13.06.2013 Views

Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

146<br />

Toker cells of the breast. Morphological and<br />

immunohistochemical findings in 40 cases<br />

L. Di Tommaso, G. Franchi, A. Destro, F. Broglia, D. Rahal,<br />

M. Roncalli<br />

Department of Pathology, School of Medicine, University of<br />

Milan, Humanitas Clinical Institute, Rozzano, Milan, Italy<br />

Toker cells (TC) are epithelial cells with clear cytoplasm usually<br />

free of cytologic atypia localised within the nipple epidermis.<br />

Rarely they can be numerous and atypical requiring<br />

a careful distinction from malignant cells of Paget’s disease<br />

(PD). Purpose of this paper is to better define the incidence<br />

of these atypical TC and to investigate phenotypic markers<br />

helpful in the differential diagnosis with PD.<br />

Forty cases of TC were retrospectively identified within the<br />

nipples of 390 patients (10.2%) who underwent complete<br />

breast mastectomy. Most TC [24 cases (60%)] were cytologically<br />

benign, disappearing after a few consecutive sections<br />

(“normal TC”). In 11 cases (27.5%) TC were more numerous<br />

and persistent on serial sections, still retaining bland cytological<br />

features (“hyperplastic TC”). In 5 cases (12.5%) hyperplastic<br />

TC also resulted cytologically atypical (“hyperplastic,<br />

atypical TC”). TC were ER+ (25/25); PgR+ (19/22);<br />

HER2/NEU+ (5/20, mostly detectable in hyperplastic, atypical<br />

cells); CD138- (18/19); CK7/EMA+ (14/14); p63-<br />

(14/14); p53- (14/14). By contrast, cells of PD, studied for<br />

comparison, were ER-(6/10); PgR- (7/10); HER2/NEU+<br />

(9/10); CD138+ (7/10); EMA/CK7+ (10/10); p63- (10/10);<br />

p53+ (6/10).<br />

TC are abortive mammary cells, able to proliferate and, in<br />

10% of the cases, atypical. The combined use of CD138/p53<br />

is the most useful tool in the differential diagnosis of atypical<br />

clear cells of the nipple, being negative in TC and positive<br />

in PD.<br />

Una firma a 5 geni identifica i casi di<br />

carcinoma polmonare non-microcitoma ad<br />

elevato rischio di progressione<br />

A. Pasanen, S. Scarpino, E. Duranti, C. Pompili, R. Erino,<br />

G. Natoli, P. Marchetti, L. Ruco<br />

U.O.C. di Anatomia Patologica, di Chirurgia Toracica e di<br />

Oncologia Medica, Ospedale “Sant’Andrea”, Università di<br />

Roma “La Sapienza”<br />

Introduzione. Il 70% circa dei carcinomi polmonari non a<br />

piccole cellule (NSCLC) diagnosticati al primo stadio guariscono<br />

completamente dopo l’intervento chirurgico di lobectomia;<br />

il 30% dei casi va incontro a progressione di malattia<br />

causando la morte del paziente. Attualmente non disponiamo<br />

di marcatori prognostici predittivi che consentano di distinguere<br />

i due gruppi. In un recente studio effettuato da Chen<br />

et al. 1 sono stati individuati 5 geni (“five-gene signature”)<br />

espressi nell’ambito del tessuto tumorale che sono strettamente<br />

correlati con la sopravvivenza dei pazienti e con il rischio<br />

di recidiva di malattia. Nel presente lavoro abbiamo utilizzato<br />

l’analisi della “five-gene signature” proposta da Chen<br />

per valutare la sua efficacia come fattore prognostico predittivo<br />

in un gruppo di 27 casi di NSCLC stadio I con followup<br />

medio di 33 mesi.<br />

Metodi. Nell’ambito di una collezione di 160 frammenti di<br />

NSCLC, congelati in azoto liquido e conservati a -80 °C fino<br />

FREE PAPERS<br />

all’utilizzazione, 27 campioni erano riferibili a pazienti al I<br />

stadio (IA n = 16; IB n = 11) con follow-up disponibile; il<br />

materiale congelato è stato sezionato e colorato con E&E per<br />

valutare la qualità del tessuto, l’estensione della presenza<br />

della neoplasia, la presenza di necrosi, l’entità della reazione<br />

desmoplastica e dell’infiltrato infiammatorio. L’RNA totale è<br />

stato isolato utilizzando il kit di estrazione Trizol reagent (Invitrogen).<br />

