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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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GLI INCONTRI IMPREVISTI AL MICROSCOPIO<br />

Bibliografia<br />

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fallopian tube: prevalence, clinical associations, and optimal strategy<br />

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8 Yanai-Inbar I, Siriaunkgul S, Silverberg SG. Mucosal epithelial proliferation<br />

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serous tumor of low malignant potential? Int J Gynecol Pathol<br />

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9 Carcangiu ML, Peissel B, Pasini B, Spatti G, Radice P, Manoukian S.<br />

Incidental carcinomas in prophylactic specimens in BRCA1 and BR-<br />

CA2 germ-line mutation carriers, with emphasis on fallopian tube lesions:<br />

report of 6 cases and review of the literature. Am J Surg Pathol<br />

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10 Medeiros F, Muto MG, Lee Y, Elvin JA, Callahan MJ, Feltmate C, et<br />

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women with familial ovarian cancer syndrome. Am J Surg Pathol<br />

2006;30:230-6.<br />

11 Carcangiu ML, Radice P, Spatti G, Gobbo M, Pensotti V, Crucianelli<br />

R. Atypical epithelial proliferation in fallopian tubes in prophylactic<br />

salpingo-oophorectomy specimens from BRCA1 and BRCA2 germline<br />

mutation carriers. Int J Gynecol Pathol 2004;23:35-40.<br />

12 Piek JM, van Diest PJ, Zweemer RP, Jansen JW, Poort-Keesom RJ,<br />

Menko FH, et al. Dysplastic changes in prophylactically removed fallopian<br />

tubes of women predisposed to developing ovarian cancer. J<br />

Pathol 2000;195:451-6.<br />

La biopsia della membrana sinoviale: valore<br />

diagnostico<br />

A. Parafioriti<br />

U.O. Anatomia Patologica, Istituto Ortopedico “Gaetano Pini”,<br />

Milano<br />

La membrana sinoviale è un tessuto connettivale specializzato<br />

che riveste il versante interno delle articolazioni diartrodiali<br />

e la superficie interna di guaine e tendini. In condizioni<br />

normali ha uno spessore variabile da 100 µm a pochi mm ed<br />

è costituita da due strati: intima sinoviale o lining e sottosinovia<br />

o regione subintimale. L’intima sinoviale normale è<br />

costituita da 1-3 strati di cellule dette sinoviociti, popolazione<br />

cellulare eterogenea per morfologia, immunofenotipo<br />

e funzioni.<br />

Il sinoviocita di tipo A, di derivazione monocita-macrofagico<br />

di origine midollare, costituisce il 30% del lining e presenta<br />

immunofenotipo caratterizzato da positività per CD68, CD14<br />

e recettore ad alta affinità per la frazione Fc delle immunoglobuline.<br />

Il sinoviocita di tipo B è un particolare fibroblasto<br />

con positività per CD55, specializzato nella produzione<br />

di acido ialuronico. Un terzo tipo di sinoviocita di<br />

tipo C, ha caratteristiche intermedie tra i due. La sottosinovia<br />

95<br />

è costituita da tessuto connettivale ricco in condroitin-4 e -6solfato<br />

e contiene una evidente rete vascolare e di terminazioni<br />

nervose.<br />

La membrana sinoviale viene coinvolta in diversi quadri patologici<br />

di competenza ortopedica e reumatologica e può essere<br />

il bersaglio di malattie articolari a carattere flogistico, di<br />

patologie infettive, pseudotumorali e neoplastiche. L’esame<br />

istologico della membrana sinoviale nel processo artritico<br />

rappresenta una fondamentale procedura diagnostica poiché<br />

offre informazioni utili sugli eventi patomorfologici in divenire<br />

che caratterizzano le diverse fasi delle malattie. La<br />

diffusione ed il perfezionamento delle tecniche bioptiche con<br />

artroscopi ad ago e quindi mini-invasive hanno rappresentato<br />

una tappa significativa nello studio del complesso microambiente<br />

articolare, permettendo l’esecuzione di biopsie<br />

sinoviali anche di piccole articolazioni, in fasi precoci di<br />

malattia. Esistono casi in cui l’istologia mostra alterazioni<br />

patognomoniche: granulomi con necrosi caseosa nella TBC<br />

osteoarticolare, granulomi non necrotizzanti con inclusi citoplasmatici<br />

peculiari nella sarcoidosi, accumuli di cristalli<br />

nelle artropatie da microcristalli. La biopsia della membrana<br />

sinoviale è indispensabile per le lesioni similtumorali<br />

sinovite villonodulare pigmentata, condromatosi sinoviale,<br />

per quelle neoplastiche e per le sinovite post-traumatiche o<br />

da emartri. La sinovite reumatoide è caratterizzata da lesioni<br />

elementari che possono essere variamente presenti in relazione<br />

alla durata, al grado di attività della malattia e alla<br />

sede del prelievo. La membrana sinoviale va incontro ad una<br />

serie di modificazioni inizialmente di tipo essudativo e poi<br />

proliferativo che ne determinano la caratteristica iperplasia<br />

progressiva, papillare con aspetto vegetante ed esofitico nella<br />

cavità articolare. Le lesioni si presentano con una disposizione<br />

“a salto”: nella stessa articolazione convivono aree di<br />

membrana normale ed aree con flogosi. All’inizio prevale<br />

l’aspetto essudativo e le alterazioni precoci sono a carico dell’intima:<br />

sinoviociti iperplastici, con binucleazioni o multinucleati<br />

cellule di Collins, lining ipercellulato. La sottosinovia<br />

è sede di neoangiogenesi, edema interstiziale, infiltrato flogistico.<br />

In seguito le lesioni elementari progrediscono fino al<br />

quadro tipico con diffusa iperplasia dei villi, lining pluristratificato,<br />

polarità dei sinoviociti. La sottosinovia ha attivazione<br />

“mesenchimoide” dello stroma, neoangiogenesi con<br />

aspetti di angioite, infiltrato infiammatorio marcato perivascolare<br />

o strutturato in pseudofollicoli con centro chiaro follicoli<br />

di Allison e Ghormely. La necrosi fibrinoide è presente<br />

in quantità variabile: limitata a microfocolai nel lining oppure<br />

all’intero villo. Si arriva alle fasi di danno erosivo con<br />

distruzione della cartilagine articolare e dell’osso da parte del<br />

“panno” sinoviale ricco in osteoclasti. Determinante ruolo<br />

patogenetico è stato di recente riconosciuto ai sinoviociti fibroblasto-like,<br />

in tutti i principali aspetti dell’Artrite Reumatoide:<br />

essi producono parte dei fattori di crescita che, insieme<br />

a citochine infiammatorie della cavità articolare, portano allo<br />

squilibrio tra riassorbimento e neoapposizione ossea causando<br />

un rimodellamento osseo patologico. Infatti influenzano<br />

la modulazione dell’espressione di RANKL receptor<br />

activator of nuclear factor K ligand, fattore osteoclastogenico<br />

e del suo inibitore che è l’OPG osteoprotegerina. L’istologia<br />

sinoviale permette la valutazione immunofenotipica dell’infiltrato<br />

e degli elementi proliferanti nelle sinoviti autoimmuni<br />

sinovite reumatoide, spondiloartriti. I linfociti T costituiscono<br />

il 30-50% della componente infiammatoria nella<br />

reumatoide e il subset più rappresentato è quello CD4+ rapporto<br />

CD4/CD8 variabile tra 4:1 e 14:1. Si può infine tipiz-

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