Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore
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PATHOLOGICA 2007;99:256-265<br />
A lipid-rich basal-type breast carcinoma: case<br />
report<br />
S. Russo, F.M. Maiello, D. Coppola, P. Vinaccia, F. Baldassarre,<br />
A. Siciliano, G. Pisani, G. Teta, G. Battista<br />
Ospedale dei Pellegrini, Napoli<br />
We report a case of a breast carcinoma that is morphologically<br />
and histochemically looking-like a “lipid-rich” carcinoma<br />
but from a immunohistochemical point of view we could<br />
call it a “basal-type” carcinoma. The tumour occurred in a female<br />
patient of 73 years and presented as a 2 cm mass of the<br />
right breast showing a short clinical history. The patient submitted<br />
a FNAB and a mastectomy with lymphadenectomy.<br />
The lesion did not present axillary lymph node metastases.<br />
The tumour presented with cytological and histological features<br />
of an invasive lipid-rich breast carcinoma. Since it was<br />
a triple negative we performed an immunostaining for c-kit,<br />
EGFR and molecular high weight cytokeratins that resulted<br />
diffusely and intensely positive. We interpret this reactivity<br />
as a basal-type phenotype. Since recent literature suggests<br />
the existence of two distinct groups of breast neoplasia, luminal<br />
and basal, with different behaviour and therapy responsiveness,<br />
the relevance of this case would lye in its clinical<br />
and therapeutic implications.<br />
Miofibroblastoma di mammella maschile:<br />
descrizione di un caso<br />
S. Ardoino, L. Caliendo, A. Dellachà, C.E. Marino, A. Pastorino,<br />
E. Venturino<br />
Ospedale “S. Paolo”, ASL2 Savonese<br />
Introduzione. Il miofibroblastoma è un raro tumore benigno<br />
a cellule fusate dello stroma mammario, radiologicamente<br />
solido circoscritto, omogeneo e privo di calcificazioni. È<br />
considerato derivare da miofibroblasti per caratteri immunofenotipici<br />
ed ultrastrutturali; peraltro criteri clinici, macromicroscopici,<br />
immunofenotipici e citogenetici lo assimilano<br />
ad altre neoplasie (lipoma a cellule fusate, tumore fibroso solitario),<br />
per cui è stato proposto il termine comprensivo di<br />
“tumore a cellule fusate benigno” che raggruppi lesioni che<br />
derivano da una presunta cellula staminale comune CD34+.<br />
Metodi. Uomo di 80 anni con 2 noduli della mammella sinistra<br />
comparsi dopo 13 anni dall’asportazione di miofibroblastoma<br />
della mammella destra; l’agobiopsia ecoguidata ha dimostrato<br />
neoplasie a cellule fusate analoghe a quella precedentemente<br />
esaminata in altro ospedale. Il materiale operatorio<br />
era costituito da tessuto mammario di 7,5 x 6 x 1,8 cm,<br />
con cute di 4 x 0,6 cm e 2 noduli biancastri tondeggianti circoscritti<br />
di 1,5 x 1 cm e 0,9 x 0,8 cm, distanti tra loro 2 cm.<br />
Il campione è stato fissato in formalina neutra tamponata, incluso<br />
in paraffina ed esaminato su sezioni di 5 µ, colorate con<br />
EE; sono state allestite colorazioni immunoistochimiche: vimentina,<br />
actina, desmina, CD34, CD99, S100, HMB45.<br />
Risultati. La microscopia ha dimostrato 2 neoplasie analoghe,<br />
parzialmente circoscritte da sottile capsula fibrosa, costituite<br />
da cellule fusate ad ampio citoplasma debolmente eosinofilo,<br />
nucleo chiaro, monomorfo, disposte in fasci, delimi-<br />
Patologia mammaria<br />
tati da esili bande collagene, con accrescimento espansivo<br />
nel tessuto adiposo. L’immunofenotipo è risultato: vimentina+,<br />
actina+, desmina+, CD34+, CD99+, S100-, HMB45-.<br />
Conclusioni. I caratteri morfologici ed immunofenotipici<br />
delle lesioni corrispondono al miofibroblastoma. La peculiarità<br />
clinica del caso è data dalla rarità, dalla bifocalità della<br />
lesione e dal fatto che è insorta 13 anni dopo analoga neoplasia<br />
controlaterale. La diagnosi differenziale si pone con le<br />
lesioni a cellule fusate a comportamento biologico aggressivo<br />
(fibromatosi e tumori maligni a cellule fusate). Meno significativa<br />
la diagnosi differenziale con tumori benigni a cellule<br />
fusate, per le ragioni suddette; l’immunoistochimica e la<br />
conoscenza dei dati radiologici sono cruciali quando si valuti<br />
materiale agobioptico o agoaspirativo.<br />
Bibliografia<br />
Magro G, et al. Virch Arch 2002;440:249-60.<br />
Fattane H, et al. WHO 2003:91-2.<br />
Lesioni fibroepiteliali e papillari della<br />
mammella: confronto tra preparati citologici<br />
convenzionali ed in strato sottile<br />
L. Chiapparini, C. Scacchi, C. Casadio<br />
Unità di Citologia Diagnostica, Istituto Europeo di Oncologia,<br />
Milano, Italia<br />
Introduzione. Lo strumento ThinPrep 2000 (CYTYC) permette<br />
di recuperare quantità minime di materiale biologico<br />
con cui allestire preparati citologici in strato sottile adeguati<br />
e con cellularità ben rappresentata e ben distribuita. Nel nostro<br />
istituto abbiamo applicato questa metodica a parte del<br />
materiale ottenuto da agoaspirati mammarii.<br />
Col presente lavoro ci proponiamo di mettere a confronto i<br />
quadri citologici di lesioni fibroepiteliali e papillari negli strisci<br />
convenzionali (STR) e nei corrispondenti ThinPrep (TP).<br />
Metodi. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2006 sono stati eseguiti<br />
nel nostro istituto 2431 agoaspirati mammarii, in 429<br />
dei quali è stato allestito almeno un TP. Per 23 di questi, l’esame<br />
istologico successivo ha confermato la presenza di una<br />
lesione fibroepiteliale o papillare benigna. Gli agoaspirati sono<br />
stati eseguiti da un anatomopatologo, con ago 22 Gauge,<br />
in 2 casi sotto guida ecografica. Per ognuno sono stati strisciati<br />
due vetri (uno asciugato all’aria e colorato con May<br />
Grunwald Giemsa ed uno fissato in alcool 95% e colorato<br />
con Ematossilina/Eosina), il restate materiale è stato introdotto<br />
in 2 ml di soluzione Cytolyt (CYTYC Italia s.r.l) e la<br />
sospensione così ottenuta è stata utilizzata per allestire un TP<br />
poi colorato con colorazione di Papanicolaou.<br />
Risultati. Sono stati rivalutati i preparati citologici di 23 casi<br />
con diagnosi istologiche così distribuite: 16 fibroadenomi<br />
(69,6%), 1 tumore fillode benigno (4,4%) e 6 lesioni papillari<br />
(26%). La revisione è stata mirata a definire i criteri morfologici<br />
che distinguono i quadri citologici delle diverse lesioni<br />
e come questi siano rappresentati nei preparati in strato<br />
sottile rispetto agli strisci convenzionali. Quando la ricchezza<br />
del materiale ci ha permesso di allestire un secondo TP,<br />
questo è stato utilizzato per evidenziare l’immunoespressione<br />
di p63 da parte dei nuclei “nudi”.