica non esclude comunque<br />

di ricorrere ad un approfondimento di tipo microistologico<br />

in casi selezionati. L’esame VAB è da riservare ai soli casi<br />

con quadro ecografico negativo in presenza di distorsioni parenchimali<br />

o di microcalcificazioni dubbie o sospette.<br />

Il programma di sostegno al Dipartimento di<br />

Anatomia Patologica del Beit Jala Hospital di<br />

Betlemme, territori autonomi palestinesi:<br />

bilancio del primo anno di attività<br />

S. Guzzetti, E. Ferrero, E. Petretto, T. Zanin, P. Giovenali<br />

Associazione “Patologi oltre Frontiera” ONG, Progetto Beit<br />

Jala<br />

Introduzione. Nel luglio 2006 l’associazione “Patologi oltre<br />

Frontiera” ONG in collaborazione con la Cooperazione Italiana<br />

allo Sviluppo, con il Programma delle Nazioni Unite per lo<br />

Sviluppo (UNDP) e con la Provincia di Venezia, ha intrapreso<br />

un programma di riorganizzazione del Dipartimento di Anatomia<br />

Patologica del Beith Jala Hospital di Betlemme; tale programma<br />

rientra in un più vasto progetto gestito da UNDP il cui<br />

obiettivo è fare del Beit Jala Hospital un polo oncologico per<br />

l’area dei Territori Autonomi Palestinesi a sud di Gerusalemme.<br />

Metodi. Al Dipartimento lavorano attualmente un tecnico di<br />

laboratorio residente e un patologo consulente con una buona<br />

autonomia diagnostica. A partire dal luglio 2006 sono state<br />

programmate brevi missioni dall’Italia della durata di due settimane<br />

per un patologo ed un tecnico di laboratorio volontari.<br />

Ciascuna missione aveva lo scopo di intervenire in settori specifici<br />

delle attività del Dipartimento per migliorarne sia gli<br />

FNA R1-3/E1-3 R3/E4-5 R4-5/E2-3 R4-5/E4-5 R1/E4-5<br />

C1 5 4<br />

C2 41 6 4 2<br />

C3 11 2 1 4<br />

C4 3 1 2 12<br />

C5 1 4 2 68 3<br />

VAB R1-3/E1-3 R3/E4-5 R4-5/E2-3 R4-5/E4-5 R4-5/E0-1<br />

B2 8 1 1 26<br />

B3-4 6<br />

B5 2 14<br />

TRU-CUT R1-3/E1-3 R3/E4-5 R4-5/E2-3 R4-5/E4-5 R4-5/E0-1<br />

B1 1<br />

B2 6 1 1<br />

B4 1 1<br />

B5 8

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