STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

Epopea dei Borboni di Napoli
Facciamo un breve riassunto della situazione; Partiamo dalla sventurata sera,
quando Francesco è colpito da un’intossicazione che lo porta alla soglia del cimitero.-.
La sera del 26 settembre, dopo pranzo, il principe vicario Francesco è colpito da
coliche e vomito; corre voce che la regina abbia voluto avvelenarlo.
Essa lo ha chiamato traditore e rivoluzionario, e non appena ha saputo delle sue
precarie condizioni di salute ha mandato a dire al console inglese Fagan che il principe
sta troppo male per restare a capo del governo.- E’ Acton che ci descrive quest’episodio,
vero o falso che sia Francesco non si rimetterà più da questo fatto.
Introverso come è, passa continuamente da e coliche
dolorosissime ad attacchi di bile, abissali mutismi e malumori.-
Il 1814 è pieno di avvenimenti. A luglio arriva come un fulmine, la notizia che
Napoleone ha abbandonato la scena. A Settembre Maria Carolina muore a Vienna dove è
stata mandata (esiliata) dalla politica di Bentinck.
A Casalanza, presso Capua, il 20 maggio 1815, la commissione paritetica austro-
franco- britannica prende atto della resa del Murat e del ritorno dei poteri a Ferdinando.
Il gen. Pietro Colletta, che è presente in rappresentanza dello sconfitto, annota
nella sua Storia:
Qui finisce il trattato, ma il tedesco vi aggiunge che il re Ferdinando concede
perdono a ogni opera politica dei passati tempi, comunque fatta a pro dei nemici, o
contro i Borboni; e che, obliate le trascorse vicende, ogni napoletano aspirar potea
agli offizi civili o militari del regno”
Siamo nel 1825, nella notte tra il 4/5 gennaio Ferdinando muore di colpo apoplettico,
come la moglie Maria Carolina.
Ha così inizio il regno del duca di Calabria che assume il titolo di Francesco Primo.
Acton ce lo descrive così:
>
Insomma è ciò che i francesi dicono un “bon homme” di scarsa cultura, molto
minuzioso e pignolo. Tiene accanto a se l’intramontabile ministro Luigi de’Medici, con
Donato Tommasi (entrambi co-presidenti) e alla polizia il ministro Nicola Intonti.
Re FRANCESCO PRIMO (1825-1830).
Ha due problemi grossi da risolvere e un terzo grossissimo
Il primo è economico: l’esercito austriaco presente nel reame, forte di 40.000
uomini, assorbe tutto il reddito del paese. Francesco riesce a farsi fare un prestito dai