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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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sommossa a favore dei Palici (e della regina Elisabetta, che non nasconde le sue simpatie<br />

per i Palici). Il palazzo del governo viene assal<strong>it</strong>o, lo strategoto (sindaco) ucciso. Con lui<br />

tutti quelli che patteggiano per gli aragonesi e i funzionari statali che riescono a trovare .A<br />

dirigere questa mattanza c’è un tale chiamato Falcone dei Falconi .-<br />

A quattro giorni da questa tragedia arriva la notizia che Don Giovanni è vivo, sta<br />

bene e sta arrivando in c<strong>it</strong>tà.- I rivoltosi si asserragliano nel castello del Salvatore e<br />

chiedono aiuto al re di Napoli. Il tutto dura quindici giorni fino all’entrata di Don Giovanni in<br />

c<strong>it</strong>tà con tutto l’eserc<strong>it</strong>o dietro.-.<br />

Ricomincia la mattanza. Don Giovanni non ci va leggero, basta un sospetto e si è<br />

morti. Il castello resiste per un poco, alla fine deve cedere alle forze preponderanti.- Tutti<br />

quelli che sono ancora vivi, vengono ammazzati sul posto. Si cercano il Falcone e il (La)<br />

Magna, ma non si trovano. Uno è riusc<strong>it</strong>o a fuggire con una barca in Calabria, l’altro è<br />

nascosto da qualche parte.<br />

Viene dato il comp<strong>it</strong>o ad un band<strong>it</strong>ore di girare per la c<strong>it</strong>tà: cento fiorini d’oro a<br />

chiunque faccia trovare, vivo, il (La) Magna. Lo stesso giorno viene catturato, (la soffiata<br />

di una donna) .- Qui finisce la storia :è inutile raccontare come finì quel poveretto.-<br />

Saltiamo a piè pari alcuni decenni. Napoli ha per regina Giovanna d’Angiò la cui<br />

storia è raccontata in altra parte.<br />

La Sicilia ha un periodo di pace-armata. Don Giovanni si è mostrato un ottimo balio<br />

di Ludovico. La fazione dei Palici tace.- L’isola di Lipari è stata riconquistata.- Tutto va<br />

bene a parte qualche colpo di coda napoletana.- Non proprio una guerra, ma una certa<br />

toccata e fuga che assomiglia più ad un tipo di pirateria delle navi napoletane.- I siciliani<br />

rispondono per le rime alla stessa maniera: assalto di qualche local<strong>it</strong>à isolata e fuga.-.<br />

I tentativi di mettere pace tra le due fazioni non si contano, tutti vanno a vuoto, e<br />

forse l’ultimo avrebbe potuto avere qualche successo se non si fosse messa in mezzo la<br />

morte di Don Giovanni.- Si è allargata a macchia una terribile peste contagiosa che<br />

,sembra, sia part<strong>it</strong>a da Messina e sta mietendo migliaia di v<strong>it</strong>time. Chi può lascia i luoghi<br />

affollati e si r<strong>it</strong>ira in campagna o sui monti.- Intere famiglie traslocano e si isolano da tutto<br />

e tutti. Don Giovanni è andato a Mascali. Ed è proprio qui che la morte lo sorprende.<br />

Siamo nell’Aprile del 1348.-<br />

§§§<br />

Lo storico Maurolico (Sicanica Hist.Lib.5) che visse in quei tempi a Messina ci fa un<br />

orrendo r<strong>it</strong>ratto di quello che accadde in Sicilia con la morte di Don Giovanni. Lo<br />

sconvolgimento fu universale, mi meraviglio, disse, come non sia caduta dalla testa la<br />

corona reale a Ludovico.-.<br />

La morte di Don Giovanni rallegra la regina e il part<strong>it</strong>o dei Chiaramontani: senza di<br />

lui si può finalmente respirare.- La regina richiama sub<strong>it</strong>o i due Palici e i Chiaramonte<br />

esiliati. Damiano Palici nel frattempo è morto, r<strong>it</strong>orna Matteo e anche Scaloro degli Uberti.-<br />

Il comando adesso è affidato a Blasco d’Alagona, compagno e amico del defunto Don<br />

Giovanni. per intendere,nemico dei Palici e dei chiaramontani.- Egli tenta di opporsi,<br />

anche con le armi allo sbarco di questa gente. Anche i catalani avvertono aria di pericolo:<br />

vedono rafforzarsi in Palermo le forze chiaramontane.<br />

I due fratelli Enrico e Federico Chiaramonte, nipoti di Matteo Palici per parte della<br />

madre, che era sua sorella, riuniscono le forze e aprono le ostil<strong>it</strong>à.- Al sol<strong>it</strong>o, ricomincia la<br />

mattanza. I catalani che cap<strong>it</strong>ano nelle loro mani sono eliminati La sedizione dilaga verso<br />

Trapani, Marsala, Mazzara, Sciacca, Girgenti.- Le terre che erano dei Palici r<strong>it</strong>ornano in<br />

loro proprietà, Lo stesso avviene per i Chiaramonte..- Gli usurpatori(?) ed i loro<br />

dipendenti eliminati senza pietà. Molti sfogano le proprie vendette private contro gente<br />

inerme e indifesa. Si può affermare che tutta la Val demone sia nelle loro mani.

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