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STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

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Enna resiste per venti anni all’assedio dei musulmani, ma tra l’undici novembre dell’839<br />

e il 29 ottobre dell’840 cadono Platani, Caltabellotta, Corleone, Cefalù, Marineo, Geraci,<br />

Grotte.<br />

I nomi delle c<strong>it</strong>tà che si arrendono, danno un quadro ben chiaro della s<strong>it</strong>uazione: i<br />

bizantini sono sulla difensiva e devono subire continuamente questi attacchi. Addir<strong>it</strong>tura,<br />

questi si spingono sulla costa calabra, e ancora peggio fanno lega con la repubblica di Napoli.<br />

A Napoli fa capo una famiglia Longobarda che si è accaparrato quasi tutto il meridione,<br />

e che si chiama Ducato di Benevento. Alcune c<strong>it</strong>tà della costa tirrenica tentano di opporsi a<br />

questi principi e in una di queste vicende sono chiamati i musulmani di Sicilia in aiuto.<br />

Napoli stipula un accordo con gli arabi che durerà circa 50 anni nonostante le<br />

scomuniche dei papi, le minacce dell’imperatore e le rapac<strong>it</strong>à e insolenze dei musulmani.<br />

Tra queste vicende, tristemente famoso è l’assedio di Messina da parte dei musulmani<br />

e le truppe napoletane che li aiutano a conquistare la c<strong>it</strong>tà. (28 sett.843).<br />

Lo stesso anno cade Alimena, a cavallo sulle rive del fiume Salso e guardiana del<br />

cavalcavia che unisce la Val di Noto con la strada per Palermo.<br />

Finalmente gli arabi si affacciano a Noto, ed espugnano anche le rocche di Modica<br />

(anno 845).<br />

A Costantinopoli si allestisce una spedizione per aiutare la Sicilia; questa volta le milizie<br />

sono “ del tema di Kassiano” (provincia dell’Asia minore) famose per essere considerate le<br />

più valenti dell’impero. Questi si scontrano nei pressi di Butera con l’eserc<strong>it</strong>o arabo e<br />

subiscono una sconf<strong>it</strong>ta clamorosa; circa nove o diecimila uomini sono uccisi, ma non<br />

combattendo, fuggendo. I musulmani (certo esagerando) dichiarano che le loro perd<strong>it</strong>e<br />

sono state di solo tre uomini-Nell’anno 847 cade Lentini. L’anno appresso un’invasione di<br />

cavallette riduce alla fame l’isola, e forse è questo disastro a permettere agli arabi la<br />

conquista di Ragusa.<br />

Nel 854 cade Butera e Camarina. Butera resiste cinque mesi all’assedio, alla fine si<br />

giunge ad un accordo: la c<strong>it</strong>tà in cambio della libertà darà cinque–seimila schiavi, che,<br />

infatti, incolonnati sono condotti a Palermo.<br />

Non sappiamo chi seleziona o chi stipula quest’accordo, certo è che quest’orrenda<br />

necess<strong>it</strong>à deve farci riflettere profondamente. -Sono i borghesi, che per salvare la v<strong>it</strong>a e la<br />

roba imbrogliano le classi meno abbienti. Sono i contadini ad essere stati trad<strong>it</strong>i e dati in<br />

schiav<strong>it</strong>ù al nemico, come animali? Evidentemente qui la religione e la fratellanza in Cristo<br />

non c’entrano per niente. I Palerm<strong>it</strong>ani (arabi) si dividono queste ricchezze, colonizzando<br />

e coltivando le terre di Val di Mazara.<br />

Altro caso da far rabbrividire è l’assedio di Gagliano; la c<strong>it</strong>tà ottiene che solo<br />

duecento persone lascino libere il paese, gli altri sono incolonnati per Palermo e lì venduti<br />

come schiavi. Lo stesso anno (858) si arrende Cefalù che è smantellata, ma i cui c<strong>it</strong>tadini<br />

sono lasciati liberi.<br />

Nel 858-859 la flotta musulmana si scontra con quaranta salandre bizantine<br />

(comandate da un cap<strong>it</strong>ano detto il Cretese) e dopo alterne vicende si piglia una solenne<br />

sconf<strong>it</strong>ta, ma lo stesso anno cade Castrogiovanni che fa da perno alla difesa bizantina<br />

dell’isola. la perd<strong>it</strong>a di questa fortezza è il preludio alla fine dell’ingerenza bizantina .-<br />

Nell’isola ci sono due società molto diverse che si contendono il potere e la<br />

ricchezza.L’una (musulmana) oltre alla virtù delle armi e l’operos<strong>it</strong>à, vive in accordo con il<br />

suo governatore e anche con gli isolani sottomessi.<br />

Questi isolani, avvil<strong>it</strong>i da pregiudizi religiosi e dal dispotismo, quasi non ripudiano il<br />

giogo islamico, specialmente che questi ha loro assicurato libertà di culto e, crediamo,<br />

anche il possesso dei beni. I musulmani d’altronde chiedono solo che sia pagato un<br />

tributo, lo stesso dei bizantini.

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