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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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CARCINOMA DELLA MAMMELLA<br />

trastuzumab nel trattamento adiuvante delle pazienti con carcinoma<br />

mammario avente HER2 iperespresso e/o amplificato.<br />

I regimi chemioterapici a base di trastuzumab hanno migliorato<br />

sia il controllo sistemico della malattia che la sopravvivenza<br />

globale delle pazienti con tumore della mammella<br />

HER2 positivo.<br />

Nonostante ciò, alcune pazienti continuano a sviluppare progressione<br />

di malattia come risultato di una resistenza al farmaco<br />

che può essere de novo oppure acquisita. Nel complesso,<br />

il rapporto rischio-beneficio è decisamente a favore del<br />

trastuzumab, anche se ulteriori progressi potranno essere fatti<br />

con l’uso di terapie anti-HER2 che mantengono l’efficacia<br />

del trastuzumab, ma meno cardiotossiche.<br />

Il lapatinib è una piccola molecola attivo per via orale, inibitore<br />

reversibile delle tirosin-chinasi, che blocca in modo<br />

potente l’attività tirosin-chinasica associata sia ad ErbB1 che<br />

ad ErbB2.<br />

113<br />

Dati preliminari suggeriscono che questa doppia inibizione<br />

recettoriale è associata ad un maggiore beneficio terapeutico<br />

rispetto agli inibitori che agiscono su uno solo dei recettori.<br />

L’obiettivo primario di questo studio è confrontare, in termini<br />

di disease-free survival DFS, le pazienti randomizzate ad<br />

un anno di trastuzumab verso lapatinib per un anno verso<br />

trastuzumab per 12 settimane seguito da lapatinib per un totale<br />

di 52 settimane un anno di trattamento da iniziare dopo<br />

un periodo di sei settimane di wash-out, verso la combinazione<br />

di trastuzumab e lapatinib per un anno.<br />

Obiettivi secondari sono rappresentati dal confronto tra i vari<br />

gruppi riguardo a: sopravvivenza globale, tempo alla recidiva,<br />

tempo alla recidiva a distanza, sicurezza e tollerabilità,<br />

incidenza di metastasi cerebrali ed analisi condotte separatamente<br />

per coorti di pazienti identificate in base alla presenza<br />

o assenza dell’amplificazione dell’oncogene cMyc, al livello<br />

di espressione di PTEN ed alla presenza o assenza del recettore<br />

p95HER2 forma troncata.

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