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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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POSTERS<br />

namento della strumentazione. Sistemi di questo tipo consentono<br />

di analizzare la manutenzione sotto tutti i punti di<br />

vista: migliorare la manutenzione ordinaria, ridurre quella<br />

correttiva, fornire un supporto ideale per la stesura di consuntivi<br />

e relazioni richieste dagli organi ispettivi, sia al fine<br />

della sicurezza che della qualità. Non in tutte le realtà però<br />

vi è la possibilità di rendere disponibili queste informazioni<br />

anche a professionalità diverse dai principali utilizzatori<br />

aziendali (servizi di ingegneria clinica, fornitori di service<br />

di manutenzione), quali gli operatori sanitari (medici, biologi<br />

e tecnici). In questo lavoro vengono presentate le modalità<br />

di impiego del sistema Geos Web introdotto nell’Azienda<br />

Ospedaliera “San Paolo” da circa 3 anni ed utilizzato<br />

con ottimi risultati dal personale del Servizio di Anatomia<br />

Patologica. Poter effettuare un regolare controllo della<br />

manutenzione della apparecchiature biomediche significa<br />

per l’operatore assicurarsi che la strumentazione sia sempre<br />

in perfette condizioni di lavoro e ridurre i possibili rischi di<br />

fermo macchina. Nel contesto dell’attività di laboratorio<br />

spesso non vi è spazio per inattesi fermo macchina. Quando<br />

questo accade, perdite di tempo e denaro si sommano, compromettendo<br />

la produttività. Il controllo diretto sul piano di<br />

manutenzione da parte degli operatori sanitari è quindi la<br />

migliore garanzia di performance della strumentazione.<br />

Due casi di sedi inusuali di meningiomi<br />

extracranici<br />

P. Possanzini, T. Brambilla, P. Braidotti, S. Paradisi * , L.<br />

Moneghini<br />

Università di Milano, Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico<br />

“Mangiagalli e Regina Elena”, Milano, Dipartimento di<br />

Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, e Azienda Ospedaliera<br />

“San Paolo”; * Chirurgia Maxillo-Facciale-Chirurgia Cervico-Maxillo-Facciale,<br />

I Istituto Ortopedico “Galeazzi”, Milano<br />

Il meningioma è una neoplasia tipica del sistema nervoso<br />

centrale che può manifestarsi in sede extracranica a seguito<br />

di una diffusione per contiguità o continuità. Raramente il distretto<br />

testa/collo è la sede primitiva d’insorgenza della neoplasia.<br />

All’inizio del 2006, durante l’esame intraoperatorio di due<br />

interventi di chirurgia maxillo-facciale, è stato possibile osservare<br />

due neoplasie istologicamente simili che, all’esame<br />

definitivo, sono state diagnosticate come meningiomi extracranici<br />

primitivi.<br />

Il primo caso riguardava una paziente di 39 anni con una tumefazione<br />

della regione temporale destra; il secondo caso<br />

una donna di 69 anni con una neoformazione in sede parotidea<br />

sinistra. L’esame estemporaneo intraoperatorio mostrava,<br />

in entrambi i casi, una neoformazione a crescita infiltrativa<br />

formata da linee epiteliomorfe, aggregate in spirali e lobuli,<br />

separate da fasci di cellule fusate; le cellule neoplastiche presentavano<br />

scarso polimorfismo e diffuse inclusioni nucleari.<br />

L’esame definitivo ha confermato l’origine meningea di entrambe<br />

le neoplasie; tuttavia, data l’eccezionalità del caso,<br />

abbiamo eseguito le colorazioni immunocitochimiche per<br />

l’Antigene Epiteliale di Membrana, la Vimentina, e la proteina<br />

S-100. L’esame ultrastrutturale ha inoltre evidenziato la<br />

presenza di processi citoplasmatici con complesse interdigitazioni<br />

uniti da piccoli desmosomi.<br />

La sede nel muscolo temporale di un meningioma primitivo<br />

è stata segnalata in letteratura in vari case report 1 ; al contrario,<br />

quella parotidea 2 deve considerarsi assolutamente eccezionale<br />

in quanto, a nostra conoscenza, questo è solo il secondo<br />

caso descritto fino ad ora.<br />

Bibliografia<br />

1 Thompson L, et al. Mod Pathol 2003;16:236-45.<br />

2 Wolff M, Rankow RM. Hum Pathol 1971;2:453-9.<br />

191<br />

Valutazione spertimentale in vivo di<br />

nanoparticelle lipidiche solide (NLS) come<br />

carrier di farmaci intraoculari<br />

P. Braidotti * , F. Viola ** , D. Galimberti ** , O. Pala * , P. Possanzini<br />

* , L. Moneghini *<br />

* ** Università degli Studi di Milano, Fondazione Ospedale<br />

Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, Milano<br />

* Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, e A.O.<br />

San Paolo, ** Dipartimento di Scienze Otorinolaringologiche<br />

e Oftalmologiche .<br />

La somministrazione di farmaci che devono raggiungere la<br />

retina avviene, di norma, per via sistemica; sono necessari<br />

quindi alti dosaggi che possono essere mal tollerati provocando<br />

effetti collaterali indesiderati. Con questo esperimento<br />

preliminare si vuole valutare l’uso alternativo di NLS come<br />

carrier di farmaci intraoculari. A tale scopo sono stati instillati<br />

nel sacco congiuntivale di 24 conigli pigmentati, 50 microlitri<br />

(una goccia di 25 microlitri x 2 a 60 secondi di intervallo)<br />

di NSL bianche e fluorescenti (Fluo SLN) caricate con<br />

6-cumarina senza principi attivi, in formulazione adatta alla<br />

somministrazione topica, secondo la procedura brevettata e<br />

già descritta da Nanovector s.r.l. Gli animali sono stati sottoposti<br />

in vivo ad esame biomicroscopico con lampada a fessura<br />

alla valutazione della superficie oculare e all’esame del<br />

fundus dopo 1 e 15 minuti e 1, 6 e 24 ore dalla somministrazione<br />

topica. Gli animali sono stati sacrificati (ai tempi 15<br />

minuti e 1, 6 e 24 ore) ed enucleati e i relativi tessuti oculari<br />

sottoposti ad esame istologico, ultrastrutturale e microscopico<br />

a fluorescenza.<br />

Si è successivamente proceduto a creare NLS inglobanti un<br />

farmaco cortisonico. Una sospensione di 50 microlitri (una<br />

goccia di 25 microlitri x 2 a 60 secondi di intervallo) è stata<br />

somministrata per via topica in 4 conigli pigmentati. A 2 ore<br />

dalla somministrazione gli animali sono stati sacrificati ed<br />

enucleati e i relativi tessuti oculari in studio sottoposti a<br />

dosaggio del farmaco nei tessuti in studio con HPLC.<br />

Non sono state rilevate alterazioni né istologiche né ultrastrutturali<br />

a carico dei tessuti oculari esaminati (congiuntiva,<br />

cornea, retina) dopo somministrazione per via topica di NSL<br />

senza principi attivi in formulazione adatta alla somministrazione<br />

topica. Si è inoltre accertato che le Fluo SLN sono<br />

presenti sulla cornea allo stato particellare mentre, sulla retina,<br />

danno una positività di fluorescenza con pattern diffuso.<br />

Questi studi preliminari dimostrano che le NLS possano essere<br />

utilizzate come carrier di farmaci intraoculari. Sono in<br />

corso ulteriori studi sulla biodisponibilità del farmaco nei diversi<br />

tessuti oculari.

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