STORIA DI UNA NAZIONE - Ortigia.it

stato l’islam a godersi la vittoria, affondando la sua spada fin sulle soglie della
cristianissima Ungheria.
La caduta di Costantinopoli chiude all’Europa le vie del mediterraneo orientale e la
obbligherà a spostare i suoi interessi verso ovest.-
12 0ttobre 1492, Cristoforo Colombo scopre l’America (o le nuove indie) e
l’interesse, il movimento merci, l’interesse economico e politico da ora in poi si sposta
verso l'ovest. Il mediterraneo diventa un deserto, la parte orientale è ormai un lago
islamico e la parte occidentale, terreno di scorrerie per i briganti turchi.-
Gli storici alla data 1492, convenzionalmente, mettono un punto di stop alla storia
dell’antica umanità.
Prendiamo fiato e facciamo una sosta, perché quello che ci attende è veramente da
lasciarci senza fiato, e poi ci tocca da vicino; è la nostra storia.
Prima di chiudere questo capitolo, è giusto fare un quadro di quale sia la situazione
economica e politica della Sicilia ai tempi della scoperta dell’America.
Politica Economica
La Sicilia diventa una provincia del regno Aragona-
Castiglia
Alfonso D’Aragona 1369—1458
Dal 1442 anche Re di Napoli
Alla fine del 15° secolo il demanio reale è più o meno quello dei normanni, e foreste
e miniere non sono più prerogative reali; tutte le coste “ad jactum balistae” non sono
proprietà reali, di tutte le città dell’isola solo cinquanta circa sono libere dai baroni. Un
certo reddito proviene dalla vendita dei cereali raccolti sulle terre della corona o spettanti
al Re come decima.
Egli riceve una percentuale sul pescato delle tonnare, i pescatori impiegati nelle
tonnare sono, per ordine del Re, immuni da qualsiasi azione civile e penale, e il tonno
salato è un prezioso articolo d’esportazione. Meno importanti, adesso, sono le imposte di
successione sui feudi, e il servizio alle armi, che è comunemente sostituito da una cifra in
denaro.-.
I dazi sulle esportazioni del grano danno un reddito molto alto, sebbene esista il
pericolo di un raccolto misero; ma generalmente questo pericolo è sottovalutato, tanto che
in vista degli introiti futuri il Re s’indebita con i baroni, con le città reali e perfino una volta,
col Re di Tunisi.