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Pathologica 4-07.pdf - Pacini Editore

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PATHOLOGICA 2007;99:119-121<br />

Adenocarcinoma pancreatico<br />

G. Zamboni<br />

Dipartimento di Patologia, Università di Verona, Ospedale<br />

“Sacro Cuore-Don Calabria-Negrar”<br />

L’adenocarcinoma duttale rappresenta l’80-90% delle neoplasie<br />

pancreatiche e di queste solo il 15-20% è suscettibile di<br />

resezione chirurgica con intento radicale. Sebbene in un discreto<br />

numero di casi la diagnosi pre-operatoria possa essere<br />

formulata con l’esame citologico ecoguidato FNAC o più raramente<br />

tramite prelievo bioptico ecoguidato FNAB, la diagnosi<br />

di certezza si ottiene in alcuni casi solo dall’esame patologico<br />

del pezzo operatorio. Gli adenocarcinomi duttali devono essere<br />

distinti dalle altre neoplasie pancreatiche come i tumori<br />

cistici, i tumori endocrini, i carcinomi a cellule acinose e da lesioni<br />

pseudotumorali come la pancreatine autoimmune.<br />

I pezzi operatori resecati per adenocarcinoma pancreatico<br />

non sono reperti frequenti nella maggior parte dei dipartimenti<br />

di patologia; una accurata valutazione patologica si ottiene<br />

se vi è un stretta collaborazione fra chirurgo, patologo<br />

e radiologo. Molti sono i parametri morfologici che il patologo<br />

può ricercare, tuttavia egli deve concentrarsi soprattutto<br />

su quelli con significato prognostico utile ad identificare i<br />

pazienti che potrebbero beneficiare di una terapia adiuvante.<br />

Margini di resezione duodeno-cefalopancreasectomia. I<br />

margini di resezione chirurgici comprendenti il dotto epatico<br />

comune e la trancia di sezione pancreatica, possono essere<br />

esaminati intra-operatoriamente con esame al congelatore.<br />

Grande attenzione deve essere posta nella valutazione del<br />

margine di resezione retroperitoneale, definito come il tessuto<br />

adiposo posto dietro la testa del pancreas, dorsalmente e<br />

lateralmente all’arteria mesenterica superiore. Tale margine,<br />

riconoscibile sia perché cruentato chirurgicamente che per la<br />

presenza di fili chirurgici, deve essere colorato con inchiostro<br />

di china, sezionato perpendicolarmente ed incluso in toto per<br />

l’esame istologico definitivo l’esame estemporaneo non è indicato.<br />

Stazioni linfonodali. I linfonodi possono essere inviati separatamente<br />

dal chirurgo oppure essere isolati dal patologo dal<br />

tessuto adiposo peripancreatico.<br />

Tipizzazione istologica. La tipizzazione istologica del tumore<br />

sia basa sulla classificazione WHO e AFIP. La maggior<br />

parte dei carcinomi è di tipo duttale ed è molto simile alle<br />

normali strutture del pancreas e dei dotti biliari. La componente<br />

ghiandolare neoplastica, come i duttuli intralobulari<br />

normali, presenta immunoreattività per il MUC1; mentre il<br />

MUC2 è presente esclusivamente nella variante “colloide”.<br />

Le mucine MUC5-6, marcatori di tipo gastrico-foveolare,<br />

negative nel carcinoma infiltrante, sono frequentemente<br />

espresse nelle lesioni PanIN. Altri markers sono le citocheratine<br />

7,8,18,19 occasionalmente la citocheratina 20, il<br />

CA19,9, il DUPAN-2 ed il CEA.<br />

Varianti dell’adenocarcinoma duttale. Il carcinoma mucinoso<br />

non cistico colloide è composto da ghiandole ben differenziate<br />

immerse in abbondante > 50% mucina extracellulare.<br />

La maggior parte dei carcinomi insorge da pre-esistenti<br />

neoplasie intraduttali papillari mucinose IPMN. È caratterizzato<br />

da prognosi relativamente favorevole.<br />

Il carcinoma adeno-squamoso è composto da componenti<br />

neoplastiche ghiandolare prevalente e squamosa > 30%. La<br />

Patologia pancreatica<br />

prognosi è peggiore di quella dell’adenocarcinoma classico.<br />

Il carcinoma anaplastico è composto da cellule pleomorfe,<br />

cellule giganti e/o cellule fusate. La diagnosi differenziale va<br />

posta con i sarcomi ed i carcinomi metastatici indifferenziati.<br />

È più aggressivo rispetto all’adenocarcinoma classico.<br />

Il carcinoma a cellule giganti di tipo osteoclastico è composto<br />

da cellule epiteliali maligne indifferenziate, rotonde o<br />

fusate, associate a cellule giganti di tipo osteoclastico non<br />

neoplastiche.<br />

Il carcinoma midollare, è caratterizzato da cellule polimorfe,<br />

crescita sinciziale, elevato indice mitotico e ricco infiltrato<br />

infiammatorio intra- e peri-tumorale di tipo linfocitario. La<br />

caratterizzazione molecolare evidenzia un’alta frequenza di<br />

instabilità dei microsatelliti DNA replication error + e assenza<br />

di mutazioni del gene K-ras. La prognosi non si discosta<br />

da quella del carcinoma classico.<br />

Altri carcinomi rari sono il carcinoma a cellule chiare, l’adenocarcinoma<br />

duttale a cellule schiumos ed il carcinoma misto<br />

esocrino ed endocrino.<br />

Precursori del carcinoma pancreatico invasivo. I precursori<br />

del carcinoma infiltrante comprendono una lesione microscopica,<br />

costituita da neoplasie pancreatiche intraepiteliali<br />

PanIN e due lesioni microscopicamente evidenti:<br />

neoplasie mucinose papillari intraduttali IPMN e neoplasie<br />

cistiche mucinose MCN.<br />

Le PanIN, che di solito coinvolgono i dotti di diametro < 5<br />

mm, sono caratterizzate da cellule colonnari e cuboidi ed in<br />

base alle atipie citologiche ed architetturali sono classificate<br />

come: a. PanIn-1A-B atipia citologica ed architetturale minima;<br />

b. PanIn-2 atipia citologica ed architetturale moderata<br />

con frequente formazione di papille; c. PanIN-3 atipia citologica<br />

ed architetturale severa. Il profilo genetico mostra sia<br />

l’attivazione di oncogeni che l’inattivazione di geni soppressori<br />

tumorali, in particolare l’attivazione dell’oncogene K-ras<br />

e l’inattivazione dei geni soppressori CDKN2A/p16,<br />

TP53/p53 e SMAD4/DPC4.<br />

Le informazioni sulla progressione dei differenti tipi di PaIN<br />

sono ancora limitate. PanIN-1 e PanIN-2 non hanno un<br />

potenziale maligno dimostrato per cui sembrerebbe non necessario<br />

segnalarle nella diagnosi. Le modificazioni tipo<br />

PanIN-3 dovrebbero invece essere identificate e segnalate<br />

nella diagnosi patologica importanti anche nella valutazione<br />

della trancia di resezione pancreatica.<br />

Bibliografia<br />

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papillary mucinous neoplasms. Am J Surg Pathol<br />

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Lyon: WHO Classification of Tumours 2000.<br />

5 Luttges J, Zamboni G, Kloppel G. Recommendation for the examination<br />

of pancreaticoduodenectomy specimens removed from patients<br />

with carcinoma of the exocrine pancreas. A proposal for a standardized<br />

pathological staging of pancreaticoduodenectomy specimens including<br />

a checklist. Dig Surg 1999;16:291-6.

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