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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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PATHOLOGICA 2007;99:163-171<br />

Prevalenza dell’infezione da HPV in un<br />

gruppo selezionato di pazienti confrontato<br />

con un gruppo di controllo<br />

V. Nirchio, S. Fusilli ** , R. Lipsi * , Di Taranto * , R. Antonetti *<br />

Servizio di Citopatologia, * Dipartimento di Patologia Clinica,<br />

Azienda Universitaria-Ospedaliera, OO.RR. Foggia;<br />

** Direzione Sanitaria-Statistica Epidemiologia IRCCS<br />

“Casa Sollievo Sofferenza”, S. Giovanni Rotondo<br />

Introduzione. L’Infezione da papilloma virus umano è una malattia<br />

sessualmente trasmessa e prevalente nelle giovani donne.<br />

I fattori di rischio per l’infezione, la sua incidenza e durata<br />

non sono ben note.<br />

Abbiamo voluto apportare il nostro contributo con una iniziale<br />

casistica, afferente da diversi Centri di Prelievo, le cui<br />

pazienti ci assicurano una continuità nel follow-up.<br />

Metodo. Nel periodo intercorso tra agosto 2005 e maggio<br />

2007, da una casistica di circa 4395 pap test eseguiti con lo<br />

strato sottile, abbiamo selezionato 90 pazienti, di varie fasce<br />

di età, su circa 350 pazienti a cui è stata attribuita una delle<br />

seguenti categorie del sistema Bethesda (ASCUS, AGC,<br />

ASC-H, LSIL, HSIL, Ca in situ).<br />

Le pazienti arruolate sono state sottoposte oltre che all’esame<br />

citologico cervico-vaginale su strato sottile, anche a ricerca<br />

di HPV-DNA PCR test, sul residuo materiale del Thin prep.<br />

In questo ristretto gruppo abbiamo calcolato la prevalenza<br />

dell’infezione da HPV, la frequenza dei vari ceppi, la coespressione<br />

di più ceppi virali, raffrontando i dati con una popolazione<br />

di controllo di circa 1.000 donne.<br />

Risultati. Nella popolazione studiata 86/90 dei casi selezionati<br />

(pari al 95,6%), l’HPV test è risultato negativo nel 20,9%<br />

dei casi, mentre la positività totale è stata del 79,1%.<br />

La distribuzione dei ceppi di HPV, nelle pazienti positive, è<br />

risultata nel 26,5% legata ad un ceppo di basso rischio.<br />

Le donne positive ad un ceppo di HPV ad alto rischio rappresentano,<br />

invece, il 73,5% del campione.<br />

La frequenza dei vari ceppi virali e la loro distribuzione per<br />

fasce di età, sono sovrapponibili a quelle riscontrate nel gruppo<br />

campione.<br />

La coespressione di più ceppi virali è più frequente nella fascia<br />

di età tra i 25-35 anni, ed è dovuta alla co-presenza dei<br />

ceppi HPV6-HPV16.<br />

Citopatologia<br />

Fig. 1. Prevalenza dei ceppi di HPV ad alto rischio nella popolazione studiata.<br />

In 4 pazienti si è verificata l’associazione con l’infezione da<br />

HIV.<br />

Conclusioni. Sono esaminate le cause della divergenza tra<br />

gli aspetti colposcopici-clinici e quelli di biologia molecolare<br />

nel gruppo di donne, pari al 20,9% del campione, risultate<br />

negative al Test HPV-DNA.<br />

Viene tracciata, seppure limitatamente, il decorso clinico dell’infezione,<br />

nella popolazione che ha aderito allo studio, e ne<br />

vengono sottolineate le correlazioni con altre note infezioni<br />

sessualmente trasmesse. In particolare vengono riesaminate<br />

le casistiche presenti in letteratura inerenti la protezione esercitata<br />

sull’HPV da altre infezioni sessualmente trasmesse,<br />

l’influenza dello stato ormonale, del fumo, dell’alcolismo e<br />

lo stato di progressione dell’infezione in casistiche selezionate.<br />

Bibliografia<br />

1 Si-Mohamed A, et al. J Med Virol 2005;77:430-8.<br />

2 Weiderpass E, et al. Cancer Epidemiol Biomarkers Perv 2001;10:899-<br />

901.<br />

Thyroid nodule volume reduction<br />

predictability after percutaneous ethanol<br />

injection<br />

V. Nirchio, F. Nirchio * , M. Zingrillo ** , P. Tizzani ***<br />

U.O. Citodiagnostica Az. Ospedaliera-Univ. OO.RR. Foggia;<br />

* Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale,<br />

Matera; ** Endocrinologo libero professionista, Foggia;<br />

*** Department of Pathology (P.T.), Scientific Institute, Ospedale<br />

“Casa Sollievo della Sofferenza”, S. Giovanni Rotondo<br />

Objective. To determine the effect of percutaneous ethanol<br />

injection (PEI), suppressive therapy of cold benign thyroid<br />

nodules (CBNs), on the cytology and its predictability in<br />

classifying lesions with fine needle aspiration (FNA) results.<br />

Study design. The study group consisted of 31 cold benign<br />

thyroid nodules, treated with PEI for 1 year aspirated before<br />

and while the patients were on suppressive therapy.<br />

The control group consisted of 22 patients with nodule characteristic,<br />

PEI-treatment and follow-up similar to those of the<br />

first series was used to validate the results obtained.

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