I livelli di espressione dei geni STAT1, ERBB3,<br />

LCK, MMD e DUSP6 sono stati valutati mediante una analisi<br />

Real Time Pcr con specifici TAQMAN probes e primers.<br />

L’espressione dei singoli geni è stata quantificata in relazione<br />

all’espressione del gene di controllo TBP (TATA-box-binding<br />

protein). I livelli di espressione dei cinque geni analizzati<br />

sono stati utilizzati per costruire un albero decisionale a tre<br />

rami (decision tree model). Il software Avadis (Strand Genomic)<br />

è stato utilizzato per classificare i pazienti in due<br />

gruppi, a basso (L) ed alto rischio (H) di progressione di<br />

malattia sulla base dell’albero decisionale.<br />

Risultati. L’analisi dei livelli di espressione dei 5 geni studiati<br />

ci ha permesso di classificare 16 dei 27 pazienti come a<br />

basso rischio, e 11 pazienti come ad alto rischio. L’analisi del<br />

follow-up ha dimostrato che nel periodo di osservazione si<br />

sono verificati 4 decessi nel gruppo ad alto rischio e nessuno<br />

nel gruppo a basso rischio (p = 0,005). L’analisi comparativa<br />

di alcuni parametri, quali età, sesso, tipo istologico del tumore,<br />

ed intensità di infiltrato infiammatorio e reazione stromale<br />

non ha dimostrato differenze significative tra i due<br />

gruppi. Attualmente stiamo estendendo lo studio a 50 campioni<br />

di NSCLC stadio II.<br />

Conclusioni. I nostri risultati indicano che la “five-gene signature”<br />

proposta dal gruppo di Chen può costituire uno strumento<br />

efficace per identificare un gruppo di pazienti con<br />

NSCLC ad elevato rischio di progressione di malattia.<br />

Bibliografia<br />

1 Chen et al. NEJM 007;356:11-20.<br />

Espressione delle chinasi fosfo-Aurora A e<br />

Aurora B nei tumori uroteliali della vescica<br />

F. Sanguedolce, G. Pannone, S. Tortorella, M.C. Pedicillo,<br />

P. Bufo<br />

Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Sezione di Anatomia<br />

Patologica, Università di Foggia, Italia<br />

Introduzione. Aurora A e B sono enzimi serina/treonina chinasici<br />

della famiglia Aurora; entrambi svolgono ruoli essenziali<br />

nella evoluzione dell’evento mitotico, attraverso la formazione<br />

del fuso, la segregazione dei cromosomi (Aurora A),<br />

la separazione dei centrosomi e la citochinesi (Aurora B).<br />

La loro iperespressione ha come effetto l’instabilità cromosomica,<br />

ed è stata messa in relazione con l’insorgenza e la<br />

progressione neoplastica.<br />

Metodi. Sono stati esaminati 60 casi di tumori uroteliali papillari<br />

e non papillari della vescica, diagnosticati in base alla<br />

classificazione ISUP/WHO 1998. La nostra casistica includeva<br />

lesioni di grado variabile da G0 (papilloma) a G3<br />

(carcinoma ad alto grado di malignità), e con livello di infiltrazione<br />

da pTa (non infiltrante) a pT2 (infiltrante la tonaca<br />

muscolare). Sono state condotte indagini immunoistochimiche<br />

utilizzando gli anticorpi anti-fosfo Aurora A<br />

(T288, rabbit polyclonal, Bethyl Labs.) e anti Aurora B<br />

(NB100-294, rabbit polyclonal, Novus Biologicals) con

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!